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Era terminato sdraiato a terra sull’uscio di casa, l’intruso gli si avvicina con un fucile a pompa e gli spara un ultimo colpo sull’addome. Quando lunedì l’altro ho visto quel finale ho pensato che Colin Farrel non poteva uscire di scena dopo solo due episodi!!!!

Poi il terzo episodio della seconda stagione di True Detective inizia all’interno di un vero pub americano, di quelli che ne respiri l’essenza, e una volta di più capisci la differenza che c’è tra il modo d’intendere, concepire e realizzare queste serie dagli americani rispetto al resto del mondo. Arte pura, simbolismi, onirica, poesia visiva. Un uomo vestito alla Elvis Presley sotto un fascio di luce canta una canzone dalla melodia struggente, una figura un po’ bislacca che rende l’intera scena irreale. Il protagonista “Colin Farrel” che seduto in un tavolo conversa col padre poliziotto ed è conscio che è tutto un sogno, che niente è vero. Che ciò che vede e sente è solo un ultima occasione che gli viene offerta prima dell’autodistruzione. Recitazioni monstre, dialoghi secchi e atmosfera avvolgente che cattura la tua attenzione e ti lascia sospeso senza fiato. Mamma mia questa scena mi ha lasciato senza respiro. Con My sky l’ho rivista almeno 6 volte talmente mi è piaciuta. Per chi è assetato di emozioni vi assicuro che è stata una bella botta di adrenalina.

Nel frattempo, immerso nella canicola di questo afosissimo luglio tra un episodio e l’altro trovo il tempo di rallentare coi ritmi, ma mai di farmi mancare il bene prezioso. Ogni tentativo di seguire programmi e tempi è vano e infruttuoso. Aspettiamo che ritorni il fresco. Martedì però troviamo il momento giusto per incontrarci e percorrere insieme all’imbrunire le strade della città. Alla chiamata rispondono in tanti e con entusiasmi da finale della coppa del mondo. L’iniziativa è la Midnight Run anche se il nome potrebbe fuorviare.

Circa 45 amanti del correre suddivisi equamente tra donne e uomini partono dalla pineta di Ugolio, ritrovo per antonomasia dei podisti, per dirigersi verso l’altro capo della città. In questo periodo strade poco trafficate e ora di cena agevolano la nostra attraversata a passo di crociera. Tutti insieme appassionatamente e chi si attarda lo si aspetta. Gli iniziali 35’ preventivati dal sottoscritto si dilatano a quasi 50’ ma quel disordine ordinato è davvero un piacere da vedere e sentire. Magico il passaggio all’interno del bar di Vladi e il suo sorriso la dice tutta. Il rientro è più impegnativo perché in salita ma il gruppo c’è e compatto raggiunge il punto dove tutto ha avuto inizio. Immancabili i propositi di ripetere di nuovo l’esperienza… Ma questi momenti a mio parere vivono come le istantanee, se provi a catturarle, se cerchi di istituzionalizzarle perdono di freschezza e di poesia.

True Detective e Midnight Run due momenti di questa estate così diversi nel loro genere così simili per chi vive cibandosi di emozioni.

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