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Cronache
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gianluca zuddas in pistaDal sito http://www.ichnusa.eu segnaliamo questo interessante articolo di Gianluca Zuddas.

Veniamo spesso accusati di muovere gratuite critiche. Se la gratuità consiste nel non essere remunerati nel raccontare l'Atletica sarda questo è vero, se viceversa si intende affermare che le critiche sono mosse senza motivo, si è senza dubbio in errore.

Lo scopo di questo sito (http://www.ichnusa.eu ndr) è informare, cercando di raccontare fatti realmente accaduti, corredati da commenti personali. Mentre i fatti sono difficilmente confutabili, perché testimoniati da decine di persone oltre che da foto e video, i commenti, per loro natura, sono opinabili. Bisogna anche intendersi sul significato di critica: chi fra i lettori ha superato la terza media sa che il termine critica di per sé ha accezione neutra, né positiva né negativa, ma significa semplicemente "giudizio" e, infatti, chi ha fatto studi classici sa benissimo che etimologicamente critica è il sostantivo del verbo crino che significa per l'appunto "giudicare". I giudizi che questo sito esprime sono, come ripetuto sino alla noia nelle pagine pubblicate, strettamente personali e non il Verbo incarnato. Laddove i giudizi presenti mostrino delle critiche negative sull'operato di chicchessia, lo scopo di tali opinioni non è affatto denigratorio bensì costruttivo, teso al migliorarsi e infatti si suggerisce sempre cosa fare, sempre secondo la nostra opinione. Naturalmente, per accettare dei consigli o delle critiche occorre avere una mente aperta al dialogo e capacità di autocritica per cercare di migliorarsi: nessuno a questo mondo è perfetto ma siamo tutti perfettibili. Purtroppo però taluni in malafede non sono in grado di capire che il confronto e il dialogo sono gli unici strumenti della crescita e preferiscono rifugiarsi all'interno della propria cricca autocelebrativa dove tutto va bene e dove nulla c'è da migliorare. In barba alle lamentele della maggioranza degli utenti, al rispetto delle regole e al comune vivere civile tra esseri senzienti.

 Come detto, lo scopo di questo sito è informare e cercare di cambiare in meglio le cose nella nostra stantia e morente Atletica e per perseguire questo scopo continueremo a raccontare i fatti e a cercare di dare suggerimenti per migliorarsi sempre più. In quest'ottica pubblichiamo alcuni consigli per la prossima stagione agonistica, affinché ci sia una programmazione meno lacunosa della precedente affinché atleti e tecnici siano nelle condizioni di rendere al meglio. Per migliorare la situazione precedente è necessario evidenziare i difetti che si sono riscontrati e cercare di eliminarli. Partiamo dunque da una lista di fatti che secondo noi non dovrebbero ripetersi.

1) Gare maschili e femminili in contemporanea. E' capitato che in alcune gare di velocità uomini e donne corressero assieme: il regolamento Fidal proibisce ciò e infatti chi avesse ottenuto minimi per la partecipazione a Campionati Nazionali vedrebbe questi minimi non validi. Sarebbe il caso che questi episodi non avessero a ripetersi.

2) Anemometro in posizione non corretta. E' capitato in alcune gare precedenti i Campionati Juniores e Promesse che l'anemometro fosse posizionato a lato dell'ultima corsia e non a lato della prima corsia: il regolamento Fidal proibisce ciò e infatti chi avesse ottenuto minimi di partecipazione a Campionati Nazionali vedrebbe questi minimi non validi. Per quale motivo? Posizionando l'anemometro a ridosso delle tribune, e non nel campo come previsto dal regolamento, questo registra in teoria un vento minore a quello realmente presente. Posizionando in questo modo l'anemometro si falsa non solo il risultato ma lo si rende nullo.

3) Rispetto del limite di gare che si possono svolgere nell'arco di una manifestazione. E' stato concesso a taluni atleti, ma non a tutti, di partecipare a 3 gare individuali agli Assoluti Sardi. La manifestazione, seppur articolata in due giornate di gara, non avrebbe dovuto permettere la partecipazione a più di due gare individuali e una staffetta o di due staffette più una gara individuale, come recita il regolamento Fidal. Se partecipare a 3 gare individuali era proprio necessario occorre ricordarsi che esistono i Campionati di Prove Multiple.

4) Mancanza di gare per cadetti dopo le selezioni per i Giochi delle Isole. Negli ultimi anni, da maggio in poi, i cadetti si trovano con poche gare in calendario ad essi dedicate, mentre verso settembre si trovano nuovamente delle gare, anche se non tantissime, per preparare le finali nazionali. Occorre programmare almeno un numero di 5-6 gare presenti in calendario per i cadetti nel periodo che intercorre tra maggio e luglio: la categoria cadetti è importantissima perché è la categoria immediatamente precedente all'ingresso nelle categorie assolute e visti i risibili numeri di atleti che abbiamo in Sardegna, non ci possiamo permettere che i cadetti non gareggino, perché non gareggiare significa spingere gli atleti a abbandonare il nostro sport. Per rimediare a questa carenza di gare, alle manifestazioni assolute vengono, su richiesta di alcuni tecnici, inserite alcune gare per i cadetti ma si verificano due problemi: non tutte le richieste vengono accettate e manca il tempo necessario a impostare gli allenamenti dei cadetti in funzione delle gare.

