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Commenti sulle Gare
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Andrea Porcu Tempio 2010Maggio 2010

Evviva, con lo stesso spirito della canzone di Vasco Rossi ho finalmente raggiunto, nella stagione corsaiola 2010, il tanto atteso mese di maggio che rappresenta, per molti di noi, uno dei mesi di maggiore picco per le corse su strada. Infatti in questo periodo i vari podisti sardi sono impegnati senza sosta, di domenica in domenica, in alcune tra le gare più belle e partecipate di tutto il calendario Fidal. Andrea Porcu Tempio 2010Abbiamo iniziato domenica 2 con l'atipica mezza maratona di Pischeredda, a Nurachi, capace di offrirci una gara ed una organizzazione di ottimo livello, per proseguire poi, domenica 9, obbligandoci a dividere la solita carovana tra Tempio e San Gavino, due corse su strada ritenute ormai irrinunciabili dalla maggior parte dei podisti sardi. Questa continua concomitanza di importanti appuntamenti del nostro calendario ci ha obbligati , ancora una volta, a operare una scelta non facile. Io ho partecipato a Tempio e di quella gara vi racconterò. Ma iniziamo da Nurachi! Grazie all'eccessiva vicinanza con maratone primaverili alle quali ho partecipato negli scorsi anni, non avevo ancora calcato gli sterrati di Nurachi per gareggiare in questa tanto atipica quanto, a mio parere, bellissima mezza. Questa primavera ho corso la maratona di Milano e essendo passate ormai tre settimane (che non sono poi tante per un buon recupero post maratona) ho deciso di correre, per la prima volta, la mezza maratona di Pischeredda, descrittami da tutti come una gara da non perdere. Debbo dire che mai consiglio poteva essere più azzeccato! Sono arrivato alla gara forse un po' stanco ma con in corpo tutta quella birra che solo la preparazione di una maratona corsa al meglio ti sa regalare. Risultato, ad appena tre settimane dal personale in maratona, corsa in 3h9'28'', ho stampato il mio miglior tempo anche sulla mezza con 1h28'06''. E chi ha corso Nurachi, almeno una volta, sa quanto vale un tempo fatto su quel percorso rispetto a una mezza corsa su asfalto. Tutto il contorno poi è stato curato nei minimi particolari, con una zona partenza-arrivo carina, funzionale e adiacente allo spazio dove si sono tenute le premiazioni e il pranzo finale. Debbo dire che la sera di domenica 2 maggio io e la mia signora siamo rientrati a casa decisamente soddisfatti del fine settimana, iniziato raggiungendo l'oristanese dal sabato mattina per godere di alcune delle sue fantastiche bellezze naturalistiche. Fine settimana terminato, poi, con una manifestazione di corsa su strada che si colloca, con pieno diritto, tra quelle da non saltare mai: percorso immerso nei panorami di Nurachi e Cabras con le acque che ne lambiscono il territorio, incroci ben presidiati, ristori in gara più che sufficienti e, non ultimo, uno spazio idoneo a riceverci e coccolarci nella specialità del dopo gara in cui tutti noi eccelliamo; ovvero chiacchiere e chiacchiere e chiacchiere......
Non era ancora svanito il dolce sapore, lasciato da Nurachi a condirci i primi giorni della settimana, che già era ora di pensare alla trasferta tempiese. E già, TEMPIO!!! Una delle gare più dure, ma anche più affascinanti, tra le corse su strada della stagione primaverile. Un appuntamento da non mancare, MAI! E così è stato anche nella stagione 2010, che mi ha visto ai nastri di partenza in buona forma e in assoluta crescita di condizione, pronto a correre quella che sarà certamente la mia miglior "Tempio". E così è stato: dal primo all'ultimo metro con il cuore in gola, sopportando ritmi e livelli di fatica che si riesce a sopportare solo quando tutto gira per il meglio, nel vano tentativo di raggiungere e "impallinare" un paio di cari amici che solitamente rivedo solo all'arrivo. Certo, non sono riuscito a "impallinarli" ma questa volta li vedevo vicini; ah, se li vedevo vicini........ Il percorso di Tempio, per chi non lo conosce, non necessita di grandi descrizioni perché parla da solo in tutto il suo fascino. Venite a correre questa gara e incontrerete l'incredibile bellezza dei verdi paesaggi e dei granitici panorami, l'estrema durezza delle ripidissime salite e l'incredibile velocità della discesa spacca gambe da correre rigorosamente a rotta di collo. Chi non l'ha mai corsa non capisce cosa si perde!!! Ma il bello di questa splendida gara non termina con le premiazioni. Infatti, subito dopo, ci si ritrova all'ombra della pineta stessa, che ci ha visti sfrecciare veloci poco prima (chi più e chi meno). Qui si trascorrono le ore del primissimo pomeriggio, comodamente seduti all'ombra di alberi secolari, a godere appieno di ogni bene culinario e della fantastica ospitalità che "La banda di Mario Fara e soci" ci riserva ogni anno. E' grazie a loro che ci si imbatte in un pranzo che puntualmente ci obbliga a un supplemento di chilometri già dal lunedì post gara, oltre che in una cortesia che risiede nel DNA di una società che sa mettere al primo posto il rapporto umano con gli atleti e la qualità del prodotto offerto; a Tempio solo in seconda battuta si preoccupano di guardare il numero degli iscritti. E la cosa gli fa decisamente onore! La giornata termina a mezzo pomeriggio quando dirigiamo la prua alla volta di casa, stanchi ma soddisfatti ancora una volta di non essere "sportivi da poltrona" come tanti dei nostri parenti, amici e conoscenti, i quali trascorrono la domenica a "annoiarsi" guardando sport in TV. Poverini, loro non sanno cosa si perdono. Concludo facendo un parallelo tra Nurachi e Tempio, due gare separate in questa stagione da appena 7 giorni. Si tratta di gare con notevole diversità nelle caratteristiche tecniche ma con un denominatore comune nella cura del percorso, nell'attenzione verso le esigenze degli atleti e verso l'accoglienza del dopo gara. Stranamente sono anche gare del circuito CurreSardignajò! Sarà un caso? Io credo di no, così come credo che per le prossime due settimane (che vedranno altre due gare del CurreSardignajò) potrei anche non scrivere nulla. Sono sicuro che basterebbe cambiare persone e luoghi a questo articolo. Ma sicuramente si tratta solo di coincidenze.

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