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treviso_295_300Potrei iniziare scrivendo che le Maratone migliori sono quelle dalle quali meno t'aspetti, però finirei con lo svalutare una preparazione che nonostante un periodo iniziale incerto nel quale i riscontri cronometrici erano davvero sotto tono, un periodo centrale nel quale mi sono fatto male al retto addominale che mi ha tenuto in parte fermo con un elevata probabilità di non prendere parte alla gara, ecco nonostante tutto questo mi ha visto comunuque crescere piano piano di condizione nell'ultimo mese dove alcuni lavori ben fatti, due lunghi confortanti e soprattutto le ultime due settimane con dei test convincenti hanno generato in me la consapevolezza di arrivare a Treviso per dire la mia.

La mia tattica Maratona è nata tutta nelle ultime due settimane. Il sabato, 15 giorni prima, dove in pista ho corso 21 km in 1h26' esatti lottando contro i 52 giri della morte con temperature intorno ai 18/20 gradi, a metà della stessa settimana nella quale ho inserito un 2x3000(3'50) + 2x2000 (3'45) con recuperi di 1 km in 4'10 terminando integro e pieno di energie, il fine settimana con un medio di 14km corso in modo facile a 4'05. Ma a differenza di altre preparazioni ho fatto qualcosa anche la settimana della Maratona, per l'esattezza un 5000m il mercoledì in 20'30'' ma con ottime sensazioni alle gambe e un 3000 in 12'15'' il Venerdì sempre con questa bella sensazione di facilità nella corsa. L'obiettivo di prendere parte alla Maratona e di chiuderla era nella testa già conseguito.

A quel punto dovevo solo decidere come impostare il ritmo gara sapendo che rischiavo molto. I km mancanti della preparazione li avrei pagati con gli interessi negli ultimi 7/8 km? Il Venerdì pomeriggio mi sono recato a Bono da Antonio Bellu che è stato colui che mi ha consentito di riprendere a correre grazie a Kinesio e Tape terapia, a metà febbraio mi ha dato quella speranza che avrei potuto farcela e quel Venerdì mi ha toccato le gambe e ha detto una frase che ha fatto scattare in me la molla.....le hai belle riposate, per niente affaticate....sono semplicemente pronte e piene di energia...le devi solo scaricare con una bella prestazione. In quel momento ho deciso che avrei inizialmente corso con il gruppo delle 3 ore. Azzardo, consapevolezza....incoscienza non lo so..ma Antonio è la persona che ha influenzato la mia Maratona in modo positivo e di questo lo ringrazio.luis_miss_295_300

Il Sabato siamo, io e il mitico Giovanni Desotgiu, a Treviso con gli amici di Iglesias Carlo ed Efisio, a Verona abbiamo dovuto noleggiare un auto causa sciopero selvaggio dei treni. Il tempo è nuvoloso ma non piove, la temperatura è gradevole intorno ai 12 gradi. Treviso è molto graziosa e si mangia bene spendendo poco. In giro si vede che c'è benessere da queste parti ma la nostra terra per gran parte ancora selvaggia non la cambierei mai con un territorio completamente devastato dall'uomo. La giornata è piacevole, la compagnia è ottima e il tempo scivola via velocemente. Alle 16.00 ci rechiamo a Vittorio Veneto, percorriamo il percorso che il giorno dopo affronteremo a piedi. E' piatto, ottimo asfalto e bei paesi da attraversare. Anche Vittorio Veneto è molto bellino, ordinato e quasi sonnacchioso. Purtroppo inizia a piovere e non smetterà più fino al rientro in aeroporto. Siamo due ottimi Maratoneti, niente lunghe camminate a sottrarre energie, ceniamo in una pizzeria a 300 metri dall'albergo, vediamo il primo tempo dell'Italia e stiamo già dormendo. La mattina percorriamo qualche km di troppo per via di un interpretazione errata della cartina, costringiamo un giovane del posto in Mercedes a fermarsi e con la promessa di ospitarlo in Sardegna ci facciamo accompagnare fino alla zona partenza. Ci cambiamo e siamo 40 minuti prima dello start già in griglia ricoperti di buste della mondezza anti pioggia. Troviamo tanti sardi e gli auguri con i saluti sono di rito.

Il serpentone parte, sono con Paola Sogos mentre vedo scivolar via le sagome di Efisio, Giovanni e Manuela Manca. Primi 5 km a 4'10 con i palloncini delle tre ore. Passaggio ai 10 km in 42' spaccati, forse siamo un po' troppo pimpanti ma sto bene. La pioggia non smette di scendere giù nemmeno per un secondo. Al 20km raggiungiamo in un tratto particolarmente esposto al vento il primo dei 2 gruppi delle 3h. L'altro è leggermente dietro. Il percorso è lineare, mai monotono, si entra in diversi paesi accompagnati dal calore degli abitanti che riconoscono la nostra follia. Qui mi levo il telo scivola pioggia e rimango in canotta con il capellino del Monte Acuto Marathon di Gegia che il giorno prima al telefono aveva previsto sole e caldo. Alla mezza si passa in 1h29' spaccati. Le sensazioni alle gambe sono bellissime e questo rafforza la convinzione che oggi non esplodo. Da quel momento diventerò la locomotiva delle 3h per il gruppetto. Il crono delle mie gambe segna sempre tempi tra 4'13 e 4'16 per 20 km consecutivi....tutti i lavori in pista t'insegnano a stare sul ritmo senza avventurarti in propositi sboroniani. Purtroppo Paola si ferma al 32km per crampi, fino a quel momento era 12ima da quel momento solo un atleta resterà con me e mi abbraccerà come fossi la sua ragazza al termine della gara. Raggiungiamo gli atleti che hanno esaurito le energie mentre gli ultimi 5 km diventano il vero banco di prova. Tengo il ritmo ma è la testa ad andare e a trascinare le gambe che adesso sono dolenti e si stanno irrigidendo. Una folata di vento mi lascia senza cappellino a 5km dalla fine....l'inesorabile mi aveva già lasciato senza cappelli già molti anni prima. Gli ultimi km sono bellissimi, si corre nel centro storico sul ciottolato in un scivolar di curve e leggeri saliscendi che però ancora non mi rallenta, l'incitamento dei trevigiani è caloroso nonostante l'acqua continua a non fare sconti. Il 42 km è il più duro oramai sono a riserva fissa e mi sorpassa una atleta donna negli ultimi 200 metri ma il crono sarà di 4'20 nonostante le curve. Il tappetto rosso mi vede con le braccia al cielo a ritirare il 13imo sigillo....bagnato ma fortunato.

Poi spazio ai complimenti rituali con gli altri e grande fortuna nel trovare degli amici milanesi che ci accompagnano fino all'aeroporto di Verona in macchina. Tutti felici e contenti come è giusto che sia. La Maratona di Treviso è molto bella e la consiglio vivamente a chi vuole fare il tempo....soprattutto a chi vuole fare il "brutto tempo"...con tutta quella pioggia era impossibile non fare il brutto tempo.

Cosa resta di questa Maratona....le stesse sensazioni delle precedenti 13(una andata male per infortunio)....la voglia di correrla di nuovo...ma aspettiamo l'autunno


Maratona_Roma2_295x300La quindicesima Maratona di Roma non ha tradito le sue aspettative. La Possiamo oramai classificare tra le più importanti Maratone del mondo. In primis una grande organizzazione, se si esclude la consegna zaini, degna di una grande Capitale europea. Niente lasciato al caso, ma tutto curato nei minimi particolari. Secondo, una città disciplinata che ha accolto noi podisti riconoscendo il nostro ruolo di protagonisti per una giornata. Tantissimo il pubblico presente nelle vie, con gli ultimi dieci chilometri osannati dalle migliaia di persone che ci incitavano quasi fossimo degli eroi, è stato bellissimo. E' vero, in tanti punti si correva nel più assordante silenzio, ma questo perché il percorso portava nella zona esterna della città, a quell'ora probabilmente dormiente. Terzo, un grande record della gara, corsa in 2h7' su un tracciato difficilissimo, dove su 42 km se ne correvano almeno 15 nei tanto indigesti Sanpietrini, che hanno messo a dura prova i nostri poveri muscoli, che alla fine urlavano dal dolore. Quarto, rientrare in Sardegna con un tempo sotto le 3 ore, sudato, questa volta in modo sofferto, dove oltre le gambe ho dovuto utilizzare in tanti momenti la testa per non cedere al richiamo più volte avuto di rallentare. Quinto una grande compagnia di amici al seguito. Alessandro, Paolo, Antonello e Oebe della mia società, Gegia Mundula del Monte Acuto, Rino, Walter e Mario dell'Atletica Tempio. Abbiamo trascorso una giornata e mezzo di puro divertimento con all'interno una parentesi seria di 3h30', la gara appunto. Roma si potrebbe sintetizzare così, ma continuo. Sono partito da Nuoro conscio di essere in buona forma, non per tentare il personale, ma per fare una bella gara. Nonostante una preparazione travagliata a causa del tempo instabile, nelle ultime cinque settimane mi ero accorto che il corpo stava reagendo bene ai solleciti di alcuni lavori impegnativi. La mezza di Siurgus aveva confermato la condizione in crescita e le mie previsioni iniziali di chiudere in poco più di 3 ore, le avevo riviste al ribasso confidando di abbattere per la nona volta il muro delle 3 ore.
Maratona_Roma_295x300Ci avevo visto giusto. Roma è una Maratona che va preparata su percorsi impegnativi, dove si possano sollecitare le fibre muscolari in modo da non farle trovare impreparate nel tracciato capitolino reso gravoso dai tanti km percorsi nei sanpietrini, capaci di sfiancarci e toglierci le energie nella parte finale di gara. Le mie gambe erano ben preparate e hanno retto all'urto che ha invece coinvolto buona parte della pattuglia nuorese presente a Roma. Arrivarci sereno, dormire bene tutta la notte hanno contribuito a non farmi bruciare preziose risorse energetiche, le famose scorte di glicogeno, ridotte e utilizzabili solo quando il resto del carburante è finito. Domenica alle sette e quaranta siamo già a Circo Massimo. Ancora c'è poca gente. Abbiamo il tempo di farci qualche foto di rito, e poi con calma iniziamo a prepararci. La decisione di partire solo con canotta e pantaloncini è azzeccata, non soffrirò il freddo in gara. Il vento è l'incognita principale, rispetto al giorno prima è sicuramente calato, ma è presente e sino alla mezza sarà molto fastidioso. Alle 8.30 siamo nelle gabbie, il sole ci riscalda. Si scherza, nessuna tensione nei nostri visi. Abbiamo anche il tempo di farci le coccole, e Gegia sarà il nostro bersaglio preferito. Alle 9 e qualche minuto con le note della colonna sonora di Momenti di Gloria partiamo. I brividi che percuotono il mio corpo sono inimmaginabili. Nei primi km ho modo di salutare qualche atleta continentale e darci un sincero in bocca al lupo, ne abbiamo bisogno entrambi. Nel percorso troviamo già tanta gente, rimango sorpreso visto che è ancora prestino e c'è un bel freddo, poi il serpente silente procede verso la Basilica di San Paolo, autentico spauracchio fino a qualche anno fa, quando questa zona veniva toccata nella parte finale. Superata, il percorso segue la direzione del Tevere, lo costeggeremo sino al 16° km. La mia andatura è di una regolarità paurosa! Viaggio tra i 4'13"/4'16" sia in piano, sia che si trovino asperità come strappetti o ponti da superare. Sono con Walter persona squisita, il suo obbiettivo e correre a 4'20", ma si adegua al mio ritmo. Facciamo l'andatura, e in tanti rimangono dietro noi, sia per evitare le folate di vento, ma anche perché si accorgono del nostro incedere costante, cosa molto importante in Maratona. Al 17° km entriamo in viale della Conciliazione, impossibile rimanere impassibili di fronte alla maestosità della Basilica di San PIetro... Infatti continuiamo a correre ehehehe, la gara è lunga si parla, mi supera un atleta dell'Atletica Selargius e mi saluta. Non lo riconosco sinceramente, ma tra sardi un saluto non si può mai negare. IL percorso adesso va in direzione periferia, verso la moschea. Sicuramente la parte più monotona, ma almeno sono finiti i San Pietrini e si corre su asfalto buono. Al 21° km opto per un pit stop volante, degno del mio nome!! Perderò massimo 40", ma almeno ho salvato un cespuglio e Alemanno ringrazia. Il vento che temevo in questa zona, questa volta non ci danneggia. Mentalmente è la parte più difficile. I km tra il 21 e il 29 sembrano sempre passare più lenti, non vedi l'ora di arrivare al fatidico 30° per capire se avrai la crisi oppure no. Io sto bene, faccio anche il bravo scolaretto, rimanendo incollato ai peacemaker delle 3 ore, che durante la sosta nel frattempo mi avevano raggiunto. Stiamo entrando nella parte centrale di Roma, il pubblico aumenta e una volta superato il sottopassaggio siamo nel centro storico. È tanta la gente che ci incita, davvero un cambio di direzione inaspettato, ricordando il mio esordio nel 2001 quando nessuno ti considerava.
Roma_medaglia_295x300Il 34° km dentro Piazza Navona con la gente che ci incoraggia è esaltante, ma..  ma ahimè il dolorino al fegato si ripresenta puntuale. Non risparmio imprecazioni, ma questa volta mi dico " Non Mollo!! " . Parlo con i peacemaker, dato che il mio crono  è andato ko e non ho idea di quanto è il tempo che sto correndo, chiedo quale è il loro obbiettivo. Mi dicono intorno alle 3h , probabile un po' di più perché in tanti stanno mollando. A questo punto vado via in solitario, riattivo il crono e mi prendo almeno i parziali finali. Viaggio poco sotto i 4'10", un po' disunito a causa del dolore, ma con le gambe che vanno. Il continuare a raggiungere atleti in difficoltà ti carica, inutile negarlo.
Se da una parte pensi a chi in quel momento probabilmente vede sfumare il suo obbiettivo, dall'altra ti da linfa energetica vitale per proseguire. Ormai lungo la strada vedi solo migliaia di persone assiepate nei marciapiedi che urlano, spettacolare...  Correre in piazza del Popolo, piazza di Spagna  e fontana di Trevi, ancora ora mi vengono i brividi. Sono al 39° km, praticamente un cadavere. Sono presuntuoso, ma conosco talmente bene questo tipo di gara, che riesco a raggiungere una soglia di sopportazione del dolore impressionante, quello che manca a tanti che si cimentano in questa prova, non solo gambe, ma anche testa e cuore. So che il ritmo tenuto mi permetterà di scendere sotto le 3 ore, niente adesso mi fermerà, neanche quegli ultimi due strappetti a Circo Massimo che mettono ko tanti podisti. Il Colosseo a questo punto è davanti a me, devo solo girarci intorno e come in tutte le precedenti Maratone a trenta metri dal traguardo alzo le mani al cielo, 2h59'26" . Anche la trentaquattresima è andata. Mi cambio con calma in una aiuola ben soleggiata con un bel prato verde dove sdraiarmi. Vicino, arrivato da una decina di minuti il grande Rino Azzena. Abbiamo due filosofie diverse di allenamento, ma i risultati alla fine sono gli stessi, entrambi facciamo sempre bella figura. Poi è la volta di Walter, che nel finale ha avuto un cedimento ma raggiunge lo  stesso il primato chiudendo in 3h7' e con calma anche gli altri, un po' delusi, a parte Gegia che pronosticava un ritiro e invece ha dato una bella prova di forza scendendo sotto le 3h30' con una preparazione inesistente. Ricomposto il gruppo con calma si rientra nel B & B e dopo la fatica, nei nostri volti riprende il sorriso. Si procede verso l'aeroporto e dopo un breve volo, alle 23.00 saluto gli amici e rientro a Nuoro. Tra 1 mese si replica.....