5) Mancanza di meeting speciali per favorire le discipline meno praticate. L'introduzione del Superpremio, seppure con i suoi difetti, ha garantito la presenza di almeno 10 gare nel calendario regionale però non ha incentivato quelle discipline che sono spesso trascurate.

6) Mancanza di programmazione a lungo termine. Accade spesso che l'inserimento di gare nel calendario avvenga con poco preavviso. Questo succede perché le società non vogliono accollarsi la tassa federale che occorre pagare per organizzare una manifestazione su pista e demandano l'onere organizzativo sui comitati locali. I quali organizzano sì delle manifestazioni, ma spesso questo accade con preavviso di pochi giorni o poche settimane, mettendo in seria difficoltà atleti e allenatori. Sia per eventuali impegni lavorativi, sia perché gli allenamenti devono essere stravolti per poter arrivare in scarico alle gare. Il regolamento Fidal parla chiaro sulla presentazione delle gare in calendario proprio per questo motivo. Non ci aspettiamo che tutte le gare della stagione siano note dal mese di dicembre dell'anno prima (anche se questo accade in qualche altra regione e non resta ben chiaro perché da noi non sia possibile), però sarebbe lecito avere notizia delle gare con almeno un mese di anticipo.

7) Informazione sul sito federale. Siamo informati tempestivamente dei risultati e dei commenti delle gare su strada, dei pensionamenti, dei funerali e di altre notizie di minore importanza. La stessa tempestività non è però mostrata quando vengono inserite nuove gare o per i risultati, dovendo spesso andare all'interno del sito e cercare aggiornamenti non comunicati in home page. Questa si traduce in scarsa fruibilità del sito per la maggior parte degli utenti.

8 ) Trasparenza e chiarezza nelle manifestazioni istituzionali. Molti atleti e tecnici si lamentano dei criteri di selezione per alcune manifestazioni istituzionali. Senza entrare nel merito del fatto che tali lamentele siano o meno corrette, sarebbe opportuno che in tali frangenti chi si trova a prendere delle decisioni che sono inequivocabilmente di natura soggettiva scrivesse due righe a giustificare la scelta di tale atleta piuttosto che di un altro. Oppure basterebbe mettere dei criteri oggettivi all'inizio dell'anno e da questi non derogare. Servirebbe a svelenire di molto il clima che ormai è malsano, mentre si potrebbe facilmente porre rimedio.

9) Sede delle gare. Vanto della nostra regione è il numero di piste di atletica. Purtroppo però queste piste non vengono utilizzate per le gare o sono utilizzate di rado, concentrando lo svolgimento delle stesse sui soliti campi (come Cagliari). Aldilà dei soliti discorsi celebrativi la realtà è che molte piste non sono omologate alle gare. Il consiglio di sempre sarebbe quello di investire sugli impianti già esistenti, rimettendoli in sesto e ottenere così le omologazioni, anziché andare a costruire piste che non verranno poi utilizzate per gareggiare. I motivi per cui queste nuove piste vengono costruite li conosciamo bene e non crediamo che a breve termine ci sarà una virata di questa politica. Certo è che possiamo insistere affinché le gare vengano meglio distribuite geograficamente per consentire una maggior partecipazione di tutti gli atleti. Perché negli anni passati con la concentrazione delle manifestazioni a Cagliari e Oristano si è penalizzato certamente il nord Sardegna, quando invece si sarebbe potuto effettuare una turnazione delle gare e delle loro sedi per venire incontro alle esigenze di tutti.

Come risolvere questi problemi? La risposta per i primi tre punti è facile e consiste nel rispetto del regolamento Fidal che è peraltro ben conosciuto da chi ha commesso le infrazioni. Anche il punto sette è di facile soluzione: basta la volontà di scrivere 2 righe informando delle novità, come si fa per gli altri aggiornamenti di minor importanza. Il punto otto è anch'esso di facile superamento: basta spiegare tecnicamente il perché di una scelta pubblicamente. Gli altri punti si possono raggruppare nella messa in atto di una programmazione precisa ed effettuata in anticipo, che non crediamo richieda uno sforzo titanico. A riguardo ci permettiamo di suggerire:

a) Aprire le gare del Superpremio anche ai cadetti: questo non costituirebbe un eccessivo aggravio nei programmi, visti il basso numero di partecipanti assoluti e il basso numero di partecipanti cadetti. Così facendo avremmo ben 10 gare in più per i cadetti. Naturalmente, in osservanza al regolamento Fidal, i cadetti non potrebbero concorrere al Superpremio, non potendo essi ricevere compensi in denaro.

b) Creare un mini-circuito cadetti di 5 gare da effettuarsi nei mesi tra maggio e luglio.

c) Creare un mini-circuito di 5 gare riservato alle discipline meno praticate: Ostacoli, Marcia, Lanci, Salti in Elevazione.

d) Creare una manifestazione articolata su quattro giornate di gara, le prime due giornate dedicate alle gare spurie più i salti e i lanci e le ultime due dedicate alle staffette.

Così facendo si avrebbe che i cadetti potrebbero contare su altre 15 gare certe e la programmazione dei loro allenamenti ne gioverebbe. Gli assoluti avrebbero 5 gare in più riservate alle discipline meno praticate più altre 2 gare dedicate alle gare gare spurie e 2 riservate alle varie staffette. Aggiungendo i pochi meeting aperti durante l'anno (Delogu, Samassi), i campionati societari e gli assoluti sardi si arriva a circa 26 manifestazioni in calendario che pare un numero soddisfacente di gare.

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