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Commenti sulle Gare
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mezza capo comino 2013In circa un centinaio, stamane attorno alle 10, ci siamo ritrovati al faro di Capo Comino per rinnovare l’annuale appuntamento tra i soci della gloriosa Amatori Nuoro. L’allenamento comune è naturalmente un pretesto per stare insieme. Come ogni anno, infatti, il pranzo sociale è il consesso in cui fisicamente si conoscono persone che altrimenti non vedremo

mai e che conosceremmo soltanto attraverso la mailing list della società. Dunque, tante facce nuove. Molti altri, invece, sebbene tesserati da più tempo con noi non avevano mai partecipato all’evento. Ho rilevato molte defezioni, mi dicono per i motivi più disparati, nessuno legato a insanabili diatribe interne alla società. A quel che ho capito, tutto sommato, siamo un gruppo ancora molto coeso con i fisiologici “dolorini”, che tutti più o meno avvertiamo periodicamente, magari per patologie soltanto immaginarie. Lo dico anche per me, il miglior rimedio è il tempo e correrci su. Correre assieme ritengo sia una medicina che guarisce quei mali, specialmente se abbinata ad una trasferta che ti consenta di parlare un po’ e chiarire eventuali malintesi. Non mi dilungo sul contesto in cui abbiamo corso: Dio ci ha messo dell’impegno per farlo così bello. Ed è tutto dire.

Dovrei andarci più spesso a correre lì perché, specie in questo periodo, che non c’è nessuno, anche se conosco bene i luoghi, son rimasto a bocca aperta, stupefatto della loro bellezza. La giornata, climaticamente parlando, era ideale per correre, quantunque il cielo a tratti fosse coperto, dato che, se non ricordo male, la mia auto segnava circa 13 gradi, prima della partenza. Come circa altri 13 o 14 “circolini” ho fatto tutti i 21 km 100 metri previsti, ricavandone sensazioni più che positive. Al mio fianco c’era Antonella. Abbiamo impiegato 1h 48 min. Le gambe giravano bene, non ho avvertito più di tanto la fatica. Erano anni che non riuscivo a starle accanto su queste distanze con un discreto ritmo su un percorso per una decina di chilometri sconnesso e per certi versi impegnativo. Credo che le ripetute in salita fatte mercoledì scorso con le amiche della Delogu mi abbiano aiutato. Anche Pierpaolo, di solito parco di apprezzamenti, oggi si è un po’ sbilanciato. Mi ha fatto immensamente piacere vedere che anche il mio amico Angelo era contento del suo allenamento. In effetti, quando ci siamo incontrati, l’ho visto correre in maniera sciolta e brillante, rispetto alle ultime performance.

A Roma ci prenderemo entrambi delle grosse soddisfazioni, sfatando certi miti Massimo ci ha rincuorato e incoraggiato per tutto il percorso, partecipando a suo modo, in bici, all’allenamento. Mario, invece, all’arrivo, mi ha dato un antipasto prelibato, facendomi così intendere cosa sarebbe stato il dopo. Le raccomandazioni di non portare molta roba da mangiare se le ha portate via il vento. C’era da sfamare un battaglione… Le donne, a cui vanno i miei complimenti, si sono sbizzarrite preparando deliziosi manicaretti. Ringrazio Patrizia e Maurizio per la loro generosità. Un po’ ci son rimasto male perché non sono venuti. Così come mi dispiace che non siano venute le mie oramai compagne di allenamento. Sarà per la prossima volta. Purtroppo, per motivi contingenti, non ho potuto deliziare i presenti con la musica di The King.

Ho visto che molti hanno pregiudizi al riguardo. Ma vi assicuro che uno con una voce così nasce ogni duecento anni. E da quanto è morto non ne ho sentito alla sua altezza. Credo comunque, che anche quella proposta da Mario, il nostro intenditore, sia stata musica di ottimo livello. Avrei anche voluto concedermi qualche bicchiere di più, profittando del fatto che avevo anche un’autista astemia. Ma non mi è stato possibile. Credo, dopo aver visto Walter, di sera, di essermi perso il momento più bello... Per concludere, che dire: arrivederci al prossimo anno e buone corse a tutti.

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