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Antonio_pillittu_295x300Mi accingevo a mandare un commento di questa gara improntato solo ed esclusivamente ad esaltare i pregi di una organizzazione veramente degna, stamane però ho iniziato a ricevere telefonate che mi informavano della pubblicazione delle classifiche sul sito della fidal regionale, sarei arrivato decimo ! Ebbene ho avuto modo di constatare che era tutto vero, per la FIDAL sono decimo e terzo di categoria, in realtà sono arrivato nettamente secondo dietro G. Secci e davanti all'ottimo Goseli. Pian piano ho cercato di attivarmi per risolvere il problema e rintracciato il responsabile della Federazione , ho preso atto che si è trattato , a suo dire di un errore di lettura. Certo sbagliare è umano, però se alla manifestazione i Responsabili Federali fossero stati presenti, non ci sarebbe stato nessun errore di lettura. Questa cosa, anche se la classifica verrà corretta, mi ha lasciato parecchio amareggiato e credo sinceramente che mi sia stata usurpata la gioia per un ottimo piazzamento, la soddisfazione per una gara che mi ha visto protagonista e sopratutto abbia vanificato il premio ai sacrifici e al tempo che ogni giorno dedico a questo sport. Correre 25 Kilometri , con tanta salita, strada sterrata, tanta discesa, è fatica e l'unica soddisfazione alla fine è vedersi in classifica e raccogliere i frutti di ciò che si è seminato, questo è bene che lo capiscano tutti ! Sbagliare si può, però mi sembra che gli errori oramai non sono casi isolati e meritano una più seria rifflessione. La manifestazione è stata comunque una bella festa di sport, in un contesto naturale e paesaggistico suggestivo e che onorato in pieno la memoria dell'indimenticato amico Armando. A proposito, commovente la consegna della targa ricordo allla moglie, con un commosso Gianluigi Curreli con gli occhi lucidi rivolti al cielo, da dove lui ha di sicuro ha visto tutti. Un grazie sincero comunque all'ottima organizzazione sui cui cito la disponibilità di Gianfranco Secci che oltre ad essere un grande atleta si è dimostrato anche un grande organizzatore, insieme all'intero staff dell'Atletica Santadi, Presidente in testa. Con il pranzo finale, bagnato dall'ottimo vino di Santadi, ci si è dati appuntamento alla prossima edizione e spero veramente che la Fidal si accorga che la serietà, l'impegno e il lavoro di persone veramente affidabili merita più rispetto.
Antonio Pillitu

Ale_Sanna_295x300Domani si correrà la quindicesima edizione della Maratona di Roma. In assoluto la Maratona più partecipata d'Italia, che quest'anno raggiunge quota quindicimila iscritti.
Come ormai risaputo, si corre nella Storia, perchè verranno toccate tutte le zone più antiche della Capitale e si passerà vicino ai monumenti più importanti. Come dimenticare la partenza ai Fori Imperiali con a fianco la figura maestosa del Colosseo o il passaggio fianco alla Basilica di San Pietro? e la parte finale della gara dove vengono attraversati punti frequentati ogni giorno da migliaia di turisti, come Piazza Navona, Fontana di Trevi, Circo Massimo e Piazza di Spagna. Roma è speciale, anche se presenta uno dei percorsi più impegnativi tra le Maratone più importanti al mondo. Sarà presente nella Capitale italiana un gruppo di cento sardi. Tra questi anche una rappresentanza dell'Atletica Amatori Nuoro, con Pier Paolo Stefanopoli che correrà la sua 34° Maratona, Paolo Pala, Antonello Demurtas, Oebe Van Der Hilst e l'esordiente Alessandro Sanna, che avrà bisogno di tanto sostegno. Non possiamo però dimenticare anche amici di altre società Sarde, tra i quali Luigi Mundula del Monte Acuto Ozieri, Rino Azzena e Walter Buttau dell'Atletica Tempio. Numerosa anche la pattuglia del Marathon Oristano presente con più di venti atleti. Un grande in bocca al lupo a tutti i partecipanti che daranno gloria alla nostra amata terra.

Gegia_Mundula_295x300Ebbene sì.. Ho pianto...Quando ho visto arrivare Sandro Sale da solo al traguardo. Mi si sono riempiti gli occhi di lacrime che hanno iniziato a non starci più quando il mio sguardo ha incrociato quello del mio Presidente Virgilio anche lui commosso... Pianto che è aumentato quando Sandro Sale ha abbracciato la moglie del Prof. Salis esclamando "Ha visto, ce l'ho fatta". Avevo sognato questo arrivo... Speravamo tutti che Sandro Sale la spuntasse su tutti e così è stato. Ha fatto una grande gara .. Forse qualcuno dall'alto lo ha aiutato e protetto dandogli tanta forza e il coraggio per affrontare una gara così dura e selettiva. Ho provato a dargli il cinque negli ultimi 20 metri... Sandro mi ha guardato quasi senza riconoscermi...  Sembrava in trance..concentratissimo nonostante la stanchezza, concentrazione che ha solo chi si è posto un obbiettivo da raggiungere a tutti i costi. Credetemi ma tutto ciò a me bastava. Poteva finire tutto la...Per me andava bene così. Ho tardato a scrivere questo mio commento forse perché ancora ho voluto aspettare i vostri di commenti, che nel nostro sito e in quello dell' Amatori Nuoro sono giunti veramente numerosi. Forse questa 5° edizione è quella riuscita meglio. Non so per quale motivo preciso o meglio per più fattori. Uno in assoluto è che io, ansioso per antonomasia, l'ho vissuta più tranquillamente del solito e pertanto nessun imprevisto avrebbe rovinato la giornata, e credetemi, imprevisti negli ultimi giorni ed ore ne sono successi tanti. Nonostante ciò riuscivo a rimanere tranquillo. Niente poteva fermarci. Eravamo convinti, forse anche per le esperienze precedenti, che tutto sarebbe andato bene. Così è stato: giornata meravigliosa...compagni di squadra meravigliosi....Tore ..Gavino.. e Virgilio GRANDI.....Insomma una edizione che dal sabato e dal primo mattino della domenica ha visto veramente tanti MonteAcutini prodigarsi nel far si che quella splendida giornata di sole fosse ancora più luminosa di come lo era naturalmente. Anche l'arco di Sportissimo che gli altri anni rimaneva floscio quest'anno era gonfio e irto tanto da ricordare Trentalange........Quando già arrivavano i primi atleti era tutto pronto...Non credevo ai miei occhi....Lo scorso anno volevo andar via per il caos .. quest'anno avrei voluto che questa giornata non finisse mai.. Avrei voluto che tutti gli amici venuti ad Ozieri per onorarci non fossero andati mai via...Voglio ringraziare tutti e a parte i già citati MonteAcutini, in particolare i Nuoresi (li amo)... gli amici di Ghilarza,  Amarildo e soci, Rino e i Tempiesi , Andrea e tutti gli Olbiesi, la società Fiamma di Macomer, Alghero, i nuovi amici di San Gavino che finalmente hanno voluto premiare la nostra gara partecipandoci..Gigione e compagna.... In particolare ringrazio Carlo Fenu un nuovo amico che, in tempi non sospetti ha avuto per me parole che forse nessuno mi ha mai detto, e che nonostante la distanza ha voluto essere presente ha questa grande festa. Si perché questo è stato il 5° Trofeo Monte Acuto Marathon..una grande festa dove dall'inizio sino alla fine aleggiava tra i partecipanti un senso di amicizia ..buon umore che solo poche altre volte ho visto..Tutti, nonostante la fatica della gara sembravano contenti . sopratutto contenti di esserci. Nonostante tutto una piccola delusione l'ho vissuta..delusione dovuta alla quasi totale assenza di amici che, se non altro per far parte del gruppo organizzatore del CSAJO' , non dovevano mancare ..Peccato hanno perso qualcosa che forse sarà difficile che si ripeta. Un piccolo ringraziamento a parte meritano i pochi assoluti presenti a dimostrazione che spesso l'amicizia va oltre gli interessi di qualsiasi tipo: oltre il già citato Sandro, Nicola Fattacciu, Elena Fratus, Graziella Mossa e il sempre verde Giuseppe Ortu che ancora una volta dimostra l'amore per la sua città. Un grazie all'amico Enrico Pinna sempre all'altezza e a Giovanni e Giuseppe QUELLI " del chip che con la loro professionalità hanno contribuito alla buona riuscita dell'evento. Se nel ringraziare dimentico qualcuno chiedo indulgenza ma una cosa chiedo a tutti coloro che ho nominato e a tutti quelli che non ho nominato...rimaniamo amici ... forti amici... stiamo vicini ..abbracciamoci...Stringiamoci ...Baciamoci. Si vive per l' amicizia.. e la amicizia fa vivere tranquilli e sereni e consapevoli che non si è mai soli.......Un grazie a tutti voi.

michele_licheri_ozieri2009_295x300Il Trofeo del Monte Acuto Marathon, Puntuale come un treno svizzero, anche quest'anno, è partito dalla ridente e soleggiata Ozieri la comitiva atletica multicolore che ha animato il Trofeo podistico 2009 del Monte Acuto Marathon. E non solo, poiché il trofeo in questione è stata anche la prima tappa del CurreSardignAjò / CurriSardignAjò. Circa trecento presenze alla partenza giunte da ogni dove dell'isola. Una domenica soleggiata prodromo primaverile, organizzatori capaci e pubblico festante, come cornice e sostegno ad una manifestazione che per originalità e capacità è unica nel suo genere. Unico anche il tracciato; duro, aspro, ascetico; capace di liberare recondite energie motivazionali per giungere al traguardo e, così, realizzare l'impresa. C'è persino chi per il debutto ha scelto la piazza podistica ozierese (la moglie del chirurgo podista Nando Gallese o alcune ragazze del Guilcer Team p. es.). Un bel coraggio! O forse incoscienza. Ma la vita è fatta anche di sfide alimentate dal sogno. Per cui, via, si getti pure il cuore oltre l'ostacolo!  I dodici chilometri del tracciato "su e giù" che certo non permettevano recuperi sono stati, quindi, la naturale arena catartica nella quale "la compagnia podistica" ha recitato la propria epica tragedia fatta di sudore e sbuffi per liberare, infine, la personalissima gittata endorfinica appagante. Sandro Sale ed Elena Fratus i primi attori, coloro che per primi hanno tagliato il traguardo. Ma, dato lo spettacolo messo in scena, tutti gli altri che hanno concluso non sono state certo comparse, ma in ogni modo interpreti originalissimi com'è proprio di una messa in scena shakespeareana. La fatica di tutti è stata giustamente premiata. Un ristoro, che per qualità dei prodotti offerti, non ha eguali. Ospitalità indiscutibile; occasione per stingere patti e fare nuove amicizie; sarditudine e solidarietà liberate spontaneamente in un contesto sportivo che ha travalicato lo sport. Questa è stata Ozieri Podistica 2OO9. E non solo. Infatti, ecco che la tecnologia scelta dagli "Acutini ozieresi"con l'adozione del "chip", oltre che accorciare i tempi ha migliorato notevolmente i contenuti e l'organizzazione del trofeo stesso. E tutto ciò a costi contenuti. Rispettando i dettami di una manifestazione popolare. Sapranno, altri, fare altrettanto?

