Stupido è chi stupido lo fa!! Giustamente Luigi Mascia in un post riporta la frase tipica del film Forrest Gump. Così a Monaco ci troviamo a fare quello che un Maratoneta " serio ", non dovrebbe mai fare nei giorni che precedono una prova così dura. A volte prepariamo per mesi un appuntamento, con l'intento di riuscire a migliorare una prestazione, ma poi vanifichiamo il tutto con una condotta di vita non certo ortodossa. Però ripensandoci bene, io a Monaco non dovevo fare la gara della vita, la preparazione è in pieno svolgimento, insomma, due giorni di relax credo di essermeli meritati in questi mesi. Come posso fare un viaggio di pochi giorni e non godermi quello che la città bavarese mi offre? Per dirla in breve, il venerdi abbiamo tutto il giorno camminato per le vie centrali della città, carine, particolari, piene di negozi di ottima fattura, di locali adibiti a birrerie, di sex shop, di ristoranti e naturalmente di monumenti, alcuni dei quali davvero maestosi. Non vederli avrebbe significato un punto a nostro sfavore. Anche i parchi, Monaco ne è piena, sono di una bellezza incredibile, a iniziare dall' English garden, di dimensione oceaniche, sino al parco dove è sito il villaggio olimpico, quello costruito nel 1972, favoloso, con l'Olympique Stadium spettacolare per la sua forma spaziale, un capolavoro dell'ingegneria, lo stadio che ci ospiterà quando taglieremo il traguardo dei fatidici 42 km. Il mio viaggio è una conferma di quello svolto a Rotterdam con l'amico Camillo, in più si aggiunge l'amico Tanino, che ha svolto una preparazione davvero minuziosa e che alla fine sarà l'unico che riuscirà a migliorare il personale. Il viaggio da Olbia sino a Monaco procede in modo perfetto senza intoppi. Alle 12.00 del venerdi siamo già in albergo e alle 13.00 in ristorante a buttare giù carboidrati, accompagnati da dell'ottima birra. Nel primo pomeriggio si va all'expo e qua troviamo la prima sorpresa, il pacco gara praticamente vuoto!! Una delusione, solo creme o pastiglie di integratori, per la maglietta bisogna sganciare ben 39 euro, la lasciamo appesa all'attaccapanni ben volentieri. Dopo aver speso ben 59 euro di iscrizione, di buttare altri soldi non ne avevo voglia. Anche il chip si paga, 31 euro!! Salvo riaverne 25 alla consegna a fine gara, gli altri 6 euro non scopriamo che fine faranno. Rimaniamo all'expo poco più di un oretta, poi ci godiamo il parco nella sua intera bellezza. Il resto della giornata passa velocemente con la visita del centro città, e naturalmente poco importa se si camminano ore alla ricerca di un souvenir che non si riesce a trovare, quelli a poco costo si intende! Le soste a prendere dell'ottima birra non mancano, compresa quella nella birreria più famosa del mondo, con ben 3500 posti a sedere, e la quantità minima da consumare di 1 litro, noi non ci tiriamo indietro, anche se la testa pensa alle fesserie che stiamo commettendo. Abbiamo anche il tempo mentre si rientra in albergo di berci un bel caffè caldo alla modica cifra di 2.5 euro, capperi!! Alle 23.00 si va a nanna, e il nostro Tanino inizia una sinfonia degna della filarmonica della Scala. Camillo non chiuderà occhio. Il sabato facciamo i turisti, esageratamente i turisti. Si vaga nella zona pedonale del centro di Monaco, si fanno foto, si entra nei locali più caratteristici, si osservano le bellezze del luogo e alle 13.00 si pranza. Alle 16.00 siamo di nuovo in giro a visitare dei parchi, si cammina tanto, le distanze che dalla mappa in nostro possesso sembrano di alcune centinaia di metri, si traducono in diversi chilometri. Immancabile la visita alla più famosa birreria della città e dopo aver cenato si rientra a dormire. Siamo stanchi e un po' preoccupati, la logica avrebbe dovuto portarci a un minor dispendio di energie. Arriviamo alla domenica, due giorni sono volati. Con la sacca carica del necessario nell'arco di quindici minuti siamo al villaggio olimpico. All'interno dello stadio troviamo molto ordine, bagni a sufficienza, il deposito borse ben presidiato. La temperatura è mite, circa 15°, perfetta per correre, aumenterà nell'arco della gara, ma non disturberà. In poco tempo ci prepariamo e ci presentiamo alla partenza solo dieci minuti prima dello sparo. Non c'è ressa, non assistiamo ai soliti inganni di intrufolarsi nelle prime posizioni pur di non perdere qualche secondo al via, l'ordine e la