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Commenti sulle Gare
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Giovanile gruppoIl pungente risveglio dell'alba nuorese, ti ricorda che oggi è giornata di gare, non a Nuoro, bensì a Cagliari. Una piccola truppa dei baby Circolini in trasferta per quello che sarà il campionato regionale individuale della categoria ragazze\i. La truppa è composta da Chiara Cavallaro, Annalisa Deiana, Manuela Arnò, Gioele e Samuele Ticca. Piloti: io e Alessandro Ticca. Comandante: Mario Bitti.
Le circa due ore di viaggio che ci separano da Cagliari, saranno tutte a base di pura musica rock... così vollero le bimbe. Mi dissero che volevano arrivare cariche di adrenalina allo stato puro... e così fu. Il rock spaziasa in tutte le sue parti, dj Manuela cambiava la musica, aumentava il volume. Si ride, si scherza, si grida... povere orecchie. Il sonno dai loro visi passò molto in fretta- i loro canti si alzano maestosi e le mie povere orecchie facevano gioia.
L'arrivo a Cagliari fu molto nervoso... di corsa a fare le iscrizioni, chi andava in bagno... e chi doveva partire per la prima gara.... infatti, feci in tempo a consegnare le iscrizioni che chiamarono con ben 20' di anticipo la gara di marcia... neanche il tempo di un funesto riscaldamento.
La composizione della squadra era: Manuela alla marcia, Samuele ai 50m, Annalisa ai 60m, Gioele ai 200m, Chiara ai 1000m.
Andiamo per ordine e analizziamo i singoli atleti:
Manuela: andrenalina alle stelle, longilinea, si presenta allo start senza uno stralcio di riscaldamento. Al via parte a canna... come la buona lepre Furia gli insegnò. Parte a razzo sta avanti ma deve cedere il passo. Subentra la paura della fatica, stringe un pochino i denti e conclude 2 con il personale di 12'49 sui 2 km. Ben 50" sotto il precedente primato. Le manca quel po di cattiveria che le consente di vincere, ma è giovane e impararà a soffrire come la tradizione della marcia fa. Tecnicamente ottima, leggera, piedi discreti, manca quel brio dei km che ancora non ci sono, ma che ben presto inizieranno ad arrivare. Manuè, punta Furia e dagli una bella strigliata.
Samuele: una delle piccole pesti... sempre presente. Timoroso al colpo di pistola è rimasto quasi impietrito sulla linea di partenza. Milanista, pardon interista di natura paterna... è corso più veloce ai cancelli del Sant'Elia per Cagliari-Inter. Molto calmo in campo alla presenza dei giudici e attento a non farsi fregare la seconda corsia che tanto desiderava. Come detto partenza piantata... ma rimonta alla grande, segno che la grinta c'è e ben presto tirerà fuori gli artigli.
Annalisa: 60m.... una lotta fra lei e i blocchi di partenza. In allenamento siamo ancora alle fasi iniziali, partenza con il solo blocco di spinta (blocco posteriore). Ha avuto enormi difficoltà con il blocco di attacco, ma con la pratica giornaliera arriverà la sua sicurezza. Devo aggiungere, che lo starter non è stato proprio all'altezza del caso, anche se nella categoria ragazze non si prevedono l'uso obbligatorio dei blocchi di partenza, i comandi ai vostri posti, pronti e sparo... hanno dei tempi. Questi tempi sono scanditi dal come tutti gli atleti si posizionano alla partenza... rispettare i tempi di partenza fa un discreto starter un'eccellenza, ma qui la fretta di voler svolgere bruscamente le serie ha fatto in modo di bruciare i tempi. Annalisa a fine gara ha fatto un'ottima analisi dei suoi errori, ne farà tesoro nei prossimi allenamenti.
Gioele: a tutti i costi voleva iniziare il riscaldamento sin dalle 10 del mattino, mentre la sua gara partiva alle 12. Sono riuscito per poco a tenerlo a bada, voleva muoversi, scattare, saltare, battere gli avversari. La piccola mini peste, colui che non sta fermo un attimo voleva gareggiare, arrivare. Durante il riscaldamento sfrecciava come speedy gonzales da una corsia all'altra. Le fasi lente del riscaldamento non gli piacevano. E così saltare lo esaltava ancora di più. Un garbuglio incredibile alla partenza... lui esordiente B lo volevano far gareggiare con i C... storia lunga da raccontare... Quindi inserito nella seconda serie degli esordienti B, ma non risultava il foglio d'iscrizione che sbadatamente era andato a finire nell'elenco degli esordienti C. Alla fine, con un ritardo mostruoso si riesce a dar via alla seconda serie. Gioele, inserito nella corsia più esterna, allo sparo scatta bruciando la pista, mi ha ricordato una partenza di Mennea, che compare in una rivista di atleticastudi. Frequenza altissima dei passi, ginocchia basse, i piedi che spingevano maestosamente, una lotta testa a testa con un altro esordiente, che va a concludersi con la vittoria di Gioele. Che gara! Una forza della natura questi esordienti. Fra tutte le categorie in gara, questa è stata l'unica vera gara, quella che ti lascia emozioni. Sono piccoli è vero, ma è qualcosa di bello. Alla fine contento di aver fatto il suo dovere da circolino è corso da papà Alessandro... Sinceramente caro Alessandro, ha preso tutto dalla mamma: rapido, adrenalinico e simpatico. Però continuava a ripetere forza inter, questo l'ha preso da te.
Chiara: passato da nuotatrice di buona caratura... che il fondo sia la sua seconda passione non c'è dubbio. Ha bisogno di tempo per instaurare il rapporto acqua-terra. L'allenamento in acqua è ben diverso da quello terrestre, muscoli e articolazioni vengono sollecitate diversamente. Tempo al tempo per adattare il suo corpicino. La sua corsa è ampia, leggera, ma non in spinta, piedi poco fruibili nonostante il suo passato da nuotatrice. Tecnicamente da costruire sul piano della mobilità articolare e della destrezza. Sembra di vederla correre sulla luna. Gran testa. E' la vera anima della squadra, colei che trascina le amiche a fare di più.
La mia prima esperienza in gara si chiude con un excursus fra centri commerciali e viaggio di ritorno verso casa. Devo dire che questo era ciò che mi aspettavo, andavo per rendermi conto di cosa si era fatto in questo mese di allenamenti. Tanto lavoro ci aspetta. Divertimento alle stelle, ragazze e ragazzi, molto educati e rispettosi degli avversari e dei giudici. Molto unite nel fare il tifo non solo fra di noi circolini, ma anche agli avversari. Quest'ultima cosa mi fa riflettere moltissimo, e fa onore di tradizione a un gruppo come gli Amatori che si portano dietro da anni oramai- il tifo verso gli avversari.
Il ritorno è stato ancora più spettacolare, perchè tranquille di aver fatto il loro dovere si rideva, si gridava e si cantava, e io con loro. Ho ritrovato quel bambino che c'è in me.
Semplicemente Antonio
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