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Commenti sulle Gare
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andrea porcu tempio 2010 05 09 secondaUltimamente il mio stato di forma è sul discreto decadente. Mi succede di tanto in tanto e lo prendo per quello che è. Non mi sforzo di trovarci motivazioni fisiche perché so che hanno solo a che vedere con una testa poco incline a riprendere

a lavorare seriamente nell’anello della pista. Ieri però dopo tanto tempo ho ritrovato un po’ di quella magia che c’è nel correre, quel sentire il nostro respiro aumentare di frequenza, quel sentire i nostri passi velocizzare l’impatto col terreno, quel sentirsi il re del giro esterno del nostro campo. Difatti non è che ci sia voluta chissà quale spinta e soprattutto non ci si è tuffati in alcun lavoro specifico. E' stato un semplice, come lo chiamo io, progressivo aerobico a scalini. Invece di un fondo lento noioso ed interminabile preferisco inserire cambi di ritmo di 15’ molto soft partendo da un andatura lenta fino ad arrivare ad un ritmo che potrebbe avvicinarsi al classico medio.

Questo stato di svogliatezza podistica mi ha anche portato le settimane passate a cimentarmi, dal punto di vista agonistico, in alcune gare su strada con la stessa voglia che si ha di partecipare ad un seminario sulla Tarsu. Ghilarza, Austis e ultima Straulas a San Teodoro però hanno palesato una volta di più che, per noi amatori poco inclini a competere calpestando il tartan della pista, esistono piccole realtà locali che senza grandi sforzi economici e con l’aiuto della comunità di appartenenza, sfornano dei prodotti di medio-alto livello che sono da tutti i presenti apprezzati. I numeri in queste manifestazioni non sono elevatissimi e forse questa peculiarità consente agli organizzatori di gestire al meglio le risorse a disposizione. Alla fine, dopo lo sforzo fisico non indifferente, il clima che si viene a creare è quello più di una reunion tra amici che non la fredda caciara, nonché rumorosa, tipica dei grandi appuntamenti nel quale ti ritrovi a girovagare tra mille facce sconosciute. Di Ghilarza negli anni passati ho detto sempre bene, di Austis non posso che rinnovare i complimenti per l’accoglienza di una comunità spopolata che fa fatica a resistere ai ritmi frenetici del 2013, di San Teodoro posso solo dire che alla prima non si stecca. La neonata società, figlia di una costola di Olbia, ha posto le basi per creare un interesse verso il movimento che non è orientato solo all’attività dei master bensì anche verso quel settore, i giovani per l’appunto, che si spera in un futuro non troppo lontano possano coi loro risultati gratificare l’impegno di persone quali Andrea, Paola, Emiliano etc. animati esclusivamente da qualcosa che va al di là del proprio interesse personale. Mi scuseranno gli amici se le mie prestazioni non sono state al livello della mia fama, quella che per intenderci mi vede tra i più forti master del mio quartiere, ma a volte la presenza ricompensa ogni altra pretesa…

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