Cross Ugolio 2015 - Storie di vita

Ci provo ugualmente perché sento il desiderio di condividere un’esperienza con chi come me aveva perso la speranza ma anche con chi ha voglia di leggere un paio di righe…sappiate che il mio dono della sintesi è pari a zero come un ‘grande’ autore di nostra conoscenza.

Due anni or sono ho tristemente deciso di non correre più. Non che i vertici della Fidal si siano accorti della mancanza; il mondo dell’atletica ha continuato il suo moto senza scossoni, ma per me è stata una decisione sofferta soprattutto perché obbligata.

Il mio ginocchio sinistro ha seri problemi che attualmente non è possibile risolvere chirurgicamente ed ero arrivata al punto di usare ghiaccio e antinfiammatori quotidianamente pur di non rinunciare al piacere della corsa. Un giorno, mentre correvo al Campo Scuola (bei tempi!), mi si affiancò un amico della Società e mi disse: - Hai dolore? Si vede perché la tua è una corsa antalgica… Così ho realizzato che l’aver fatto dell’attività motoria parte fondamentale del mio stile di vita non prevedeva certo l’equivalenza movimento = dolore ma bensì movimento = piacere con tutto ciò di positivo che si poteva portare dietro.

Ho comprato una cyclette da spinning grazie alla quale ho superato piano la condizione di costante dolore, non sono ingrassata di un grammo e ho continuato a fare attività motoria giornaliera con l’integrazione di briose camminate e divertenti pedalate con la famiglia. Anche il nuoto di questa estate mi ha dato grande giovamento aiutandomi a rafforzare ancora di più il quadricipite che necessariamente deve sostenere al meglio il ginocchio.

Tanti mesi in uno stato di grazia mi hanno fatto decidere di riprendere a correre senza tabelle di allenamento, solo con l’aiuto delle mie sensazioni e del riposo al momento opportuno. Corsette leggere fino ad arrivare ad 1h, anche tre volte a settimana, senza controllare distanze o tempi.

Ad un certo punto, serena e decisa, ho pensato che mi sarebbe piaciuto rimettermi in gioco con la complicità di Alessandro che in questi anni mi ha sempre incoraggiata. 1 Gennaio 2015: quale data migliore per nuovi propositi?

Questa volta ho chiesto aiuto a Luigi che, con la gentilezza e la disponibilità caratterizzanti la sua splendida persona, mi ha dedicato uno spazio nelle sue giornate da 48 ore.

Così il 2 Febbraio, dopo quattro settimane di allenamento, ho esordito nel Cross Nuraghe di Ugolio. Ero un po’ tesa, a dire il vero anche la vergogna faceva parte dei miei sentimenti del momento. Temevo di finire con il sedere per terra o di fare qualche ruzzolone da ricordare nei tempi ma…l’allegria, le parole di affetto, di simpatia, di incoraggiamento degli amici della Società Amatori Nuoro e non solo, mi hanno fatto prendere posto alla partenza serena come non mai. Antonella Piga ha rinunciato alla sua gara per aiutarmi e, sembra strano ma, sono riuscita a sorridere anche in salita alle frasi di ogni genere che sentivo lungo il percorso. Grazie Anto, a buon rendere!

Non vi dico il tempo di percorrenza perché trovereste strano che qualcuno possa essere felice di così poco, certo è che sono arrivata prima nella mia graduatoria personale e una volta ogni tanto una dose di autostima non guasta. Unico dispiacere è che talmente sazia del mio entusiasmo sono riuscita a gustare proprio poco dei manicaretti che imbandivano le festose tavolate del pranzo.

Dedico questo scritto alla mia famiglia in primis, la quale ha sempre creduto che avrei indossato nuovamente le scarpe da corsa, e a due amici: Angelo, che purtroppo non c’è più, ma che con la sua frase ‘’Questa è l’ultima gara che faccio’’ sarà sempre presente nella mia volontà di provarci, e Massimo che da tempo sta vivendo la stessa tristezza che provavo io nel sentirmi alle dipendenze di un ginocchio capriccioso: ti auguro l’immensa gioia che questo ritorno mi ha dato!