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Il 25 Novembre, Giornata internazionale contro la violenza sulle donne indetta dall’ONU, a Nuoro presso il Cesp di Prato sardo, si è tenuto un incontro per raccogliere fondi voluto e organizzato dal centro di sostegno contro la violenza femminile Onda Rosa Nuoro. Tale serata è stata organizzata allo scopo di realizzare un’importante iniziativa, unica in Italia e sperimentata per la prima volta negli Stati Uniti, che vuole l’affissione nei bagni pubblici del territorio di un logo adesivo contenente un messaggio contro la violenza sulle donne e del numero di telefono del Centro da utilizzare in caso di necessità.

Dopo una settimana di lavoro, il sabato pomeriggio, è grande la tentazione di buttarsi sopra un divano indossando una comoda e vecchia tuta, telecomando da una parte e cibi sfiziosi da sgranocchiare dall’altra. Per fortuna la maggior parte delle volte si sfugge grazie a piacevoli impegni che ti distolgono da tale richiamo, trasformando un sabato qualunque e sedentario in un incontro piacevole e in movimento.

Avviso i gentili lettori che il titolo potrebbe indurre in errore ma giuro che anche qui si parlerà di sport!
Premetto che le cose di cui scriverò, nella scuola dove lavoro io, alcune esistono e altre no. Non specificherò quali perché va bene essere coraggiosi ed esprimere le proprie idee ma per diventare un parafulmine senza avere il potere di scaricare a terra non è proprio il periodo.

Dagli squallidi gesti sessisti dei giorni scorsi nella più alta Camera del Parlamento ad una semplice e serena realtà come “Di Corsa nelle Oasi di Bidderosa” dove si respira (come in tante altre occasioni) rispetto, affetto e stima per le donne, riconoscendogli grande e importante ruolo in tutto ciò che si realizza di bello: uomini molto diversi ci stanno vicini!
Domenica mattina, 4 ottobre 2015, una splendida giornata dopo i temporali che hanno nuovamente gettato nella disperazione famiglie e territori.

Ricordo che l’anno scorso la prima edizione della Corri per il porcetto, nata dalla brillante intuizione di alcuni soci, cadeva proprio il giorno nel quale il mio figlio maggiore tornava da una vacanza-studio in Inghilterra e con Alessandro dovevamo andare a prenderlo all’aeroporto di Cagliari.

E’ ormai da qualche anno che associo l’inizio dell’estate non alla fine delle lezioni scolastiche, neanche al 21 giugno, tantomeno all’arrivo del caldo ma all’apertura della posta elettronica dove si trovano mail ‘pulsanti di corsa’ che propongono allenamenti collettivi con la scusa e la voglia di stare in gruppo.

Dal calcio al triathlon: riflessioni.
Rifletto e scrivo dopo i nuovi fatti di cronaca dei giorni scorsi riguardanti il mondo del calcio, atti che in misura minore, ma non per questo meno gravi, si verificano anche nelle nostre realtà giovanili. Samuele, il mio figlio maggiore, pratica il calcio e giustamente, spesso, lo accompagniamo e seguiamo le sue partite.