Questo sito web utilizza cookie tecnici necessari per il corretto funzionamento delle pagine; NON sono utilizzati cookie di profilazione finalizzati all'invio di messaggi pubblicitari in linea con le preferenze manifestate dall'utente nell'ambito della navigazione in Rete. Il sito web consente l'invio di cookie di terze parti (tramite i social network). Accedi all'informativa estesa, per leggere le informazioni sull'uso dei cookie e su come scegliere quale cookie autorizzare. Cliccando sul tasto "Va bene, ho capito!" o proseguendo nella navigazione, si acconsente all'uso dei cookie. Diversamente è possibile leggere l'informativa estesa.

Commenti sulle Gare
Typography

luis_corrinuoro2010_720x540

Le prime righe del racconto sono sempre le più difficili. In genere ho già in testa l’idea di ciò che andrò a scrivere ma ho sempre qualche difficoltà sull’ossatura della parte iniziale. La CorriNuoro mi fa capire ogni anno di più che oramai esiste a tutti gli effetti un nuovo tipo di droga. Dopo la cocaina, il fumo, l’alcool ed altre dipendenze il nostro mondo ha scoperto la nuova attrazione fatale a cui non si può resistere. La corsa. Ebbene si. Sto seriamente meditando sulla possibilità di recarmi in un centro di disintossicazione. Oppure di cercare in questa prima fase l’aiuto di uno psicologo che mi porti fuori da questo tunnel. Certo è che le crisi sono sempre più frequenti e violente. Mi trovo a volte in situazioni nelle quali il bisogno è talmente forte che commetto gesti di una gravità inaudita. L’altro giorno ho preso in ostaggio una donna e le ho rubato 107 euro per acquistare un paio di Mizuno. I miei colleghi a volte mi devono mettere la camicia, e anche la cravatta, di forza a lavoro perché capiscono che sono alla ricerca di un anello di 400 metri da sniffare. E che dire del giorno che mi hanno trovato semicosciente e strafatto di ripetute in pineta? Insomma la corsa è diventata la vera droga del terzo millennio. Se ne discute già da tempo nel G8 e nel H9 ed i potenti della terra stanno pensando a misure molto restrittive da porre in essere già dai prossimi mesi per arginare questo fenomeno prima che dilaghi e diventi irreversibile. E ieri a Nuoro, a testimonianza di una piaga oramai radicata, si è tenuto il dodicesimo raduno regionale di atleti affetti da questa dipendenza. La nuova associazione A.A.A.A., acronimo di Associazione Atleti Agonisti Anonimi era presente con circa 420 dei suoi iscritti. Ma mentre a Nuoro lo spettacolo di colori illuminava a giorno il centro cittadino esaltando questo popolo di insani drogati da altre parti della Sardegna si organizzavano invece iniziative anti Manifestazioni di questo genere. Ad esempio a Cagliari, ma forse sono solo voci messe in giro da chi vuole creare tensioni ed instabilità, c’era in programma un convegno alle 16.00 del pomeriggio dal titolo:”CorriNuoro: Una piaga da debellare”. Alcuni dei più inferociti, livorosi e rancorosi, ci sarebbe da pensare, rappresentanti anti master organizzatori di rave podistici di rilevante portata si riunivano per trovare le misure più efficaci per combattere questa sciagura. Le proposte portate avanti da queste persone che magari si ergono a paladini della democrazia hanno un unico intento. Boicottare. Intralciare, ostacolare, opporsi, sabotare e chi più ne ha più ne metta il lavoro di un gruppo di poveri ed affaticati padri di famiglia la cui smisurata passione li ha portati dentro il tunnel di questa nuova droga. Invece di aiutarli, invece di incoraggiarli, invece di spronarli a lavorare ancora di più verso una direzione comune che ha come finalità la crescita di un amore universale e condiviso cosa si fa? S’inventano regole inesistenti? Si applicano balzelli da regime da quinto mondo per servizi aggiuntivi? S’intimano i collaboratori quasi con le minacce, parole loro ben inteso, a non far partecipare alla manifestazione atleti che hanno solo il desiderio di rendere omaggio a degli amici? Non lo sappiamo. Certo è che da qualche anno la nostra sincerità non sta attirando troppe simpatie. Quello che c’è da chiedersi è: Ma dove stiamo andando? Ma cosa sta succedendo? E’ possibile che l’odio, che questa crescente avversione, che questa ostilità nei confronti di chi sta cercando di portare avanti un discorso di crescita e rinnovamento, è possibile che possa far sragionare le menti? Io rimango allibito. Non ho parole per giustificare una si fatta situazione. Non riesco a guardare avanti e a non pensare che il nostro mondo debba prepararsi ad andare simbolicamente alla guerra. Io desidero solo che il nostro popolo per una volta alzi la propria voce in coro. Che non ci faccia sentire soli. Che per una volta faccia gruppo ed elevi in cielo un'unica ma altisonante voce contro chi non dimostra rispetto per il lavoro di una società che si fa il mazzo grande come una casa per portare avanti il progetto in cui crede. E’ veramente penoso quello che viviamo. E’ una situazione di una gravità inaudita che deve finire una volta per tutte. L’A.A.A.A. che aiuta le persone a convivere con questa dipendenza ieri ha voluto mandare un segnale forte e chiaro. Ci siamo. Tenetene conto. Non siamo una minoranza incapace di pensare con la propria testa. Crediamo in ciò che facciamo e crediamo nel confronto aperto, nella libertà di espressione, nel valore delle proprie idee giuste o sbagliate che siano o che si ritengano tali. Ma abbiamo un difetto…..sappiamo ascoltare, sappiamo riconoscere i nostri errori, sappiamo fare marcia indietro e soprattutto non siamo persone che covano rancori. Ci piace vivere bene e dedicare alle nostre passioni il tempo giusto per stare bene…non ha senso dedicarne una parte per farsi il fegato a pezzi. Che siano altri a farselo.luis_corrinuoro2010_bis_720x540

