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Commenti sulle Gare
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Oristano 2014Caro Presidente e cari Circolini,

Non voglio fare il solito resoconto sui dolori all'alluce sinistro del 16° chilometro, come le pillole antidepressive che il dottor Luis The Pen ci propina ogni tanto. Desidero, invece, sottoporre alla Tua e alla Vostra attenzione alcune considerazioni che ho colto nel corso della giornata di ieri.

Inizierei, senz'altro, da Marco e Umberto Siotto (che per me sono l'immagine della nostra trasferta) ai quali premetto le mie scuse per il tema e i contenuti che mi appresto a trattare, ma l'aspetto è così carico di onore e coraggio che non è possibile fare altrimenti. Ebbene, dopo la mancata presenza di Rosanna (la moglie di Marco – per alcuni la cinesina del veglione a Casa Nocerino), dovuta a motivi di famiglia, il nostro socio Marco (il vigile del fuoco volante), non si è perso d'animo. Per non venir meno alla parola data in riguardo alla prenotazione del ristorante ha chiamato, in sostituzione, il fratello Umberto che ci ha raggiunto direttamente all'ittiturismo pur con tutte le sue immaginabili difficoltà. Noi tutti abbiamo apprezzato l'allegria di Umberto e non è passato inosservato il suggerimento al nostro Circolo di impegnarsi anche a favore degli atleti disabili.
Caro Presidente, devo farti presente l'enorme forza d'animo di Umberto. S t r a o r d i n a r i a!

Ma straordinaria è stata anche Antonella Cau. Per me è sempre facile parlare bene di Antonella e tutti sapete perché, ma il suo ottavo posto assoluto, con il tempo di 1:32'10" (suo personal best) va messo sicuramente in risalto. Brava, veramente brava.

Campionessa anche nella vita è Antonella Mazzella che ieri ha corso due mezze maratone, o forse tre! Sabato sera ha lavorato fino a tardi, domenica mattina sveglia molto presto, poi la trasferta a Oristano, la gara conclusa in piena scioltezza, a seguire il pranzo e il rientro a Nuoro e per concludere un altro STRAT nella pizzeria, nuovamente fino a tarda ora. Insomma tre gare in un solo giorno, altro ché il 5.000 alcolico proposto da Angelo!

Vi segnalo la delicatezza di Maria Mulargiu che ha preventivamente spedito Pino a "recuperare" (il sinonimo di fregare) un po' di mimosa, successivamente confezionata in mazzetti che ha consegnato a ogni Circolina presente alla trasferta, non come omaggio per la Festa della Donna, ma come simbolo della loro emancipazione.

Il mio piccolo amico Simone Stefanopoli, poi, nel viaggio di rientro ha raccontato tre barzellette al microfono del pullman, certamente migliori delle fesserie proposte dal padre in precedenza. Il piccoletto promette bene!

Angelo Laria si è proposto in gara con il suo personal best time. Il rientro controvento non è stato facile, ma ha tenuto soffrendo sino al traguardo. Comunque nella speciale gara post mezza maratona, ha concluso al primo posto in un incredibile ex aequo con Angelo Orsini e Pino Nocrino.

Giovanna Usai, nostra recentissima iscritta, ha messo in banca una bella mezza al suo esordio, collezionando un prestigioso 1:58' che non è niente male per chi è agli inizi agonistici.

È impossibile non citare il nostro speciale trittico di ragazze: Daniela Casandra, Antonella Piga ed Elisabetta Prasciolu. La prima continuativamente in chat con "Qui 115, Vi risponde Zlatan", la seconda al microfono nella personale interpretazione di "Rose Rosse Per Te" come una consumata cantante di San Remo e la terza con l'incombente ombra del marito, finalmente costretto a fare da papà-sitter per una domenica!

Ho visto cose che voi umani ... Sergio Toso, che tentava di bersi una bottiglia ghiacciata di mirto dal piede. Mi diceva: "vedi Walter, mi fa male qui... Ma lo vedi com'è infiammato... e intanto quella bottiglia di mirto ad ogni giro era sempre più vuota...".

