E’ sempre bello recarsi ad Ozieri. Esistono ed operano attivamente due associazioni sportive identiche alla nostra con le quali si è da anni instaurato un ottimo rapporto di amicizia. Da una parte la Monte Acuto Marathon capitanata dall’ immarcescibile Luigi Mundula,
E la domenica mattina ad orario da netturbini o da distributori dei quotidiani è prevista una serie di cinque ripetute in salita da 3000 metri! Cosa non da poco. Che fare allora? Semplice, la decisione era già presa ancor prima di rifletterci su. Si va lo stesso e si partecipa in modo più soft. Una sorta di seduta di preparazione al lavoro specifico del giorno successivo. Via intenti agonistici competitivi, via fughe verso la vittoria, via la ricerca del personal best, via Isonzo 12…..insomma andiamo solo per trascorrere un pomeriggio insieme ad altri amici.
Chi non è mai andato ad Ozieri non si può fare la stessa domanda che mi sono posto io quando ho letto il programma della gara. Percorso cittadino da ripetere più volte. Ozieri non è nella piana del Campidano e tantomeno nella Nurra, è la capitale del Logudoro appoggiata nemmeno dolcemente lungo uno scosceso e ripido pendio in una tipica forma ad Anfiteatro che si apre a valle. Della serie che non esistono cinque metri di pianura!!!!! Ma l’Atletica Ozieri è riuscita nell’intento di regalarci il miglior tracciato possibile, un percorso che ha valorizzato il suo ricco e affascinante centro storico. Il grado di difficoltà è di quelli elevati. Tanto ciottolato e lastricato, alcune curve secche, saliscendi alcuni decisamente impegnativi come quello che s’infilava sotto un portico suggestivo. Durante il giro di perlustrazione abbiamo potuto scorgere i tanti vicoli ben curati alcuni simili a delle terrazze, altre con impervie scalinate che conducevano a dimore dalle forme architettoniche più svariate ma ben in armonia col resto del tessuto urbano circostante. Piccole piazze si sovrapponevano ad altre più larghe con la presenza di imponenti edifici storici e chiese. Insomma la fatica era garantita ma quantomeno corredata da un palcoscenico invitante. Non ci restava che correre e soffrire un pochino.
A vincere è stato Alessandro Sale e per la parte femminile la ben ritrovata Elena Fratus che non vedevo da diverso tempo e con la quale abbiamo cercato di colmare molto velocemente il vuoto informativo dell’ultimo anno compreso una maratona a Firenze chiusa in 2h50 della quale non sapevo nulla. Brava Elena e bravo Alessandro. La nostra società ha ben figurato sia in campo maschile che femminile facendo incetta di premi. La prova superlativa di Giuseppe, reduce dal superlavoro della mattina…quello che per intenderci dovevo fare io questa di mattina, è da incorniciare!!! Ma bravissime Antonella, Chiara, Daniela, Katia ed Elisabetta tutte a premiazione e con prove maiuscole. Un grande a Pier Franco che ha reso il viaggio ricco di momenti esilaranti. Io ho corso con uno svuotato, perché troppo impegnato nell’organizzazione, Fabrizio Fiori vero re di casa a giudicare dalla quantità di saluti ricevuti durante l’intera prova. Io sono stato coi primi fino al momento dello sparo alla partenza....
Il dopo gara è stato sontuoso. Lo ripetiamo da tempo, non andiamo a gareggiare per cenare o pranzare, ci basta anche solo un po’ di frutta e qualche chiacchera lieve. Ma il trattamento ricevuto è da dieci e lode. Insomma non riesco a trovare una pecca che sia una, non riesco nemmeno impegnandomi a suggerire un qualche dettaglio che potrebbe migliorare la manifestazione…..per me questa manifestazione è stata perfetta. 
Certo lo so….chi è arrivato fino a qui si sta domandando: ”Ma li hai corsi i 5x3000 in salita stamattina? Sveglia ore 5h15……lavoro archiviato, con un po’ di sofferenza ma archiviato!!!!!