Ciao alla prossima, Michele Licheri

logo_mam_295x300Ancora una bella giornata ad Ozieri. Prima giornata del Curresardignajo' che mi ha portato a rivedere diversi amici dopo diverso tempo. La gara è stata ben organizzata e ben gestita, la novità chip è stato il fatto caratterizzante di quest'anno, una bellissima cosa per chi, come me, è convinto che senza la tecnologia non si va da nessuna parte. Senza la tecnologia non si possono dare servizi di qualità e si rimane nella mediocrità del lavoro fatto con carta e penna, ci pensino a Cagliari, mi auguro che questa iniziativa possa essere da stimolo per la Federazione affinchè possa, in prima persona, fare tutti quei passi verso un'evoluzione tecnologica che ancora manca. Ma torniamo ad Ozieri, il percorso, come sempre è stato ben gestito, negli incroci ho sentito forti lamentele, musicalmente espresse, provenienti dalle automobili. Era però una musica completamente stonata, evidentemente gli automobilisti non sono ancora disposti a dedicare qualche minuto di attesa affinchè si concluda in sicurezza una manifestazione sportiva. Il rientro ci ha rivisti su quella pazzesca salita dove il mio obiettivo è sempre "non camminare", è andata bene, anzi, ho ripreso mio fratello e lo ho battuto allo sprint. Nonostante il ginoccio che traballa, è andata bene. Sulla conclusione della giornata vorrei commentare solo dicendo: Grazie amici di Ozieri!!!
Ho elaborato una piccola classifica di partecipazione basata sul numero degli atleti per soceità, può essere un utile spunto di discussione.
Solo una nota conclusiva sul fatto che nel NOSTRO SITO ISTITUZIONALE www.fidalsardegna.it non sia comparso un commento su questa manifestazione: Peccato, Ozieri merita di più!


Antonio_pillittu_295x300Sembra ieri Olbia, dove ha avuto inizio questa stagione 2009 di campionati societari di cross che domenica a Gonnesa ha avuto il suo atto finale. Quest'anno per quanto mi riguarda, dopo tanti anni, tante gare con grandi soddisfazioni nella categoria seniores, ho deciso di fare la tessera master e onorare con la mia società e una squadra più che competitiva tutte e 5 le prove in calendario. Confesso che speravo in un risultato diverso dal secondo posto finale, che comunque è più che degno e rispecchia a pieno i valori espressi, perchè ritengo doveroso fare i complimenti all'Atletica San Sperate che si è meritatamente confermata campione fra i master, con una squadra fatta di qualità ma anche di quantità e di numeri che è stata superiore a noi dell'Atletica Serramanna. Di tutte le gare conservo ricordi ed emozioni ma in particolare Olbia e Gonnosfanidiga, una perchè è stata la prima e l'altra perchè è stata, a mio giudizio una campestre vera, con fango, pioggia, salite e inoltre con una grande organizzazione. Mi rimane il rammarico della prova di Bultei, di sicuro una paesaggio suggestivo, ma con tanto, tanto da dire, sulla sicurezza del percorso, sulla distanza di gara, sulle carenze organizzative e sulle colpevoli responsabilità anche degli organi federali che fino all'ultimo hanno commesso errori sulle varie classifiche. Rimangono ormai solo le classifiche e le foto ricordo, a noi come società un più che dignitoso secondo posto alle spalle di degni vincitori e sopratutto la consapevolezza di aver vissuto delle belle giornate di sport all'insegna dell'amicizia che conta più di qualunque vittoria. Concludo con i complimenti a Ivan Pulina e Gianni Goseli, avversari degni, forti e leali nella mia categoria dei master 40/44 con i quali ho dovuto battagliare in ogni prova. Un saluto a tutti. Antonio Pillitu.

antonello_vargiu_295x300La quinta giornata di gare di cross si svolgono a "Plagemesu" nel comune di Gonnesa ed è doveroso all'atto di apertura delle gare fermarci tutti per un minuto di silenzio per ricordare la scomparsa dell'atleta Sebastiano Martis (Polisportiva Uta 2000) avvenuta venerdì 27 febbraio a Cagliari. La giornata è piuttosto umida, soffia un leggero vento di scirocco per cui la temperatura è decisamente superiore ai 10 gradi. Al nostro arrivo, verso le 8.50, si può parcheggiare comodamente sulla strada larga a metà strada tra il mare ed il punto gara che si trova all'interno della pineta. Il primo pensiero, appena arrivati con i compagni di viaggio Stefano Ardau e Mauro Mura, è quello di fare una visita al mare e sgranchirci un po' facendo due passi. Sulla spiaggia troviamo il gruppo degli atleti di Nuoro, tutti in posa, pronti per essere immortalati da una macchina fotografica. Dopo il fatidico "cis" di gruppo possiamo salutare e scambiare qualche parola con i vari atleti in divisa azzurra, in primis i gemelli Stefanopoli così come con i due giovan(n)i, Desotgiu e Goseli. In quella posizione, con la vista della scogliera a picco sul mare, l'isola di Pan di zucchero e tutto il verde incontaminato della zona interna, veniva facile fare apprezzamenti sul posto in cui ci si trovava. Il percorso gara è stato ritagliato all'interno della pineta. E' un percorso formato da due giri ad anello che si congiungono così da formare una sorta di numero 8. Vicino al punto di congiunzione è stato sistemato l'arrivo con la postazione microfonica, presidiata a sua volta dal presidente regionale Sergio Lai. In base al tipo di gara si può gestire sia il giro da 1000 metri o quello da 500 metri o multipli di loro. In tale circostanza è presente Mauro Lenzu, organizzatore della manifestazione ed ex atleta tra i più noti dell'isola, che delimita tutti i passaggi manovrando un semplice nastro rosa e con l'aiuto del pubblico spettatore. Il terreno è asciutto ed è piuttosto "tecnico" (come si usa dire). E' caratterizzato dalla presenza di una salita leggera ma costante dove, proprio nel punto terminale della salita, ci si imbatte su un terreno di sabbia molle che non consente una efficace spinta. Dopo lo "scollinamento", inizia una discesa leggera ma continua che per oltre trecento metri consente agli atleti di spingere a tutta, sino ad arrivare al punto dove è posizionato l'arrivo. Da lì parte il giro piccolo, tutto sul piano ma condizionato dalla presenza di sabbia molle per almeno 50 metri, dove è impossibile non arenarsi e perdere ritmo e velocità. Gli ultimi 300 metri si corrono prima su spazi stretti tra gli alberi, con leggeri saliscendi, sino a completare gli ultimi 100 metri in un rettilineo piuttosto largo per eventuali sprint finali. La prima gara è quella dei master maschili dai 50 anni in su. Sulla linea di partenza un'ottantina di atleti che dovranno percorrere per quattro volte il giro completo, più 100 metri del rettilineo d'arrivo (i due anelli misurano complessivamente 1470 metri). La gara è vinta con distacco dal fortissimo Giovanni Desotgiu (M50, Amat. Nuoro)che si aggiudica così il titolo sardo. Al secondo posto un redivivo Vittorio Azzena(M50, Atl. Tempio)che stacca a sua volta Francesco Ambus (M55, Atl. S.Sperate)campione sardo. Al quarto posto Giovanni Congiu (M50, Atl. Iglesias)mentre quinto arriva il sottoscritto con il tempo di 23'10". Nella stessa gara arriva 15° Aldo Azzena (M65, S.Giovanni SS.)che conquista il titolo sardo bissando il già conquistato titolo italiano di una settimana prima a Fiumicino. Gli altri titoli sardi sono quelli di Antonio Carboni (M60, Atl. Oschiri)arrivato 16°, poi Enea Mallocci (M70, Atl. Guspini)arrivato 47° ed infine Lino Sanna (M75, atl. S.Sperate)arrivato 59°. La gara successiva è quella dei TM e master dai 35 ai 45 anni sulla stessa distanza di 6 km. Al primo posto arriva Luigi Leotta (M35, Atl. S.Sperate)che si aggiudica il titolo di campione regionale battendo un coriaceo Antonio Carta (M45, Cannonau Jerzu)a sua volta campione sardo di categoria. Leggermente staccato Antonio Pillittu (M40, Atl. Serramanna) che strappa il titolo ad un Ivan Pulina (M40, Atl. Ploaghe)non in perfette condizioni fisiche. Quinto è Antonello Sinopoli (M45, Amat. Olbia)mentre sesto arriva Saverio Panducciu (M40, Amsicora CA.)mettendosi così in luce tra i più forti master isolani. Il primo dei TM è Alessandro Spanu (TM, Marath. OR.)arrivato settimo e si aggiudica così il titolo sardo mentre Giovanni Curridori (TM, S.Gavino) si deve accontentare dell'ottava posizione assoluta. Dopo la gara dei master maschili è la volta dei ragazzi piccoli che si susseguono nelle varie competizioni sfruttando in tutto o in parte il giro piccolo. In rapida sequenza mi sembra giusto segnalare di tutte le categorie almeno il vincitore assoluto, nonché neo campione sardo.
ESORD. PULCINI (300 mt.): Federica Manca (Alasport) e Emanuele Sanna (S.Gavino). ESORD. MINIATL. (300 mt.): Carolina Farci (Atl. Valeria) e Nicolas Sotgiu (Alasport). ESORD. PROMOATL. (600 mt.): Antonella Sotgiu (Alasport) e Simone Pulina (Atl. Ploaghe). RAGAZZE/I (1000 mt.): Roberta Scanu (Alasport)e Marco Volpe (Atl. Ozieri). CADETTE/I (2000 e 2500 mt.): Alice Cocco (Alasport) e Davide Chighini (Atl. Goceano). ALLIEVE/I (4000 e 5000 mt.): Melania Cuguttu (Atl. Ploaghe) e Giuseppe Palmas (Civitas Olbia).
Dopo la prova dei giovani c'è stata la gara dei 4000 metri (due giri piccoli e due giri grandi) che ha visto protagonisti alla partenza un'ottantina di atleti di varie categorie. In sintesi i vincitori del titolo tra le TF e master femminili: Rosanna Pisano (TF, Atl. Selargius); Maria Domenica Manchia (F35, Oschiri); Rita Angela Porcu (F40, Ghilarza); Rosalba Miscali (F45, Marath. OR.); Maria Cristina Cinus (F50, Libertas Campidano);
Rita Angela Lemmes (F55, Ghilarza); Graziella Baldan (F60, Atl Guspini); Angela Iandolo (F65, Marath. Ozieri). Sempre nella stessa gara dei 4000 metri sono partiti i senior del cross corto sia femminile che maschile. Tra le donne il titolo sardo è andato a Graziella Mosso ( Atl. Portotorres)che ha distanziato non di tanto Elena Frattus della stessa società; al terzo posto è arrivata Valentina Luiu (Atl. Team SS.). Molto avvincente la gara maschile dei senior dove un determinato Stefano Floris (Amsicora) ha la meglio su un più esperto Gianfranco Secci (Atl. Santadi) lasciandolo distanziato già dopo il primo km. di oltre 50 mt. Terzo arriverà nettamente staccato Cristiano Pisano (Samassi). Per completare la lunga lista dei campioni sardi vi voglio segnalare i vincitori della categoria Junior donne (6000 mt.), la fortissima Jessica Pulina (Atl. Ploaghe)ed il vincitore tra gli uomini (8000 mt.)Nicola Muntone (Portotorres). La gara clou è quella finale del cross lungo dove tra le donne Claudia Pinna (Cus CA.) ha avuto la meglio su Giulia Innocenti (Cus CA.)mentre tra i senior uomini Oualid Abdelkader (Civitas olbia)ha dovuto soffrire non poco per avere la meglio su Andrea Cabboi (Atl. Olbia). Ben stanziati Claudio Casula (atl. Ozieri) e Massimiliano Locci (Atl. Olbia).
In conclusione vorrei esprimere alcuni pareri venutomi a fine gara mentre assistevo alla gara degli altri. Innanzitutto non passa inosservata l'assoluta mancanza di un minimo di rinfresco a fine gara. Inoltre, nonostante le gare dei master fossero le prime, vi è stato un ritardo delle premiazioni a mio avviso esagerato. Buona la presenza degli atleti più forti della Sardegna nonostante la distanza del punto gara; sicuramente il titolo sardo faceva gola a tanti. Comunque, complessivamente buona l'organizzazione ed ottimo il posto dove si è svolta la gara.