Daniela Deriu (che in realtà è meglio nota con vero nome di Pippilotta Viktualia Rullgardina Succiamenta Efraisilla Calzelunghe – per meglio dire la Pippi Calzelunghe di Casa Nocerino) ha fatto sponda al marito mirtomane. Li ho visti partire per Cagliari per recuperare uno dei loro ragazzi. Dopodiché si è persa ogni loro traccia...

Pino Nocerino (detto anche gambe all'aria) si è prodigato a lungo in un suo personale show. Più che una sorpresa, una piacevole riconferma. C'era anche Capitan Uncino, alias Giovanni Floris, giunto al traguardo con l'avambraccio bionico, come quel Steve Austin personaggio da sei milioni di dollari di uno storico telefilm degli anni '70. Marco Savio, dopo lo shock dell'arrivo a causa dell'effetto deportante del taglio dei suoi capelli, che assomigliavano tanto allo spoiler della Red Bull di Sebastian Vettel.

Un Andrea Fiori monumentale, come un volto da aggiungere al monte Rushmore nel sud Dakota, ha perfezionato la sua prestazione trangugiando una quantità stupefacente di muggini in arrosto. La moglie Carmen ci ha fatto sapere che stamani gli sono spuntate le branchie...

Sebastiano Marongiu (il nostro Jack macellaio di via Roma) ci ha lasciato in lacrime tanto era commosso. Piangeva tra le braccia della moglie Francesca che ha cercato di consolarlo. Non ha potuto sopportare il distacco dall'anfora di vino bianco ghiacciato. Ha persino cercato un taglio di sottospalla nella spigola...

Francesco Soro, ha trascinato Claudia e la piccola Roberta in un'escursione a Tharros, rigorosamente dopo il tramonto. Qualcuno li ha avvistati aggirarsi tra le colonne puniche e romane con la sola luce del display dei cellulari. Anche loro, come la famiglia Toso – Deriu, risultano non pervenuti...

La famiglia Ticca – Fadda, che dire. Sempre i migliori. Il mio amico Gioele e la mamma ci hanno accompagnato durante tutta la gara, incoraggiandoci e fotografando la nostra determinazione.

Non ho dimenticato il super Paolo Rizzo, nuovamente eletto la natica più soda dell'intero CSAA. Glielo avevo detto ad Angelo Laria: "tocca il sedere a Paolo che porta fortuna!" e, infatti, ha collezionato il suo personale. Il super Paolo ha concluso la gara in apnea, il caldo, il vento ma soprattutto il polline di una giornata quasi primaverile lo hanno messo KO. Me quando il gioco si fa duro è il momento in cui i duri cominciano la loro partita. Non si è perso d'animo e ha concluso la sua personalissima sfida.

Anche i preziosissimi circolini del Mandrolisai. Salvatore Mura e Alessandro Fenu hanno concluso rispettivamente in 1:34' e 1:36'. Ma loro sono abituati a ben altri percorsi, dove non ci sono 100 metri di pianura! Campioni in gara ma anche a tavola dove non sono stati secondi a nessuno!

Stavo per dimenticarmi di Alfonso Gigante. Il nostro speciale medico è in nettissima ripresa e la sua particolare postura aerodinamica gli ha consentito di affrontare il rientro controvento come la Ferrari della curva Lesmo di Monza.

Bravi, bravi tutti, anche Paola, Stefania, Chiara e Francesca e i miei amici Pierpaolo, GianMario e Vincenzo che hanno concluso la loro gara con ottimi risultati.

Concludo e archivio l'esperienza di Oristano, ringraziando tutti, davvero tutti. In particolare coloro che mi hanno chiamato e che per varie ragioni non hanno potuto unirsi alla nostra avventura e in special modo Tonino Ladu dal quale ho profondamente apprezzato la sua telefonata (un raro esempio di galantuomo).

A migliori traguardi.

Walter

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