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Blog - Carla Fadda
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Dal calcio al triathlon: riflessioni.
Rifletto e scrivo dopo i nuovi fatti di cronaca dei giorni scorsi riguardanti il mondo del calcio, atti che in misura minore, ma non per questo meno gravi, si verificano anche nelle nostre realtà giovanili. Samuele, il mio figlio maggiore, pratica il calcio e giustamente, spesso, lo accompagniamo e seguiamo le sue partite.

Ho visto adulti, genitori e allenatori, in preda ad allucinazioni che gli mostravano gli avversari come veri e propri nemici. Male parole e offese gravi verso gli arbitri, incoraggiamenti ad usare la forza bruta, spinte e gesti volti a fare del male. Tante volte sono rientrata a casa disgustata, sempre abbiamo discusso con Samuele di tutta questa negatività dove lui, vista la passione, riesce ancora a trovare qualcosa per cui valga la pena continuare. Ha fatto la sua scelta, il suo sport è il calcio, a noi non resta che continuare a sottolineare come crediamo debba essere sempre e comunque lo sport. Tutt’altra atmosfera è quella che circonda altre competizioni, e in questo fine settimana, a Torregrande, abbiamo goduto appieno di forti emozioni date dalla prima gara di triathlon svolta da Gioele.

Giornata nuvolosa e un po’ ventilata ha accolto il nostro arrivo in un lungomare suggestivo con un numeroso pubblico non troppo caloroso, ai ritmi di un post-letargo. Si stava concludendo la prova degli uomini ed interamente ci siamo divertiti a guardare e sostenere le donne (Junior, Senior, Master).
Il mare era un po’ agitato e fino all’ultimo i giudici hanno pensato di eliminare la frazione di nuoto dalle gare giovanili del pomeriggio così da evitare ogni rischio. Gioele a questa notizia ha risposto con un moto di delusione, la prima esperienza di triathlon senza la frazione da lui più attesa non sarebbe stata pari alle sue aspettative. Con noi è venuto Davide Toso, grande amico ed esempio per Gioele, nuotatore e triatleta, splendido ragazzo, figlio maggiore dei nostri cari circolini Daniela e Sergio, che ha dato a tutta questa esperienza del nostro ragazzo una valenza speciale.
Troppo belle le categorie dei Minicuccioli e Cuccioli, sorprendenti gli Esordienti, ma nella categoria Ragazzi si solleva l’asticella, i gesti tecnici dei tre sport messi insieme appaiano all’inizio della loro evoluzione, il divertimento si fonde con la fatica e viso e corpo ne sono visibili testimoni.

Fischio di partenza, un tuffo per prendere le distanze e superare la prima boa, 50m paralleli alla spiaggia, uscita dopo la seconda boa con un leggero sbandamento legato alla forza delle onde sul viso e all’acqua scura in contrasto con quella limpida della piscina a cui questi giovani atleti sono abituati. Corsa sul bagnasciuga e nuovamente in acqua per altri 50m. Gioele esce dall’acqua per primo subito seguito dagli altri ragazzi. Leggera corsa in salita fino alla zona cambio con rapida eliminazione di cuffia e occhialini. Con gesti controllati ma veloci avviene la preparazione per la frazione di bici: casco prima di tutto, scarpe e numero da indossare con un elastico. Come suo solito, Gioele in questa parte prende il volo e riesce ad avere un distacco importante, dando filo da torcere anche all’apripista tra risate generali. Dopo i 4km ritorno alla zona cambio, eliminazione del casco, il numero da dietro passa avanti con un solo gesto e si parte per l’attività che Gioele soffre di più, la corsa. Io emozionata mi limito ad incoraggiamenti come ‘Forza, dai, bravissimo’; Alessandro molto agitato per tutta la gara dà consigli a gran voce ‘ Bene, adesso respira! Metti il casco, cambia marcia…’ Ad un certo punto, proprio nell’ultimo giro di corsa si agita ‘ Vai Gioele, adesso allunga il passo, stai camminando! ’ e di risposta, usando parte della poca energia rimasta, Gioele urla esasperato ‘Bà, non rompere! ’.

Risate generali, per una frase che comporterà in seguito due settimane di punizione seppur le immediate scuse all’arrivo dato che nasceva spontanea e non ragionata! :-)
Primo posto ma soprattutto grande gioia e soddisfazione, acqua, coca cola, un dolcino e un piatto di pasta offerto dall’organizzazione. Tanti i complimenti ma il più simpatico quello dell’apripista ‘Sei stato bravissimo, mi hai cotto! ’.
Solo due cose non ho apprezzato della bella organizzazione (critica personale senza offesa): le cuffie per il settore giovanile di un rosa orribile (forse con il rosa ho fatto una grande abbuffata il periodo scorso!) e la bellissima medaglia senza nessuna incisione a testimonianza dell’evento e strumento di ausilio nel ravvivare ricordi. Lodevole la premiazione di tutti, ma proprio tutti, i giovani partecipanti: la federazione nuoto ha di che imparare da ciò, tanto tanto!

Anche questa è fatta, un’altra stimolante esperienza da portare nel proprio bagaglio di vita, con la frase del suo allenatore, Raffaele, al telefono, che lo seguirà ogni volta che farà sport ‘Ti sei divertito?
Buon sport a tutti, che divertimento e salute siano sempre con voi! :-)

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