san_sperate_fiumicino_295x300Per la quarta volta partecipo con l'Atletica San Sperate ai Campionati Italiani di cross. Si è deciso all'ultimo quando si è riusciti ad avere il numero di atleti e la giusta distribuzione nelle varie categorie così come richiesto dal regolamento nazionale (10 atleti di cui almeno 7 dai MM35 ai MM50). Siamo partiti in 11: Leotta, Moro, Enas, Puddu, Ambus M., Piga, Corda, Ambus F., Usai, Vacca e Sanna. Prendiamo il primo volo visto i pochi km di distanza del campo gara dall'aeroporto. Arriviamo con un buon margine di anticipo e troviamo numerosi atleti isolani (in totale 30 iscritti). Le gare maschili iniziano con le categorie da MM55 a MM80, gara su cui contiamo di ottenere buoni punteggi, Francesco Ambus parte subito bene e dopo circa 500 metri passa a condurre, Efisio Usai accusa subito dei problemi muscolari e deve tenere un'andatura molto più lenta rispetto ai suoi standard (peccato non ci voleva!), Francesco Vacca non è ancora in condizione fa la sua onesta gara e il sempreverde Lino Sanna corre alla grande e dopo metà gara raggiunge la la 3^ posizione. Dopo il primo km Francesco rallenta un po' ma rimane tra le prime posizioni arrivando 5°, Efisio finisce stoicamente la gara al 18° posto, Lino tiene e finisce sul podio al 3° posto infine Francesco Vacca termina 70°, ci sono anche altri sardi che partecipano e due vanno sul podio, Azzena vince il titolo nella categoria MM65 e Mallocci si piazza 3° nei MM70 e altri che mi sfuggono. Ora tocca a me insieme a Mauro Ambus e Mauro Corda per le categorie MM45-50, non abbiamo grandissime ambizioni visto il livello dei numerosi atleti presenti e la scarsa condizione fisica di tutti e tre ma ce la mettiamo tutta comunque. Terminiamo dando 1 solo punto ciascuno: Mauro Ambus 45° il sottoscritto 61° e Mauro Corda 55°. Ora tocca a Luigi e i "roberti" dimostrare il loro valore. Partono fortissimo e giustamente Luigi fa il suo passo sapendo che c'è anche qualche SM che partecipa per l' individuale, anche Moro e Enas partono bene. Nel proseguo Luigi tiene bene e aumenta anche nel finale finendo 9° e prendendo il punteggio dell'ottavo (33 punti) perché davanti c'è un senior che non fa punteggio, ottima gara per Roby Moro e Enas che finiscono rispettivamente 20° e 26°. Nella classifica di società ci piazziamo al 9° posto a soli 4 punti dall'ottavo, purtroppo ci sono mancati almeno 15 punti per l'infortunio di Efisio ma va bene così, sapevamo che sarebbe stata dura perché quando i campionati si disputano al centro Italia sono presenti tutti i migliori.

claudia_pinna_295x300Si sono chiusi con il botto i Campionati Societari ed individuali di Cross stagione 2009. Anche Gonnesa, così come le altre prove ,ha saputo regalarci una grande giornata di atletica in un luogo, a me finora  sconosciuto, dall'indubbio fascino. Se devo essere sincero mai come quest'anno le prove di cross sono state esaltanti dal punto di vista dei luoghi nelle quali si sono svolte. La Sardegna ha un patrimonio indiscutibilmente ricco e sconfinato per non essere sfruttato e le società organizzatrici hanno capito che questo patrimonio deve essere reso fruibile a tutti. Niente percorsi ricavati in ippodromi o campi abbandonati bensì pressochè tutti nati dall'utilizzo di aree per lo più tutelate e in alcuni casi veri e propri paradisi da godere (Bultei in primis). Anche la pineta di "Sa Plagemesu" si è dimostrata una località incredibilmente accogliente per il numeroso parco di atleti provenienti per lo più dal sud Sardegna.

Il percorso molto bello e ricco di varianti si diramava all'interno di una pineta fitta. Terreno a tratti duro, a tratti morbido ed in alcuni casi sabbioso e difficile da percorrere. Svariati saliscendi, curve strette e pochi metri dove fare veramente ritmo. Insomma un percorso duro, bello, che esaltava una volta di più le doti di agilità, forza e leggerezza. Non per fortuna, un terreno in cui si divertono solo i passisti del ritmo elevato.

Le gare partono ricordando l'atleta e amico Bastiano Martis deceduto tragicamente il venerdì precedente. Non c'è nessuno della società di appartenenza a testimonianza di un grave lutto che ha spento qualsiasi velleità agonistica. Come non comprenderli. Poi tutto fila liscia con il susseguirsi delle gare. Oggi nonostante si assegnino i titoli individuali e ci sia ancora qualche incertezza in quelli societari si nota un lieve flessione di partecipanti. Gonnesa è molto distante, come società noi siamo in otto (ma una folta rappresentanza è a Roma per la Roma-Ostia dove non mancherà di riservarci delle liete sorprese) in piedi dalle cinque del mattino per essere qui ma dopo aver visto il luogo e quell'incantevole scenario che è la costa del Sulcis Iglesiente siamo felici di esserci. Percorrendo la strade che ci hanno condotto in pineta non si poteva non rimanere abbagliati dalla ricchezza di storia mineraria che esaltava ogni angolo presente. Non potevi nonrimanere catturato dalla decadenza di certi siti e dal connubio che si creava con la natura intorno. Il Pan di Zucchero, le live  montagne verdi e spiagge lunghe e vuote, il mare calmo...insomma uno scenario fantastico che solo la Sardegna sa regalarci. Per fortuna nonostante il cielo nuvoloso non è caduta una sola goccia d'acqua e tutto si è svolto velocemente. Le gare alcune avvincenti in certi momenti, hanno vissuto qualche attimo di confusione dovuto agli accorpamenti che determinavano percorsi leggermente differenti ma la conclusione di questa carovana è stata all'altezza delle altre gare. La società di Gonnesa ed il suo Patron Mauro Lenzu, incredibile e fortissimo atleta degli anni 80/90 che ricordo sempre presente nelle pagine dei giornali dell'epoca, hanno saputo offrire un prodotto semplice che ha accontentato tutti ma soprattutto ha fatto conoscere a questa carovana itinerante un altro luogo della nostra terra che forse non avremo incontrato in altre circostanze. Forse mi ha un pò sorpreso la mancanza di atleti della società organizzatrice sia come settore giovanile che come settore senior...mah, mistero. Si chiude come al solito tardi, il rientro è piacevole e adesso non ci resta che aspettare il 2010 per riprendere quest'avventura che per il sottoscritto quest'anno è stata in tono minore. Tra i nostri atleti un plauso va all'inossidabile Giovanni Desotgiu neo Campione Regionale MM50, ai tre TM vincitori del titolo amatori di società Cacciotto, Era e Columbu. Purtroppo come società non siamo stati in grado di presentare stabilmente una squadra competitiva tra i master uomini nonostante gli uomini ci fossero, mentre le nostre donne hanno abdicato da subito e non sono mai riuscite a fare squadra, una cosa che per certi aspetti mi ha stupito per altri un pò deluso. Pazienza.

Cosa rimane del Campionato? Cinque gare forse sono troppe? Non lo so a me non sono dispiaciute. Bisognerebbe separare in giornate diverse settore Master e settore giovanili e assoluti? Forse si forse no...magari un po' d'intercambiabilità non guasterebbe. Certo trovo assurde certe lamentale di chi sta a Nord e ritiene sia lontano il sud e viceversa. La Sardegna è grande ed è giusto che si corra un pò ovunque. Rimane comunque il piacere di un movimento di circa 1000 persone che si spostano e regalano vita per una domenica ai tanti meravigliosi posti della nostra terra.... Poi tecnicamente le valutazioni le lascio ad altri, è evidente e palese che dopo una certa fascia d'età esiste un problema. E non aggiungo altro....

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generica_01_295x300Correre e' bello. Correre a lungo su strade sterrate o sentieri di montagna, circondati dai profumi e colori della natura, e' meraviglioso. Due anni fa, quando seppi che ci sarebbe stata una gara di corsa sulla strada Capoterra-Santadi telefonai agli organizzatori per sapere se fosse possibile partecipare alla gara come escursionista non tesserato; mi risposero di no e allora, pur di non rinunciare alla gara, mi decisi ad entrare in questo mondo di pazzi. 2009. Sabato mattina lascio la macchina a Pantaleo e torno in bici a Capoterra; doppia ricognizione del percorso ed un'unica certezza: sara' lunga! Quest'operazione mi obbliga, domenica mattina, a venire alla partenza in bici; servira' come allenamento per le gare di triathlon. Per prevenire un'eventuale crisi energetica, metto in tasca una caramella all'arancia, rubata ai miei bambini; poi, dopo qualche saluto e un tranquillo riscaldamento si parte. Da subito si forma un sestetto in testa composto da Gianfranco Secci, Walter Molino e Giuseppe Orro dell'atletica Santadi, Andrea Pillitu, e Gianni Goseli miei irraggiungibili avversari di categoria e Roberto Caria. Poco dietro, segue un gruppetto con, fra gli altri, Claudia Pinna, Sebastiano Casu e me. Quando, intorno al primo chilometro, il ritmo del mio gruppetto si affloscia, decido di continuare per conto mio dietro al gruppo di testa. Da li' alla fine correro' da solo restando per fortuna sempre in contatto visivo con qualcuno davanti e dietro di me. Davanti, dopo qualche chilometro, vedo che Roberto resta indietro al gruppo. Cerco di raggiungerlo per non restare da solo ma riesco solo ad avvicinarmi un po'. Quando poi, dopo il tredicesimo km comincia la salita vera, Roberto Caria sfrutta la sua leggerezza per volare su e lo perdo di vista. In compenso comincio a vedere il piu' massiccio Walter Molino che perde progressivamente terreno. Non riusciro' pero' a raggiungere neanche lui anche perche' quando comincia la discesa cambia decisamente passo e si allontana di nuovo. Dietro invece, in pianura, in salita e poi in discesa, vedo sempre a circa 100 metri la maglia rossa di Massimo Nocco. Tutt'intorno il verde: la qualita' dell'aria e della luce insieme alle endorfine prodotte per il lungo esercizio fisico danno una sensazione di completo benessere.  All'inizio della discesa metto in bocca la caramella e qui cominciano le vere difficolta'. Al primo morso la caramella si frantuma in frammenti duri e spigolosi; qualche frammento scappa dalla bocca aperta per la respirazione. Uso la lingua per recuperare i pezzi in fuga e accumularli dietro la guancia come un criceto, poi, fra un respiro e l'altro, comincio a lavorare di denti finche' finalmente il mostriciattolo si arrende e un liquido dolce mi scende in gola dandomi la sensazione di rinnovata energia, e portandomi al volo fino al traguardo. La banda di Santadi suona. Sono molto contento, sono arrivato settimo come l'anno scorso ma impiegando tre minuti in meno. In conclusione: bellissima corsa, organizzazione perfetta e ottimo pranzo. Solo un piccolo appunto: sara' una coincidenza? Per la seconda volta consecutiva, dopo Siurgus, insieme a vari generi alimentari, trovo, fra i premi, dei pantaloncini da corsa, molto tecnici, super-anatomici ... da donna. Che ci volete fare? Nessuno e' perfetto.

stara_295_300Si è svolta oggi in una bella giornata di sole la 15ima edizione della Maratona di Roma, la Maratona più partecipata d'Italia con circa 15.000 iscritti più la stracittadina. Il percorso duro per antonomasia considerato che si corre in gran parte sui micidiali Sampietrini è sicuramente tra i più affascinanti, se non il più affascinante, che il mondo degli amatori possa sognare di percorrere. Il Colosseo, i Fori Imperiali, Piazza Navona, Fontana di Trevi, la Basilica di San Pietro e di San Paolo solo per citarne alcuni rappresentano la storia di Roma e non possono non coinvolgere chi vi corre seguendo questa faticosa passione. Tanti i sardi presenti così come accade oramai da anni. Il primo a tagliare il traguardo è stato Giuseppe Stara del Marathon di Oristano (nella foto) con l'ottimo tempo di 2h41'55', seguito dal sempre verde Rino Azzena della società di Tempio in 2h49'54''. Poi è toccato a Filippo Tocco della Libertas Campidano in 2h56'36' e quarto il nostro portacolori Pier Paolo Stefanopoli in 2h59'26'' alla sua 34esima maratona, quinto il secondo Tocco, Stefano,della Libertas Campidano in 3h00'38''. Continuando troviamo il forte Alessandro Spanu del Marathon Oristano in 3h03'06'', l'amico Walter Buttau di Tempio in 3h07'47'', Zoccheddu Sandro del Marathon Oristano in 3h14'45'', Di Giacomo Alessandro di Tempio in 3h15'47'' e decimo dei sardi Casu Salvatore sempre Marathon Oristanoin 3h17'19'', poi di seguito tutti gli altri compreso l'amico Gegione Luigi Mundula di Ozieri che ha chiuso in 3h29' e l'ultra Giorgio Piras in 3h40'18''. Sabrina Sau è data per dispersa:-))

Delle donne sarde purtroppo a causa del sito intasato non conosciamo niente. Certo è che fino alle 3h20' non ne era arrivata ancora una. Dopo ore però abbiamo trovato la Galluccio Maria dell'Alghero Marathon che ha chiuso in 3h25'47''...dovrebbe essere lei la prima delle sarde. Seconda piazza per Federica Moro dei Runners di Cagliari in 3h44'48''. Terza posizione per Melis Giovanna dell'Atletica Edoardo Sanna di Elmas in 3h46'36''.

