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Luis The Pen
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Tutto è pronto per Domenica ad Ozieri. La cittadina logudorese aspetta l’intero anno per abbracciare la comitiva di podisti che numerosa si riversa all’inizio della primavera. Ma nella notte esplode la bomba che nessuno si aspetta. Luigi Mundula patron della manifestazione e stimato veterinario viene arrestato. Prelevato dai carabinieri alle 3 del mattino mentre corre un lungo nella stanza del soggiorno non ha parole per capire cosa gli sta cadendo addosso. L’accusa è di quelle pesantissime. Violenza sessuale reiterata nei confronti degli animali che è solito visitare e curare. I carabinieri erano sulle sue tracce già da tempo. Pare che qualche telefonata anonima fosse giunta al comando i mesi precedenti con non troppe velate accuse sulla sua torbida attività. Il maresciallo Augusto Intercetta soprannominato il Segugio dall’Associazione Cacciatori del Logudoro, dispone che il cellulare del Mundula venga controllato 25 ore su 24, a tal fine da disposizione affinché gli orari degli orologi vengano portati un ora indietro.  Inoltre telefona alla Regina d'Inghilterra e chiede cortesemente che nel Big Bang si faccia spazio per aggiungere un'altra mezzora. Quelle che potevano sembrare inconsistenti telefonate anonime a scopo delatorio si sono invece rivelate importanti prove a carico dell’accusato. Riportiamo uno stralcio della telefonata avuta con una pecora di Pattada della quale non si forniscono le generalità. Mundula: Bee come stai? Pecora: Bee! Mundula: Bee-ata Te! Pecora: Bee. Mundula: Bee, mi sa che stanotte ti questiono? Pecora: Be..be…be. Mundula: Bee, se non ti lasci questionare ti metto dentro un cuscino! Pecora: no, allora va bee. E anche la telefonata con una mucca dell’Anglona non lascia spazio a dubbi. Mundula: Moo vengo da te e da quella vacca di tua madre. Mucca: Mooo. No mia madre non vuole più mettere le corna a suo marito! Mundula: Guarda che ti faccio diventare un Alpenliebe. Non ti preoccupare tanto cornuto è cornuto rimane.cani2_gavoi_600x450

Insomma piano piano si costruisce il castello accusatorio che pare essere incrollabile. Ma la prova definitiva si ottiene seguendolo in città. Un detective privato scatta alcune foto nelle quali il Mundula è ripreso in inequivocabili atteggiamenti nei confronti di una cagna vedova. Riportiamo la foto in prima pagina fornita dal fotografo John Scatt. A questo punto l’arresto è inevitabile. A casa del Mundula vengono rinvenuti alcuni macabri trofei delle vittime. Una coda di coniglio, una penna d’uccello per scrivere, una bandiera zebrata, una foto della savana, quel serpente di Tore Scanu e altro. Le voci si spargono per Ozieri e si ritorna indietro nel tempo quando qualcuno asseriva che da giovane il maratoneta ozierese pare fosse stato più volte accusato di molestie nei confronti di alcune cavalle dell’ippodromo di Chilivani. Ma la famiglia riuscì a mettere tutto a tacere comprando il silenzio di Furia e Black Stallion. Le male lingue dicono che ci provò anche con Laessie. Per questo il cane aveva tutto quel bisogno di tornare a casa. E pare che sia sempre lui il famoso Vagabondo citato in Lilly che tanto la fece soffrire.
Si mormora che il Mundula sia stato torturato fino alle 8 del mattino. Inizialmente facendogli graffiare con le unghie la lavagna, poi facendogli toccare il polistirolo, infine facendogli vedere le immagini della sconfitta dell'inter contro la Juve all'andata. Ma sembra che il nostro abbia parlato solo dopo che il maresciallo ha iniziato a distruggere tutti i dischi contenenti la canzone di Massimo Ranieri "Perdere l'Amore".

In attesa di nuovi sviluppi. La redazione ed il vostro Luis the Pen cercherà di carpire altre informazioni che rendano il quadro della vicenda, si spera per Gegia, meno torbido.

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