distensione regna e da questo punto di vista il tedesco ci insegna tante cose. Non avvertiamo la tipica tensione pre gara visto che dopo pochi minuti partiamo. I primi 4 km sono in leggera discesa, io viaggio a 4'15" ma senza faticare, più avanti stabilizzerò l'andatura. Al quinto km si entra nel parco Inglese, una vera foresta che in certi frangenti somiglia al Central Park, qui corriamo ben 10 km, duretti a causa di un asfalto sconnesso. Dal decimo km sino al 28° inizia una lunga anche se leggera salita. A occhio non sembrerebbe, ma il cronometro indica chiaramente un mio rallentamento, viaggio tra i 4'25" e i 4'30". Non provo a forzare, molti mi superano, il solito errore di chi se la fa sotto quando non riesce a tenere la media, il problema sarà dopo, quando le forze mancheranno e allora in tanti malediranno l'aver imposto un ritmo sostenuto. Correre nel parco è rilassante, la cosa sorprendente è vedere in tanti punti persone ferme ad incitarti. Dal 16° km usciamo e il percorso ci porta in una zona residenziale di Monaco. Tante ville, ma anche pochissima presenza di pubblico. Fiancheggiamo uno stabilimento di Birra, quella dove nel marchio è impresso il frate. Nel dopo gara quando gratuitamente ci viene offerta la stessa birra, capisco perché il percorso è stato dirottato in quella zona, era uno degli sponsor!! Arrivo alla mezza in 1h31'55", sono in perfetta media. Le gambe sono a posto. Ancora 7km di salita e poi l' agognata discesa, dove cercherò di imporre un ritmo maggiore. Giungo al 28° e noto già diversi podisti rallentare vistosamente, " Ve l'avevo detto! " prudenza...... Qua trovo una sorpresa sgradita. L'altimetria dava da qui in poi un leggero ma continuo scendere sino al traguardo, invece ci troviamo di fronte ad una discesa da 500 metri abbastanza ripida, tanto che il km 29 risulterà il più veloce, corso a 4'05", in pratica da qui al traguardo sarà solo pianura. Entriamo nuovamente nel centro della città. Al 30° km passiamo nella centralissima e splendida Marieplatz, dove ad attenderci c'è un pubblico immenso che sostiene tutti i podisti. Mi sento molto bene e corro a 4'15" al km, media che terrò sino al traguardo. Supero tanti atleti in piena crisi. La stessa via ci si ripresenta due km dopo al contrario e naturalmente solite scene di entusiasmo che riescono a caricarti ulteriormente. E' il momento della verità. Qua inizia la Maratona, anche perché ci ritroviamo a fare dal 32 al 36 km il giochetto dell'incrocio, un vero colpo basso per chi già da segnali di cedimento. Vedere nella carreggiata divisa da un nastro, arrivare in senso opposto un atleta che si trova il cartello del 36 Km e tu fermo ancora al 32, può determinare un tracollo mentale irreparabile. Io lo supero indenne, anche se sorpasso vari podisti che camminano, per loro, giungere al traguardo sarà drammatico penso. Manca poco e seppur stanco so perfettamente che nessun ostacolo potrà fermarmi, anzi il raggiungere ulteriori atleti aumenta ancora la mia fiducia. Entro al 37° km, da qui il percorso abbandona il centro e si dirige nuovamente al parco Olimpico. Non c'è pubblico in questi frangenti, ma la sagoma dello stadio è ben visibile ad occhio nudo nonostante la distanza. I km passano veloci fino a quando entro al 41° km e trovo molte persone fuori ad incitarmi, è fatta!! Dopo aver girato intorno alla struttura entro nel sottopassaggio e sbuco all'interno della pista dove mi attendono gli ultimi 300 metri. Li faccio a tutta birra e a cinquanta metri dal traguardo come da tradizione alzo in cielo le mani in segno di vittoria, porto a termine la mia 32° maratona in 3h3'51" come da programma. Dopo qualche decina di minuti arriva Camillo abbastanza stanco e dopo un altro po', molto affaticato Tanino che riesce ad abbattere il proprio personale di 10' nonostante un finale in forte calo. Rigorosa la foto di rito con medaglia, come perfetto per il sottoscritto l'essermi fatto dei massaggi rilassanti e rigeneranti. Sono le 14.00, abbiamo l'aereo poco prima delle 18.00, con fretta si prende la sacca e ci dirigiamo in albergo, non prima di esserci bevuta un'altra splendida birra!! La trasferta è stata positiva, il gruppo affiatato, do un voto alto a Tanino, simpatico, sempre calmo e unico ad aver migliorato il suo personale, a Camillo do il solito voto basso! Mi fa troppo ridere, ma cacchio quanto rompe le balle!! ahahahahha