Gli altri nuoresi presenti purtroppo hanno avuto problemi che per il momento non conosciamo. Antonello Demurtas ha chiuso in 3h27'45'', Paolo Pala in 3h29'44', Alessandro Sanna in 3h35'52'', Oebe Van der Hilst 3h47'. Roma è una Maratona che prova ancor più di altre per via dei Sampietrini che lasciano tracce indelebili alla muscolatura soprattutto nel finale dove si passa nella parte più vecchia e bella ma che ne è interamente costellata.


maratonarona2009_295x300E' tutta africana questa 15^ Maratona di Roma. Domenica mattina avevo un dubbio: esco o non esco? Corsa o Bici, così tanto per gradire? La mandronìa (accento sulla ì) ha avuto il sopravvento e la scelta è ricaduta sulla sedia e la diretta sulla Maratona, ho seguito ampie fasi sul pc, il sito RAI è ben organizzato e offre un gran bel servizio per le dirette on-line. Ogni tanto, mandare al diavola la televisione è un pensiero che rinforza l'anima. Deluso l'assurdo desiderio di intravedere facce amiche fra i 15.000 partenti, ho seguito questa gara con l'ALT-TAB che mi consentiva di vedere i maratoneti e contemporaneamente lavorare all'elaboratore. E' stata una maratona poco entusiasmante per lo spettatore, diverse volte il collegamento con Orlando Pizzolato (tutti in piedi, per favore!) è saltato, vabbè, qualche problema tecnico può sempre verificarsi, da evidenziare la novità dei 16:9, infatti è stata la prima Maratona trasmessa con questo formato. I due cronisti, Marco Lollobrigida e Attilio Monetti sono sempre pronti e professionali, ascoltarli è un piacere. La gara va via così, semplicemente. La Incerti non regge il ritmo delle avversarie nonostante un "servizio totale" da parte dei due maratoneti che la accompagnano e non la fanno deragliare nemmeno per prendere i rifornimenti (su questo ci sarebbe da discutere). La lepre fa "la lepre" e scappa. non si ferma come poteva essere ipotizzabile, continua e vince, non basta, fissa il nuovo record. Bellissimo. Per quel che mi riguarda, l'emozione è evidente. Ho corso Roma nel 2003, è passato troppo tempo, è stata la mia peggior Maratona da un punto di vista del crono. E' stata la mia miglior Maratona da un punto di vista emozionale. Ho ancora in mente l'mpossibilità di parlare a causa dell'emozione che mi aveva causato un groppo in gola una volta arrivati in Via della Conciliazione, il Cupolone era di fronte ed io ero così emozionato da dovermi quasi nascondere con gli amici con cui correvo... Lacrime di emozione mentre si corre! che ricordi! Roma è Grande, Roma è Bella! Bisogna tornarci!! Scrivo alle 18.00 e il sito http://www2.tds-live.com che dovrebbe fornire la classifica è inaccessibile. Troppi contatti? Spero che sia la spiegazione giusta! Io resto in agguato per vedere di sapere come sono andati i rappresentanti dei Quattro Mori. A più tardi.
Massimo Zara

Ore 22.23

il sito http://www.tds-live.com ogni tanto fornisce qualche dato, ecco alcuni nomi:

Pos. Pos.MW Pos.CAT Pett. Cognome Nome Cat. Societa Tempo RealTime
3717 3488 278 5185 IBBA SILVESTRO MM50 ATL EDOARDO SANNA ELMAS 03:48:12 03:46:39
3712 228 13 F951 MELIS GIOVANNA MF45 ATL EDOARDO SANNA ELMAS 03:48:10 03:46:36
3277 3091 465 11967 ANNUNZIATA ANIELLO MM45 ATL LEGG PORTO TORRES 03:41:35 03:44:23
2724 2585 375 12730 PEDDIO FAUSTO SEBASTIANO MM45 ATL LEGG PORTO TORRES 03:39:13 03:36:24
1390 1332 178 13238 PINNA ANGELO MM45 ATL LEGG PORTO TORRES 03:25:32 03:22:45
5192 4795 561 2885 FRAU PIER GIORGIO MM35 C.U.S. CAGLIARI 04:00:19 03:59:40
7102 6412 313 11833 GALLO VINCENZO MM55 C.U.S. SASSARI 04:20:58 04:16:30
3796 3560 1237 5393 VAN DER HILST OEBE - CIRC SPORT DIL ATL AMATORI 03:49:02 03:47:53
2384 2276 446 3869 SANNA ALESSANDRO MM40 CIRC SPORT DIL ATL AMATORI 03:36:02 03:35:52
1833 1758 329 3384 PALA PAOLO FRANCESCO MM40 CIRC SPORT DIL ATL AMATORI 03:29:53 03:29:44
1597 1532 216 3407 DEMURTAS ANTONELLO MM45 CIRC SPORT DIL ATL AMATORI 03:27:55 03:27:45
255 244 46 998 STEFANOPOLI PIERPAOLO MM40 CIRC SPORT DIL ATL AMATORI 02:59:35 02:59:26
7167 6467 953 12209 MELIS MASSIMO MM45 FUTURA CAGLIARI SOLOATLETICA 04:21:31 04:17:46
8087 7209 51 8701 SANNA ANTONINO MM65 GS ATLETICA CAPOTERRA 04:32:10 04:27:08
4130 3862 288 6348 COLLU IVO TM GS MONTE ACUTO MARATHON 03:52:01 03:50:09
1646 1577 104 1669 MUNDULA LUIGI MM50 GS MONTE ACUTO MARATHON 03:28:24 03:28:15
7962 7113 785 11814 PUCCINELLI STEFANO MM35 GS RUNNERS CAGLIARI 04:30:32 04:27:49
7184 6480 613 8238 LAMPIS GIAMPAOLO MM50 GS RUNNERS CAGLIARI 04:21:40 04:20:18
7137 6441 1092 14074 DESOGUS ALESSANDRO MM40 GS RUNNERS CAGLIARI 04:21:13 04:19:31
6606 603 74 F1018 MELONI STEFANIA MF40 GS RUNNERS CAGLIARI 04:14:53 04:14:53
5213 4812 842 6632 SERRENTI GiUSEPPE MM40 GS RUNNERS CAGLIARI 04:00:29 03:58:11
5090 382 1715 F675 PETERS ANDREA FAE - GS RUNNERS CAGLIARI 03:59:30 03:57:48
4514 4201 188 6238 BIGGIO MICHELE MM55 GS RUNNERS CAGLIARI 03:55:23 03:54:16
3477 3274 128 451 MAMELI SERGIO MM55 GS RUNNERS CAGLIARI 03:46:02 03:45:19
3433 200 25 F455 MORO FEDERICA MF35 GS RUNNERS CAGLIARI 03:45:31 03:44:48
3343 3150 593 1730 PISANO ROBERTO MM40 GS RUNNERS CAGLIARI 03:44:44 03:44:02
2921 2767 97 13396 MARROCU GIUSEPPE MM55 GS RUNNERS CAGLIARI 03:40:51 03:39:18
10818 1628 149 F2215 CASULA CINZIA IGNAZIA MF45 MARATHON CLUB ORISTANO 06:11:09 06:10:36
10817 9190 911 10101 MELI PIERANGELO MM50 MARATHON CLUB ORISTANO 06:11:09 06:09:30
10611 1543 154 F2937 MANCA DANIELA MF40 MARATHON CLUB ORISTANO 05:44:38 05:43:01
10450 1488 149 F1556 FRANZINU ANTONELLA MF40 MARATHON CLUB ORISTANO 05:32:52 05:31:36
10449 8962 1286 4806 MANCOSU FAUSTO MM45 MARATHON CLUB ORISTANO 05:32:52 05:26:25
10452 1490 137 F818 AIELLO MARIA ANT. MF45 MARATHON CLUB ORISTANO 05:32:52 05:31:36
10451 1489 75 F1288 SCHINTU MARIA GRAZIA MF50 MARATHON CLUB ORISTANO 05:32:52 05:31:36
10448 1487 136 F1142 SAU SABRINA MF45 MARATHON CLUB ORISTANO 05:32:51 05:31:35
9934 8584 1352 8427 PERRA GIORGIO MM40 MARATHON CLUB ORISTANO 05:08:24 05:04:21
9718 1284 122 F814 ERDAS MARIA GRAZIELLA MF45 MARATHON CLUB ORISTANO 05:01:37 05:00:21
9322 1174 53 F1828 PAU ANNA MARIA MF50 MARATHON CLUB ORISTANO 04:54:08 04:52:31
8964 1083 93 F1164 PAU MARINA MF45 MARATHON CLUB ORISTANO 04:47:04 04:45:26
8890 1063 105 F1552 PIRAS RITA MF35 MARATHON CLUB ORISTANO 04:45:58 04:42:53
7848 824 63 F3173 SERRA BRUNA MF45 MARATHON CLUB ORISTANO 04:29:02 04:27:45
7847 823 62 F985 MATTA PALMIRA MF45 MARATHON CLUB ORISTANO 04:29:01 04:27:45
7171 6471 611 4411 MURONI LUCIANO MM50 MARATHON CLUB ORISTANO 04:21:33 04:20:56
5808 5330 470 5318 FIRINU FABIO MM50 MARATHON CLUB ORISTANO 04:06:52 04:05:04
5278 4868 432 6581 SERRA SEBASTIANO MM50 MARATHON CLUB ORISTANO 04:01:06 03:59:42
5113 4728 828 12045 LOTTA AGOSTINO MM40 MARATHON CLUB ORISTANO 03:59:41 03:57:11
4951 4584 808 11993 MURONI SANDRO MM40 MARATHON CLUB ORISTANO 03:58:40 03:56:10
4853 4499 386 4271 SERRA GIUSEPPINO MM50 MARATHON CLUB ORISTANO 03:57:59 03:57:59
3670 3446 525 6245 MASSIDDA G.VANNI MM45 MARATHON CLUB ORISTANO 03:47:50 03:47:50
3480 3277 614 11571 OBINU SANDRO MM40 MARATHON CLUB ORISTANO 03:46:04 03:44:31
3029 2866 223 4202 PIRAS GIORGIO MM50 MARATHON CLUB ORISTANO 03:41:53 03:40:18
2932 2777 539 12598 PINNA ROBERTO MM40 MARATHON CLUB ORISTANO 03:40:56 03:39:24
2809 2666 30 4241 MULAS PAOLO MM60 MARATHON CLUB ORISTANO 03:39:43 03:38:12
2466 2353 25 4291 ANGIONI LUCIANO MM60 MARATHON CLUB ORISTANO 03:36:46 03:36:08
2438 2326 347 4355 CAU GIAMPAOLO MM45 MARATHON CLUB ORISTANO 03:36:33 03:36:33
2291 2186 423 11570 TIANA ANTONELLO MM40 MARATHON CLUB ORISTANO 03:34:50 03:34:50
1905 1827 3 14243 PORCHEDDU G.ANNI ANGELO MM65 MARATHON CLUB ORISTANO 03:30:34 03:30:05
1906 1828 271 3902 PINNA ENRICO MM45 MARATHON CLUB ORISTANO 03:30:34 03:30:05
1907 1829 339 926 PISCHEDDA MARCO MM40 MARATHON CLUB ORISTANO 03:30:34 03:30:05
1551 1488 43 3343 CARTA OTTAVIO MM55 MARATHON CLUB ORISTANO 03:27:19 03:27:08
1430 1372 92 3403 MARRAS GIUSEPPE MM50 MARATHON CLUB ORISTANO 03:25:57 03:25:40
917 883 172 2565 CASU SALVATORE MM40 MARATHON CLUB ORISTANO 03:17:35 03:17:19
779 750 105 2474 ZOCCHEDDU SANDRO MM45 MARATHON CLUB ORISTANO 03:15:09 03:14:45
360 349 39 982 SPANU ALESSANDRO TM MARATHON CLUB ORISTANO 03:03:14 03:03:06
64 53 7 438 STARA GIUSEPPE TM MARATHON CLUB ORISTANO 02:41:59 02:41:55
10263 8830 1271 14080 VIDILI GIOVANNI S. MM45 POLISPORTIVA RUNNERS ORISTANO 05:23:14 05:19:47
8379 7438 378 1887 MARCIAS FRANCESCO MM55 POLISPORTIVA RUNNERS ORISTANO 04:37:10 04:35:27
7138 6442 315 8152 DESSI GIOVANNI ANGELO MM55 POLISPORTIVA RUNNERS ORISTANO 04:21:13 04:19:26
6844 6206 579 858 PALMAS GIUSEPPE MM50 POLISPORTIVA RUNNERS ORISTANO 04:17:38 04:15:51
8953 7872 202 4378 FARA MARIO MM60 SOC ATL TEMPIO PAUSANIA 04:46:57 04:45:37
8440 7485 179 5750 MORI GINO CELSO MM60 SOC ATL TEMPIO PAUSANIA 04:38:11 04:36:11
851 821 164 3487 DI GIACOMO ALESSANDRO MM40 SOC ATL TEMPIO PAUSANIA 03:16:13 03:15:47
492 476 28 1667 BUTTAU WALTER MM50 SOC ATL TEMPIO PAUSANIA 03:07:56 03:07:47
105 94 2 427 AZZENA VITTORIO MM50 SOC ATL TEMPIO PAUSANIA 02:49:58 02:49:54

