Questo sito web utilizza cookie tecnici necessari per il corretto funzionamento delle pagine; NON sono utilizzati cookie di profilazione finalizzati all'invio di messaggi pubblicitari in linea con le preferenze manifestate dall'utente nell'ambito della navigazione in Rete. Il sito web consente l'invio di cookie di terze parti (tramite i social network). Accedi all'informativa estesa, per leggere le informazioni sull'uso dei cookie e su come scegliere quale cookie autorizzare. Cliccando sul tasto "Va bene, ho capito!" o proseguendo nella navigazione, si acconsente all'uso dei cookie. Diversamente è possibile leggere l'informativa estesa.

Le Manifestazioni
Typography

Partenza Cross Capoterra

Bultei, Ultima tappa del Campionato Regionale di Società dei Cross stagione 2010 con assegnazione dei titoli individuali di specialità. Mai come quest’anno siamo contenti che si sia giunti all’epilogo. Troppe faccende fuori posto, troppi inciampi, troppa approssimazione hanno portato molte società a ridurre la partecipazione nel momento topico. Un regolamento che offre la possibilità di escludere una tappa  riteniamo sia un offesa per le società che organizzano questa prova a proprie spese, non dimentichiamolo. La Fidal Regionale dovrebbe organizzare il tutto ma preferisce demandare le società costringendole di fatto a caricarsi di tutti i costi. E poi come le aiuta? Dicendo ai tesserati che quella prova se volete potete escluderla. Incredibile. E Capoterra ha mostrato come sia stato facile per molti seguire alla lettera questa indicazione non scritta. Ma il 2010 lo ricorderemo anche per le trasferte lunghe, concentrate in gran parte al sud, che penalizzano gli spostamenti in massa e per un regolamento scritto e modificato senza avviso con un protocollo regionale unico per tre documenti diversi. Roba che se succede da qualche altra parte origina come minimo un inchiesta con effetti devastanti per chi ha commesso una simile nefandezza. E poi l’imposizione coercitiva di una regola che impone la copertura di categorie, soprattutto al femminile, che statisticamente sono frequentate da 1 o massimo 2 atlete per gara. Dicevamo per fortuna siamo all’epilogo. Ma ci aspettano mesi di novità dove, ad oggi, pare che non si riesca a far partire il Curresardignajò perché, è duro ammetterlo, inviso in quanto libero, non controllabile, non gestibile dall’alto, democratico. Un circuito che invece di essere salvaguardato ed incentivato lo si vuole sembra ostacolare con assurde pretese. Una tristezza insomma. Ma torniamo a Bultei nel Goceano. Dopo le polemiche del 2009 dovute ad un percorso meraviglioso ricavato in altura, anche se logisticamente difficile da gestire, si è optato per scendere a valle in località San Saturnino. Il campo gara è ricavato in un terreno privato molto conosciuto in quanto frequentato, per via della presenza di una vasca di acqua sulfurea, da noi atleti in inverno per godere di un piacevole trattamento defaticante ai muscoli del corpo. Il terreno è pianeggiante, con erba rigogliosa e battuto esclusivamente da alcune simpatiche mucche. In prossimità si trovano le strutture di un centro polifunzionale un po’ abbandonato che potrà essere sfruttato come sede logistica. Ovviamente i titoli individuali richiameranno i migliori specialisti e le gare saranno senza ombra di dubbio emozionanti. La giornata sarà l’occasione per tributare gli onori ai giovani Allievi dell’Atletica Goceano classificatisi al secondo posto nazionale ai societari di Volpiano. Davide Chighini, Mattia Denti, Giuseppe Falchi e Federico Morittu meritano l’attenzione generale per l’unico grande risultato ottenuto dalla spedizione sarda oltre alla bella prestazione individuale di Mattia Scalas della Polisportiva Serramanna. L’unico consiglio che ci sentiamo di dare a Bachisio Falchi, Presidente dell’Atletica Goceano, è di tutelare quella vasca dalla discesa degli Unni. Sarebbe il caso di creare una barriera.

BLOG COMMENTS POWERED BY DISQUS