Ma tornando al lato ludico della gara di ieri cosa posso aggiungere. 370 Partenti e 340 arrivati per una manifestazione che non è una mezza ma solo una gara di corsa su strada di 10 km. Dodicesimo record di presenze e arrivi consecutivo. Il tempo inclemente, che però nella sua malvagità ha saputo trovare un pomeriggio d’intenerimento evitando il peggio, ha fatto si che alcuni atleti si scoraggiassero dal parteciparvi. Il nostro lavoro che dura 365 giorni all’anno è stato ampiamente ripagato. Certo è che deve scontrarsi ultimamente contro alcune barriere, che comunque siamo in grado di sfondare ben inteso, che a volte però ti avviliscono, mortificano il tuo impegno, umiliano i tuoi sforzi ma che ti danno un energia sempre più forte per andare avanti e portare le tue idee in piena indipendenza ed autonomia. La vostra presenza ieri è la nostra linfa. Il nostro lavoro si basa sulla convinzione che ciò che amiamo lo rispettiamo. Rispettiamo la presenza degli amici venuti da ogni parte della Sardegna e lo facciamo cercando di offrire un prodotto di qualità secondo quelle che sono le nostre convinzioni che si basano sull’esperienza che abbiamo maturato nel nostro peregrinare nell’isola. Non aggiungo ringraziamenti se non uno unico a tutti coloro che ci hanno supportato, ma sono troppi da elencare. E ci scusiamo per ciò che non è andato benissimo. Non siamo un attività a scopo di lucro e possiamo commettere errori…ma sempre in buona fede.

Dal punto di vista agonistico sono contento della mia prestazione. Nonostante un super lavoro settimanale di preparativi. Nonostante una notte insonne, una mattina a cercare di sgombrare il campo dalla minaccia dei nuvolosi e un pomeriggio di lavoro sul campo…nonostante tutto questo sono riuscito a partire con una equilibrata convinzione di poter fare bene. La forma in questo periodo non mi abbandona e gli ultimi due giri hanno dimostrato che le gambe ci sono e corrono e soprattutto non cedono nel finale ma anzi fanno la differenza. Ho realizzato il mio miglior tempo alla CorriNuoro di sempre e questo nonostante il vento contrario che si trovava sul lungo tratto in pianura. Insomma questa dodicesima edizione l’archivio in modo positivo. Spero che anche per voi sia stato così. Intanto nell’attesa di pubblicazione sul sito regionale potete trovare tutti i risultati su www.championchip.it/pubblico/evento-classifica.do?idEvento=17965  Troverete anche quegli atleti che hanno dovuto correre senza pettorale per evitare un ingiusta squalifica ma che c’erano e hanno corso regalandoci la loro preziosa presenza. Oggi sono curioso di vedere quanti assoluti c’erano ad Oristano.

Destina il tuo 5x1000 all’A.A.A.A. Aiutali ad uscire dall’anonimato. Questo racconto è scritto anche in keniano ed etiope. Abbiamo ricevuto un invito dalle più grandi nazionali di fondo e mezzofondo mondiale per via delle numerose richieste dei propri top runners. Bevi acqua Lievissima, l’acqua che non ti fa aver paura di raccontare la verità. Ortopedia Gambadilegno. Riparazione arti da eccessivi traumi da competizione. Domenica tutti dagli amici di Ghilarza.
BLOG COMMENTS POWERED BY DISQUS