03:36:24

andrea_porcu_ozieri_295x300Ebbene si!! Non ho resistito...... avevo pensato che non posso scrivere qualche cosa a ogni gara che faccio perché rischierei di essere ripetitivo e noioso. Già alcuni di noi, scrivendo sulla gara di Ozieri di domenica scorsa, hanno evidenziato questo aspetto. Ma, esattamente come loro, ho pensato che non potevo non buttare giù due righe per esprimere la mia soddisfazione per aver corso la V edizione del trofeo Monte Acuto Marathon. DOMENICA IO C'ERO!! Della mia società, purtroppo, per vari motivi, eravamo solo in 5. Alcuni ce li abbiamo ai box per infortuni e revisioni varie, altri lavoravano e altri ancora avevano in programma lunghi pre-maratona. Tre dei 5 presenti (ovvero io, Augusto e Maurizio) il lungo da 32 Km, di notevoli saliscendi spacca gambe, lo abbiamo fatto sabato mattina, perché avevamo assoluto piacere a essere comunque presenti. Ovviamente non è stata gara vera ma l'importante era esserci e partecipare agli amici di Ozieri quanto apprezziamo la bontà del loro impegno. Ciascuno di noi ha interpretato la gara secondo i ritmi a lui più consoni. Antonello e Antonio hanno fatto gara vera; io, Augusto e Maurizio ci siamo fatti un bell'allenamento, con le gambe pesanti, che tornerà utile più in la, quando i chilometri saranno circa 30 in più. Ad essere sinceri Augusto ha fatto, comunque, un po' il birichino..... ma quella è un'altra storia. Io mi sono affiancato al caro amico Francesco dell'Amatori Nuoro e ho percorso tutto il tragitto a super rilassante velocità da comare chiacchierona, quale so essere benissimo quando il fiato me lo permette. Solo nel tratto finale in salita ho provato a far girare le gambe con un leggerissimo maggiore impegno rischiando, peraltro, un collasso cardiocircolatorio a ogni passo. Che dire... la condizione leggermente migliora, ma quando non ce n'è non ce n'è e basta. Per li resto? Ovviamente è venuta fuori una splendida giornata, incredibilmente baciata dal sole, dove abbiamo potuto intrattenerci piacevolmente scambiando chiacchiere, sfottò (in abbondanza) e discorsi seri (pochi) con gli amici di sempre, con nuove conoscenze e anche con qualcuno che non si vedeva da un po' ed è rispuntato fuori per l'occasione. Un vero piacere, condito prima, durante e dopo la gara, dall'ottima organizzazione degli amici della Monte Acuto Marathon. I quali, tra l'altro, hanno il merito di non aver solamente organizzato una gara senza la più piccola delle imperfezioni, ma di averlo fatto sfoderando, nell'arco dell'intera giornata e nei confronti di tutti, una sincera ,spontanea e sorridente cortesia degna del migliore degli ospiti. Per non parlare poi del rinfresco finale... Ordinato nelle code, architettate per far fluire al meglio tutti i "lupi affamati", e dotato di ogni bene. Li che non erano fondamentali le mie gambe, appesantite e poco allenate, sono salito per l'ennesima volta sul podio. Non mi resta che comunicarvi che lunedì ho immediatamente provveduto a comprarmi un salvadanaio. Vi starete chiedendo per cosa. E no! Dai! Non ditemi che non ve ne frega niente, tanto ve lo dico ugualmente. L'ho comprato per metterci dentro i soldini per l'iscrizione alla VI edizione del Trofeo Monte Acuto Marathon. Io li ho già messi da parte. Alla prossima

ozieri2009_testa_295x300E' partito davvero bene il circuito Curresardegnajò questa domenica a Ozieri. Oltre 200 alla fine gli arrivati al traguardo di questa gara diventata un appuntamento imperdibile per il sottoscritto. Del resto assentarmi rappresenterebbe una autentica dichiarazione di guerra nei confronti di una società amica, che in questi anni è cresciuta non solo in termini numerici, ma anche a livello organizzativo. Ricordo ancora la mia prima partecipazione, che a parte il dolore alle gambe dei giorni seguenti, rimase impressa per le diverse lacune in fase logistica avute dalla simpatica società Monte Acuto e dettate dall'inesperienza. Oggi, invece, abbiamo assistito a un cambiamento radicale. Poco o niente lasciato al caso, tutto è filato per il verso giusto, e anche il traffico, che gli anni passati aveva creato qualche problema, questa volta è stato gestito molto bene. Il mio voto quindi è molto alto, anche se comprato ehehehe. La novità assoluta è stata la presenza dello strumento di misurazione dei tempi tramite il chip. Già nel primo pomeriggio su internet ognuno poteva vedere la propria posizione assoluta e di categoria e il tempo reale della sua prova, senza possibilità di ingannare nessuno. Il servizio è oneroso, ma almeno eviterà tempi di attesa lunghissimi, e soprattutto la sorpresa di non vedersi in classifica perché involontariamente non segnalato al traguardo dai giudici. Chi può dimenticare alcune prove dello scorso anno con classifiche frammentarie e altre ricche di errori? Oggi la giornata era solare in tutti i sensi. sandro_sale_295x300Adatta per correre, con temperatura mite e assenza di vento. Tra sette giorni mi presento ai nastri di partenza di Roma, quindi per me questa mattinata vivrà all'insegna del non farsi male in gara e dare tutto nel rinfresco del dopo gara, così ho deciso, così è stato. Alle otto del mattino si parte per Ozieri. La società è presente numerosa, anche se ci saranno diverse defezioni e questo un po' dispiace. A Ozieri Incontriamo i soliti compagni di viaggio, alcuni agguerriti, tesi e pronti per partire, altri abbastanza distaccati, meno agonisti che hanno solo il fine di arrivare al traguardo con il sorriso, anche se tanti non si rammentano ad un anno di distanza la salita spacca gambe a 400 metri dal traguardo che vanifica questo obbiettivo, atrofizzando l' espressione del viso, e trasformando la gioia nel proprio volto in una paresi facciale degna dei miglior film Horror! Alle 11.00 dopo aver assisto alle prove del settore giovanile partiamo. La partenza si conosce bene, sono due km di leggera ma continua salita che portano nella parte alta del paese. Sono nel gruppone centrale, con me Luis e Maurizio. La nostra sarà una lunga e piacevole corsa leggera dal primo all'ultimo metro, ben testimone lo sarà il riscontro finale in 51'34" , di oltre sei minuti peggiore rispetto al mio personale. Conosciamo perfettamente la discesa, ripida nel primo km e poi più dolce ma sempre insidiosa e capace di lasciarti i segni per molto tempo. Lungo il percorso ben presidiato troviamo in diversi punti del pubblico ad incitarci, soprattutto nella piccola frazione di S.Nicola dove al nostro passaggio gli applausi non si sprecano. Sino all'ottavo km non superiamo nessuno, mentre diversi approfittano del nostro andamiento lento per superarci. Gli ultimi 3 km si invertono i ruoli e recuperiamo diversi podisti in evidente difficoltà, mitica la salita a meno di 500 metri dal traguardo con tanti atleti piantati e qualcuno che preferisce camminare. Poi l'arrivo con il bravo Enrico Pinna ad elogiare tutti. Inizia da questo momento, la fase due della manifestazione. Prima, per farci venire l'acquolina in bocca, un po' di frutta, bibite e yogurt, poi il rinfresco finale, quest'anno ben disposto, con le persone che in fila riempivano il proprio piatto di cibarie prelibate e si accomodavano fuori senza creare la solita ressa all'interno della sala. Un plauso meritatissimo al bravo Tonino Dettori, a Ozieri affettatore ufficiale di porchetta arrosto, una autentica delizia!! Alle 15.30 calava il sipario. Il tempo di ringraziare Gegia, Tore, Gavino, la società intera, prendermi un caffè con gli amici Rino, Walter, Giovannino, Luigi e Ivana e poi in auto con il Presidente Max e il fido Mario direzione Nuoro. Anche questa è andata.

luigi_mascia_ozieri2009_295x300A Ozieri il 1° aprile 2007 feci la miaterza gara assoluta, non conoscevo la cittadina e la zona del monte Acuto, quel giorno fu devastante per la bellezza del posto e per la fatica che feci a tagliare il traguardo, ero assolutamente impreparato e gli ultimi 4km furono impietosi sulle mie gambe, una persona normale avrebbe scelto un immediato passaggio ad attività più rilassanti, come il Curling, il Badminton o il calcio balilla, invece niente.. Ho proseguito! Questa di domenica 15 marzo 2009 è la mia 74° gara e qui voglio festeggiare due anni di corse, girovaghe e divertenti, insieme alla mia biondina, lei arriva a 71 gare.La giornata inizia presto, partiamo da Alghero dove abbiamo trascorso il fine settimana, sveglia alle 6.20, ma in piedi con gran fatica alle 6.50, caffè subito sul fuoco, apro le persiane e il cielo è di un azzurro paraculesco, assenti nuvole e vento, realizzo che è in atto la sindrome ozierese, accendo la radio e la musica come sempre accompagna i nostri movimenti, ridiamo e scherziamo e tra un preparativo e l'altro, ne approfitto per lanciare le ultime freccette sulle foto dei miei avversari M40 appese sul muro. Dopo un'ora e poco più di macchina, arriviamo a Ozieri alle 9.30, vorrei soffermarmi su riferimenti storici, floreali, faunistici, archeologi, architettonici e antropologici, ma la pistola che Ivana mi punta alla schiena mi consiglia di sorvolare, allora non lo farò e non userò le parole "ancora una bella domenica", "bello stare con gli amici", "quanto fa bene la corsa", "nella natura incontaminata" ecc. ecc., come dice Supergigik nel suo articolo è difficile non ripetersi, ma è obbligatorio provarci, pena l'assuefazione da articolo post-gara amatoriale!E allora proseguirò come mi viene!Commenti sparsi: MAM: BRAVI TUTTI! L'ho già detto sul posto, ma l'organizzazione è ogni anno  migliore, ora finalmente anche il microchip, per cui una menzione la voglio fare oltre che per Tore in rappresentanza della società, anche per "Gegione bello", uomo appassionato e generoso. PARTECIPANTI ALLA GARA: FORTUNATI TUTTI..DI ESSERCI!GARA : DURA E BELLA!..bicipiti femorali ululanti.PRESTAZIONE PERSONALE: BUONA! Sì mi bullo un po', nel 2007 arrivai 139°, nel 2008 fui 63°, oggi 23°, l'anno prossimo se continuo così dovrei saltare a piè pari i numeri positivi ed entrare in quelli negativi, per cui ambisco ad una posizione tipo meno 10° o meno 11°!RISTORO: OTTIMO E ABBONDANTE!CONVERSAZIONE: SEMPRE ALLEGRA!GEMELLI NUORESI: BATTUTI!...ci si piglia un pò in giro...AL TERMINE: DOPO AVER RILASCIATO L'INTERVISTA AL CRONISTA PRINCIPE DEL CSAJO' , PEPPINO SANNIO, BICCHIERE DELLA STAFFA!!ORE 18: dopo qualche centinaio di km, A CASA SOTTO LA DOCCIA!! Questa è la mia chiosa!
Ser

jessica_pulina_295x300Quarto posto per Jessica Pulina ai Campionati Italiani Individuali di cross di Porto Potenza Picena (MC) svoltisi domenica 15.
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Assoli in gara e riconferme al vertice per i campioni uscenti Silvia Weissteiner e Andrea Lalli, con il campione d'Europa under 23 protagonista dell'ennesima prova maiuscola della stagione.

