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Commenti sulle Gare
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Che bello svegliarsi la mattina presto con tanta energia in corpo. Stropicciarsi gli occhi e volgere lo sguardo verso la finestra dove i primi raggi di sole fanno capolino e suggeriscono che sarà una bella giornata primaverile. Il borsone è già pronto dalla sera precedente. Frugo dentro per vedere di non aver dimenticato nulla. Le scarpe ci sono. Il completino è ok. Asciugamano, asciugacapelli(!!) calze, forno a microonde, maglietta, cambio…..pianificatori familiari….non si sa mai a Maggio siamo tutti un po’ più disponibili verso il prossimo. In certi momenti la nostra generosità tende a conoscere apici irraggiungibili. Decido per questo di prenderne due scatole. Evviva l’altruismo e la generosità. La mia colazione è sempre la stessa….yogurt, succo e quattro fette biscottate con miele, marmellata e nutella. Ma quando so di dover correre prendo anche Ovolmaltina per l’uomo che deve correre più a lungo e più forte. Tiro fuori la macchina dal garage e nella mia mente ci sono le parole del redazionale che ho letto nel sito dell’Atletica Amatori Nuoro. Bellissime parole e desiderio di conoscere il redattore capo…indubbiamente una persona fuori dagli schemi. Un grande direi io. Cerco il CD “Born To Run” per trovare le giuste motivazioni. Ovviamente c’è il solito conflitto interno circa i brani da ascoltare. Può la magia e l’energia del Boss competere con i brani che ascolto solitamente nelle mie fughe di fine settimana e che rappresentano la colonna sonora della mia vita? Può Thunder Road infondere le stesse emozioni di Jonny Bassotto di Lino Toffolo? Può l’epicità di Jungleland competere con la solennità del La bella Tartaruga di Bruno Lauzi? Infine possono le Backstreests infestate di eroi perdenti in cerca di redenzione far tremare il nostro cuore più della sigla del Telegattone? Non saprei. I miei dubbi crescono man mano che i chilometri vengono percorsi. Ma la risposta forse è NO. Nessun artista al mondo forse ha creato una melodia che possa rivaleggiare con “Carletto” di Corrado e Carletto. Cerco una risposta divina ma non la trovo e allora decido di perseverare con il Boss. La temperatura è già a buon punto quando raggiungo San Teodoro. Olbia oramai è vicinissima e l’unico tratto un po’ scomodo per giungere a Tempio non disturberà più di tanto in quanto siamo circondati da un paesaggio che sembra uscito dal pennello di Michelangelo o di Giotto. I pensieri sono tanti. Lucio e Giuseppina avranno consumato dopo il racconto? Giampaolo e Alessandra sono ancora fermi ai ricordi dell Ponte Milvio? Vedrò mai Luigi Mascia senza cappellino? Dopo il piccolo paesino di Sant’Antonio per circa 4’ divento un discreto pilota di formula 1….è partita la quinta traccia che è Born To Run la title Track! Devo prendere un calmante per riportare tutto alla normalità. Ma per chi ha ascoltato dal vivo questa canzone non può esserci soporifero che tenga. So che dopo camminerò due metri sopra l’asfalto a lungo per l’emozione. Eccoci a Tempio. Temperatura gradevole, anzi sotto i maestosi pini e le querce delle zona partenza arrivo c’è anche una frescura ben accolta da tutti. Il tutto è molto sobrio ed essenziale. Riconosco il Gonfiabile bianconero della nostra associazione che oramai fa il giro, con nostro piacere, per la Sardegna…il tutto a gratis perché è per noi gradita l’esposizione ovunque ci venga richiesta. Gli amici di Tempio sono tutti lì. Indaffarati come non mai. Salutano, ti regalano un sorriso sapendo che per il momento si può offrire solo quello. Troppo impegnati. Comprendiamo e non disturbiamo. Li lasciamo lavorare. Il nostro popolo è prevalentemente del Nord. Ma s’intravedono anche 3 loschi figuri da Capoterra! Dopo un rapido calcolo realizzo che devono essersi alzati alle 4 del mattino. I loro risultati in gara mi daranno ragione. Alle 11 è tutto pronto per lo start. Conosco a memoria il