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JUNIORES F: inanella un altro successo Lucia Colì (Cus Ripresa Bologna). Dopo le vittorie di Osimo, Volpiano e l'ottimo piazzamento in azzurro agli Europei di Bruxelles, la diciannovenne di Cesena allenata da Paride Benini è stata anche oggi l'atleta da inseguire a partire dal secondo giro, quando si è portata nettamente a tirare davanti al gruppetto composto da Veronica Inglese, Jessica Pulina e Valeria Roffino. Ed è proprio negli ultimi 1000 metri che la piemontese primatista allieve delle siepi, affiancata dalla Inglese, tenta la rimonta, ma il distacco della Colì resta troppo ampio e le consente così di tagliare il traguardo del suo primo titolo tricolore in 21'35. Seconda la Roffino (Fiamme Azzurre - 21'51), terza la Inglese (Atl. Gran Sasso - 21'56).

Fonte: www.fidal.it:

luigi_mundula_ny_295x300Dopo 5 anni il rischio di ripetersi nel descrivere una manifestazione è decisamente alto e probabile. Non per questo bisogna sottrarsi dal trovare qualche nuova parola per ringraziare gli amici di Ozieri, con i quali oramai si è stabilito un grande rapporto di amicizia e affetto, per averci dimostrato una volta di più che si può ancora migliorare nonostante il venir meno di quell'elasticità mentale che ci vuole da parte di chi segue il nostro mondo. Il Master è una categoria di atleta che non ha più niente da dare e da dire all'atletica leggera che si svolge sulle piste di ogni parte della terra e che rappresenta uno spettacolo per chi ama questo sport dove il gesto atletico, l'eleganza, la potenza e l'armonia dei movimenti viene esaltato all'ennesima potenza. Ma ha invece tanto da dire e da dare come messaggio sociale, come ambasciatore dello stare bene, come persona da prendere da esempio per chi fa della sedentarietà il suo stile di vita quotidiano. Correre per stare bene, per sentirsi in forma, forti e di buon umore. E' un equazione che alla nostra non più giovane età vale bene per ogni altro tipo di attività fisica...ma noi ne abbiamo scelto una un po' più faticosa che però non smette di regalarci soddisfazioni.

Ozieri come oramai da cinque anni a questa parte riesce sempre a offrire qualcosa di più. Tutto ciò grazie all'amico Gegia, a Gavino, Tore e al resto della truppa. Il percorso lo conosciamo bene. Quasi 12 km impegnativi che lasceranno a partire da lunedì tracce indimenticabili alla nostra imperfetta muscolatura. Una bella giornata di sole, un percorso ostico ma gratificante, un organizzazione che si completa con l'avvento della tecnologia e che non lascia più spazio a dubbi e a errori grossolani. E poi quel ristoro finale davvero abbondante sia nell'immediato dopo gara sia più tardi quando le premiazioni sono oramai terminate e diligentemente si fa la fila per prendere di tutto di più. Fa piacere vedere che la gente ha compreso che spendere 6 euro non significa organizzare per lucrare sulle spalle degli atleti. E' il giusto prezzo per un prodotto di qualità riconosciuto da chi era presente. Chi ieri ha pagato 1.5 euro ha fatto torto al Monte Acuto Marathon perché non ha compreso che la sicurezza dell'atleta costa, perché costa il servizio ambulanza, costa il medico, costa il presidio degli incroci, costa predisporre i giusti punti ristoro, costano i volontari.....il rinfresco e il pranzo sono solo un surplus che non hanno costo perché quello stare insieme onestamente non ha prezzo.

La gara è stata vinta dall'atleta e amico di Bono Alessandro Sale della Civitas Olbia e da Elena Fratus dell'Atletica di Porto Torres. Ha avuto il solito successo di numeri e partecipazione collettiva, ha offerto il servizio Champion Chip di rilevazione elettronica, è stata la gara di inaugurazione del circuito Curresardignajò 2009 ed ha visto la nostra società numerosa con alcuni ottimi piazzamenti. La mia prestazione prudentissima, insieme al gemello wolf e a Maurizio Sanna di Olbia, è figlia di un allenamento molto impegnativo del giorno prima pianificato per la prossima Maratona di Treviso, ma mancare qui non posso onestamente e se avessi corso come nel 2007 mi sarei classificato tra i primi 12...ma è troppo facile parlare con i se. Bellissimo come sempre il dopo gara, scambiare 4 parole un po' con tutti...ma con qualcuno anche di più...un bel massaggio defaticante, due ottime e fresche birre, un intervista alla CNN di Alghero del noto giornalista Peppino Sannio....e poi quella nota stonata, quel non trovare nemmeno una riga di pubblicità e d'informazione lì dove sarebbe naturale trovarla...come ho letto da qualche parte "bisogna stare dentro la notizia", parole vere mah!!

Grazie Gegione adesso per i prossimi 10 mesi puoi riprendere a rilassarti.


Arrivo_Siurgus_ppaolo_295x300La mezza di Siurgus Donigala cade proprio il giorno del mio ultimo lavoro in preparazione alla Maratona di Roma. Generalmente concludo la preparazione con un bel progressivo 5x4000, partendo da un ritmo di 20" superiore al ritmo Maratona e terminando 20" più veloce dello stesso ritmo, che si intende sia sempre presunto, visto che questa gara spesso ci regala gioie ma anche dispiaceri che una preparazione non può prevedere, il risultato non è mai certo. La distanza è la stessa, quindi approfitto della gara per sostituire il lavoro e rompere la monotonia del solitario. E' la quarta edizione questa, io per un motivo o per un altro non l'ho mai corsa. Le uniche indicazioni che ho, sono rappresentate dai miei compagni di squadra che me ne parlano molto bene. Gara duretta, con continui saliscendi non impegnativi. Un anno parte da Mandas e l'altro da Siurgus. La difficoltà del percorso non mi spaventa, mi alleno spesso in pineta su saliscendi e ho i miei muscoli abituati ai continui cambi di ritmo. Vado in questa località che non conosco quasi niente, solo per testare le gambe. Non ho velleità cronometriche, voglio correre bene per verificare lo stato di forma, e in particolare se gli allenamenti dell'ultimo mese, andati molto bene confermeranno la crescita fisica oltre quella mentale che è già pronta, obbiettivo almeno 1h24' ma corso bene, senza arrivare spremuto. Il fine settimana lo trascorro a Quartu, questo mi da la possibilità di scroccare un passaggio agli amici Luigi e Ivana. Non sono superstizioso di natura, ma ho verificato che quasi tutte le gare corse in un fine settimana trascorso giù, non sono mai andate bene, il fatto comunque non mi preoccupa.Partenza_Siurgus_295x300 La notte passa tranquilla e alle 7.30 siamo diretti nella Trexenta. Paesaggio completamente collinare, assenza di zone boschive, suggestivo in questo periodo perché molto verde, anche se penso che in estate questi luoghi raggiungano temperature elevatissime e viverci deve essere difficile. Il paese è piccolo, e alle 8.30 deserto, sapranno gli abitanti che qui tra un ora si correrà una mezza? Arriviamo al campo sportivo. Tanti gli atleti presenti, 260 gli iscritti. Come società siamo una dozzina, e tra questi alcuni hanno ambizioni da coltivare. Ci si cambia e alle 9.40 circa, dopo un breve saluto all'amico Sebastiano, si parte. I primi 200 metri sono nel gruppetto di testa, ma poi il fluido magico svanisce e vado ai miei ritmi. Essendo il campo nella parte bassa del paese, il primo km lo corriamo prevalentemente in salita, percorrendo alcune strade periferiche. All'uscita del paese c'è un bel rettilineo che ci permette di vedere il gruppo di testa composto da una decina di atleti, tra i quali un nascosto Abdelkader che oggi passeggerà anche se vincerà la gara, e i nostri Goseli e Desotgiu particolarmente attivi. Anche Claudia Pinna in questa fase corre insieme, ma più avanti cederà e manterrà un ritmo per lei più facile. Nei miei primi 6 km soffro l'andatura. Corro leggermente sotto i 4' ma le gambe non si sciolgono. Sono un diesel e so che solo dopo un po' il motore va ai giri previsti. A parte i due paesi, corriamo sempre in lunghi rettilinei che ci permettono di tenere una andatura costante. Il 10° km è all'ingresso di Mandas, qui si rallenta vistosamente. Si sale lungo stradine deserte, fino a quando non si raggiunge il punto più alto e la direzione ci porta nuovamente verso Siurgus. Affrontiamo una bella discesa nei vicoli stretti e affascinanti del paese. Le strade sono completamente chiuse al traffico, l'organizzazione è stata davvero brava. Le gambe adesso le sento mie, reagiscono bene agli impulsi che do quando decido di cambiare ritmo. Il rientro lo sento facile, e faccio una bella progressione. Raggiungo anche quattro cinque atleti andati in crisi. Gli ultimi km forzo un po' e ne corro qualcuno a 3'50", entro al campo e faccio anche un arrivo in volata, mentre il Presidente Lai mi nomina ed elogia il comportamento della squadra che annovera ben quattro atleti tra i primi 17 arrivati. 1h23' il tempo finale, un minuto meno del previsto, ma con tanta benzina ancora in corpo. Roma mi trova pronto, farò un ottima gara. Arrivano nel frattempo anche gli altri, tutti soddisfatti. La giornata era ideale per correre. Attendiamo un po' per avere le classifiche, ma quando arrivano, i premi offerti sono davvero generosi. Non posso che elogiare la società organizzatrice, che chiedendo solo 10 euro ad atleta ha offerto non solo un ottimo servizio in gara, con percorso ben presidiato, ma ha garantito un pasto a tutti, un pacco gara e premi a tutte le categorie. Brava l'Atletica S.Basilio e i comuni interessati. Il rientro verso Dolianova, dove mi attende la famiglia è simpatico. Stretto come una sardina e schiacciato da una bici, animatamente si discute con Gianpiero, Giacinto e Simone ottimi compagni di viaggio. Non posso ancora una volta che congratularmi con Simone per la grande prova sulla Roma Ostia della settimana precedente. A domenica ragà!! C'è ancora Ozieri da fare.

Andrea_BulteiCiao a tutti. Vi starete chiedendo che centrano le mezze maratone con la crostata di Paola? Tranquilli ci arriviamo. Sabato 07/03/2009, nel primissimo pomeriggio, partiamo alla volta della Trexenta, splendida zona di dolci colline della Sardegna centro meridionale. Infatti è lì che si terrà la IV edizione della mezza maratona che si sviluppa tra il Ducato di Mandas e la Curatoria di Siurgus Donigala e, vista la distanza da Olbia, abbiamo deciso di andare dal giorno prima. La nostra società vedrà al via 5 atleti presenti con differenti motivazioni, ma tutti sufficientemente agguerriti. Precisamente siamo il sottoscritto, Augusto Cervo, Maurizio Sanna, Fabio Farina e Franco Fusaro; tutti in preparazione di maratona e, quindi, anche in cerca di conferme alla bontà dei nostri allenamenti o del nostro stato di salute. Come sempre succede, alcuni otterremo le conferme sperate e altri no. Be... sacrosanta legge dello sport e un dopo gara comunque piacevole per tutti, grazie alla soddisfazione di aver partecipato. Davvero una bella gara e un bel percorso. Ma torniamo alla crostata di Paola: Io, la mia Paoletta e Augusto Cervo con moglie, figlie e sorella al seguito, partiamo presto per goderci il viaggio alla luce del sole. Maurizio, Fabio, Franco e, con loro, il forte Oualid Abdelkader, ci raggiungeranno più tardi per alcuni impegni personali. Destinazione? Hotel Ristorante da Severino il Vecchio, a Ortacesus, dove abbiamo deciso di trascorrere il ritiro pre-gara (Veri atleti Ah Ah Ah). E lì che entra in gioco la buonissima crostata che Paola aveva preparato per il dopo gara. Infatti, sebbene da Severino ci siamo trovati benissimo tanto per la qualità e la pulizia delle camere, quanto per la bontà e il costo della cena di sabato sera, domenica mattina, al momento della colazione, siamo rimasti sorpresi da una eccessiva scarsità di opportune libagioni anche per delle persone normali; figuriamoci per degli atleti famelici in procinto di percorrere ben 21,097 chilometri. A quel punto si è ripetuto il copione già visto, nel febbraio 2008, alla mezza maratona di Cagliari, con il sottoscritto che tira fuori dal cilindro una splendida e gustosa crostata salva prestazione, amorevolmente preparata dalla mia Paoletta. A Cagliari, nel 2008, Oualid migliorò il suo personale, e tutti noi andammo decisamente benino. Vedremo oggi che succederà ma, certamente, Paola si sta lentamente condannando a produrre crostate per tutte le nostre trasferte più lontane. E la gara? Io l'avevo fatta il primo anno, con il percorso inverso, e mi era piaciuta parecchio per la bellezza dei luoghi, per la "durezza e varietà" del percorso e per la buona organizzazione già alla "prima volta", che lasciava ben sperare per il futuro. Quest'anno si parte da Siurgus Donigala e la mia sensazione è che il percorso, sebbene uguale, risulti meno duro perché da Mandas a Siurgus mi pare che sia più in discesa. Questo permetterebbe di lasciar girare meglio le gambe quando aumenterà la fatica. Booo vedremo!! Ebbene, eccoci pronti sulla linea del via a salutare, prima di scatenare i nostri garretti, uno dei tanti, troppi, di noi che non c'è e, purtroppo, non ci sarà più. Via..... si parte, ci sgraniamo come sempre in uno splendido serpentone e io, da subito, mi rendo conto che i miei prosciutti oggi sembrano salati meglio di tutta la terribile stagione 2008 e inizio 2009. E già, la mia corsa sembra avere, almeno oggi, un sapore migliore. Provo esclusivamente buone sensazioni che mi portano a spingere un po' di più di quanto sperato e preventivato. Risultato FIDAL: 1 ora 34' e 27''. Risultato personale: Ottima iniezione di fiducia per il futuro e assoluta gioia di esserci stato. Il dopo gara, infine, ci ha visti puntualmente presenti, per la gioia dei nostri palati, a un buon pranzo ben gestito e ben organizzato. Infine, un caffè nel bar centrale del paese e si parte alla volta di Olbia. Ci dirigiamo, questa volta in macchina, verso Mandas per proseguire in direzione di Sanluri, dove ci immetteremo nella Carlo felice non prima di aver ammirato la bellezza delle dolci colline, colorate in questo periodo di uno splendido verde intenso, che caratterizzano la Trexenta. Una delle tante "Regioni nella Regione" di cui la nostra Sardegna è incredibilmente ricca. P.S.: La crostata, questa volta, non a tutti ha portato la sperata fortuna..... Ma questa è un'altra storia!!! Alla prossima

Atl_Amatori_Gonnesa_295x300Si è chiusa con Gonnesa una stagione dei Cross davvero straordinaria. Cinque prove dall'elevato tasso tecnico, dove protagonista non è stato solo il movimento podistico sardo, ma anche gli scenari di gara, mai come quest'anno impegnativi e resi difficilissimi dalle abbondanti piogge di questo inverno. Nella pineta di Plagemesu a poche centinaia di metri dalla spiaggia, sono stati assegnati non solo i titoli societari,  ma anche quelli individuali. Tutte le prove sono state molto combattute, entusiasmanti, e questo grazie anche al percorso di gara ricavato in un parco che l'amministrazione comunale sta cercando di salvaguardare,  parco fitto di vegetazione, prevalentamente di pino e ginepro,  tutto ondulato con tratti sabbiosi. L'atletica Amatori Nuoro è presente con otto elementi, un pò pochini rispetto agli standard tradizionali, ma la trasferta Romana, l'influenza di qualche atleta e la lontananza dalla città, hanno fatto desistere molte persone. Peccato! Perchè il posto merita veramente di essere visitato, credo che tanti rimpiangeranno di non essere stati presenti.  Cabboi_Gonnesa2009_295x300
La strada è lunga e quasi tutta viene percorsa sotto la pioggia. Ma a trenta km dal ritrovo, le nuvole sono meno minacciose e anzi appare anche un tiepido sole.Siamo i primi ad arrivare. Abbiamo anche il tempo di farci una foto di gruppo con lo sfondo il mare della costa occidentale, e in lontananza la vista del pan di zucchero.Le nostre carte da giocare sono solo due. Giovanni Desotgiu nella categoria MM50 e GIovanni Goseli in quella degli MM40, tutti gli altri avranno l'arduo compito di portare punti e farci chiudere in modo degno una stagione che non ci ha visto protagonista. Ci si riscalda e il giro di ricognizione ci fa subito capire che oggi ci sarà da lottare duramente, Marco Era come vede la rampa sabbiosa che dovrà essere ripetuta ben quattro volte, mostra segnali allarmanti di panico. La prima prova vede impegnati le categorie MM50 in su. Giovanni fa subito il vuoto e vince con largo margine portando a casa il titolo che nessuno ha mai messo in discussione. Bella la prova di Rino Azzena secondo assoluto, seguito da Francesco Ambu che grazie ai suoi punti e a quelli di Efisio Usai, regala il primo titolo di società a S.Sperate.
La seconda manche dai TM agli MM45, la sfida è più agguerrita. Leotta vince ma deve impegnarsi molto per liberarsi della morsa di Antonio Carta di Jerzu. Terzo un ottimo Antonio Pillittu di Serramanna che vince la sua categoria dopo una bella battaglia con Ivan Pulina. Qua abbiamo il rammarico del ritiro di Gianni Goseli che sino al secondo giro ci ha fatto credere di vincere la sua categoria. Forse un secondo giro troppo veloce, e un momento di annebbiamento mentale, lo hanno fatto fermare quando era nettamente secondo assoluto e vicino al vincitore Leotta, peccato davvero, grande la sua delusione. In questa prova ho corso anche io, anche se la performance non è stata delle migliori.
Casula_Gonnesa2009_295x300Partenza nelle retrovie, lenta, ma una continua e bella progressione finale, che mi ha portato a vincere il primo sprint della mia lunga storia podistica. Il povero malcapitato, Orlando mio compagno di squadra, che si è visto risucchiare il consistente vantaggio nell'ultimo giro e che non è stato in grado di controbattere il mio allungo finale, che goduria!! Alla fine visi tutti contenti e grandi strette di mano tra vinti e vincitori. Alle undici hanno preso il via le prove del settore promozionale e poi il settore assoluto.
Tanti i bambini delle categorie esordienti, questa volta la prevalenza è delle società del sud Sardegna, ma come nelle altre prove del circuito le società che si sono messe più in evidenza sono state l'Alasport, l'Atletica Ploaghe, l'Atletica Goceano, la Polisportiva Gonone, l'Atletica Orani e l'Atletica Valeria. Bella la prova dei cadetti , vinta da Davide Chighini , ma a Gonnesa io ho visto il futuro del fondo isolano, si chiama Agostino Saba dell'Atletica Goceano, grande facilità di corsa e bella tecnica, se l'entusiasmo continua sono certo che sentiremo tra qualche anno parlare di lui.
Desotgiu_295x300
Tra le prove femminili, scontata quella di Jessica Pulina tra le Junior, Graziella Mossa nel Cross Corto, e Claudia Pinna nel lungo che ha fatto gara a se. Nel settore maschile la sorpresa viene da Andrea Cabboi, dominatore assoluto del cross corto, che questa volta preferisce abbandonare e cimentarsi nel lungo, dove se la vedrà con l'atleta Abdelkader indiscusso vincitore delle ultime edizioni.
La sua gara è stata di una straordinaria intensità, e per la prima volta ho visto l'atleta marocchino faticare per riuscire a portare a casa il titolo. Giustificata la sua emozione e il ringraziamento al pubblico all'arrivo. Questa prova doveva decretare la squadra vincitrice di questa edizione. L'Atletica Ozieri che aveva un solo punto di vantaggio dalla CIvitas di Olbia è riuscito a difenderlo, grazie al terzo posto di Claudio Casula il sesto di Francesco Morittu e l'ottavo di Emanuele Concu. L'atletica Goceano perdeva dopo pochi km per ritiro Pietro Brau, abbandonando ogni velleità di vincere il titolo, se poi aggiungiamo la condizione fisica precaria di Salvatore Orgiana protagonista nelle prime prove, non è rimasto loro che difendere il terzo posto. Il cross corto orfano di Cabboi ha avuto come protagonista l'amsicorino Stefano Floris. La sua è stata una gara d'attacco, dove ha preso subito trenta metri al bravo Gianfranco Secci ed è riuscito a non farsi riprendere dallo stesso in rimonta nell'ultimo giro. Nel settore femminile Master il Marathon Oristano consolida la prima posizione, vincendo anche la quinta prova. Al secondo posto meritatamente ma con qualche rammarico, il Guilcer Team di Ghilarza, bella realtà ma con un organico decisamente ridotto rispetto alle oristanesi presenti sempre massicciamente. Alle 14.30 come sempre, dopo aver mangiato a sacco ed esserci guardati tutte le prove, si rientra a casa soddisfatti, pensando al prossimo anno, confidando in una più larga partecipazione. Abbiamo qualità, ma poca affidabilità.

Roma_Ostia_295x300Già alle 8:00 del mattino il sole non ne voleva sapere di affacciarsi sulla griglia di partenza della mezza maratona più partecipata d'Italia, come a preparare quella che sarebbe stata una bellissima giornata di festa e di podismo....Non avevo mai visto tutta questa gente che aveva voglia di correre, di correre e di correre... tutti allegri e saltellanti, venuti dai punti più disparati d'Italia; tanto che nelle griglie di partenza si potevano sentire tutti i dialetti. L'aria al mattino leggermente frizzante ma non fredda, proprio per caricare ancora di più le molle che in ciascuno di noi erano già tirate dalla sera prima... qualche foto, qualche prova di riscaldamento... pullman che arrivano... borse un po' ovunque.. una marea di colori delle varie casacche. Dopo i preliminari tutti in griglia, chi vuole scavalcare, chi spinge per passare avanti, sempre in attesa dello sparo per partire. Poi ci si compatta, si sta tutti uniti ed eccolo... si parte.. un fiume di gente che corre con un solo obiettivo... arrivare ad Ostia. La fatica non spaventa e nemmeno la salita, le riprese dalla telecamera dall'alto, la moto che fa il filmato e via superato il primo km. Ci si guarda intorno per capire come tenere l'andatura ma le gambe vanno per cui si lasciano andare. Poi il famoso salitone del "campeggio" ma si supera anche quello e poi ecco i 10 km (tempo intermedio in 46'59 minuti). Tanta gente ai lati della strada per applaudire ed incitare. I km passano ed il tempo pure ma ci accompagnano delle nubi non rassicuranti lungo tutto il percorso, per un pochino sembra mitigare la fatica..... 12, 13, 14, 15, 16, 17 siamo ad Ostia ma... non all'arrivo. Gli ultimi 4 km , non finivano più ma soprattutto quelli dal 18° al 19°... un km infinito... un lungomare pieno di gente. E' qui che bisogna tener duro, anche se i passi diventano sempre più ravvicinati e stretti... Ma ci siamo quasi e quindi nonostante si pensa che appena arrivati ci si butti a terra sfiniti, occorre resistere.....19...20... Ed ecco un arco rosso, bene è l'arrivo.. ma no!!!!!!!! è solo qualcosa che era meglio non ci fosse... l'illusione di essere arrivati... e invece no... ma poco dopo ecco i 21 e .....21,097 finalmente!! Un grazie speciale lo voglio fare ai miei compagni di viaggio, Gavino Petretto 1'33'00, Angelo Orsini 1'45'10, Alessandro Cacciotto 1'26'46, Lorenzo Dessena 1'56'58, Alfonso Gigante 1'46'10, Franco Farina 1'37'31, Angelo Dore e Walter Proia 1'44'04 con Oebe 1'34'31 anche se erano latitanti.

Ps. Chiedete a qualcuno della comitiva se la cornacchia alla persiana era buona. Unico difetto della giornata??..... Si una cosa c'è stata... i rifornimenti con quei dannati bicchieri di carta giganti che solo riuscire a portarli vicino alla bocca è stata un'impresa; al primo rifornimento mi sono buttato l'acqua addosso senza riuscire a bere e quel poco che ho bevuto mi è entrato dal naso; al secondo mi è andata per traverso e mi sono strozzato; al terzo ho detto.... La lascio li e che bevano gli altri (beh anche questa si può considerare solidarietà. Spero di non trovare più quei bicchieri in nessun'altra gara. Il tempo? Beh 01:39:48... niente male per un tapascione di 87 kg. Alla prossima!
Paolo.