percorso e so che ci sarà da soffrire…forse più di quella volta che venni lasciato da Samanta…la donna che di fare all’amore di voglia ne aveva sempre tanta. Il ritmo è elevato e subito si formano i gruppetti. E’ un periodo in cui il mio stato di forma è ottimo. Temo solo il caldo fattore che da sempre penalizza le mie prestazioni. Corro molto bene, ho ottimi compagni di viaggio con i quali condividiamo la fatica ed il travaglio che vi è ogni qualvolta la salita si ripresenta. Il problema non è la salita in se quanto l’alternarsi con le discese…quello si ti lascia le gambe con sensazioni strane di spossatezza, infiacchisce i muscoli e non dà il giusto tempo di riprendersi. Ma in cuor mio, da podista navigato, so che chi mi sta affianco ha le mie stesse percezioni. Le vedo nei visi affaticati, quasi esausti in certi tratti. Lo sento nel respiro affannoso e lo capisco dal fatto che non vi è tentativo di strappo ma solo corsa uguale alla mia alla ricerca delle energie necessarie per affrontare l’ultimo tratto di gara. Davanti a me la sagoma giallo canarino di Fausto e quella rosso fuoco di Chighine. Anche oggi sono irraggiungibili per me ma non troppo distanti. Come a Bolotana negli ultimi 100 metri trovo un novello Mennea, nella fattispecie è Farru di Sorso, che mi lascia sul posto senza che trovi forza per reagire ad una tale manifestazione di superiorità in uno sprint. Ma va bene così. Non ho fibre veloci, non ho potenza adeguata nei quadricipiti. Leggero e agile ma vulnerabile in un arrivo in volata se vorrò prevalere in futuro dovrò ragionare su una tattica diversa. Dopo le premiazioni e i rituali scambi di pareri ci aspetta un pranzo inimitabile che gli amici di Tempio ci offrono con il sorriso stampato sulla bocca. In un luogo ideale per fermarsi a ristorarsi e a parlare un po’ ci accorgiamo sempre più di quante belle persone frequentano il nostro ambiente. Tutto il resto diventa relativo. Si dimenticano i problemi. La mente si libera per qualche ora e ci sentiamo un po’ felici di appartenere a tutto questo. Correre non risolve i problemi ovviamente ma allontana qualche preoccupazione per quel tanto di tempo che destiniamo ai nostri amici in questi fine settimana. Ringrazio Rino e Walter, persone speciali con le quali ho un rapporto più stretto, per l’accoglienza e per la bella manifestazione. Ma è a tutta Tempio che mi rivolgo quando penso ad una domenica così piacevole. La società alla sue nona edizione non ha toppato in niente ed anzi ci ha offerto un prodotto super con una menzione speciale per la gustosissima zuppa gallurese che ha stazionato nel mio stomaco a lungo. Riprendo la via del ritorno con il gonfiabile in macchina e 6 casse di vino pronte per essere regalate alla CorriNuoro. luis_tempio_2010_720X540Questa volta non ho dubbi su cosa inserire nel lettore CD. Non me ne voglia Sergio Endrigo se rinuncio per una volta ad ascoltare “Ci vuole un fiore” ma per il ritorno intendo subliminarmi con She’s the one…”solo con un bacio lei riempiva quelle lunghe notti estive con la sua tenerezza, quel patto segreto che hai stipulato allora quando il suo amore poteva salvarti dall’amarezza Oh-o lei è l’unica, lei è l’unica”. Cartello stradale: Olbia 38 km. Sarà l’effetto delle tante emozioni vissute ma dopo aver percorso circa 3 km ne appare un altro..Olbia 39km..forse ho le traveggole o forse quel moscato tempiese mi suggerisce qualcosa? Fianco a me non c’è nessuno. Le curve vanno via velocemente e l’autostrada non è troppo trafficata. I due pacchetti sono rimasti lì inutilizzati. La giornata della presunta generosità non ha avuto i risvolti auspicati. Ma per una volta lasciatemi dire che è stato meglio così. Gli amici di Tempio hanno rimosso definitivamente il ricordo di Samanta.

Questo articolo non contiene conservanti nè coloranti. Il suo apporto calorico è ridotto. L'unico grasso presente è Luigi Mundula. Attenti perchè è anche idrogenato.

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