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Commenti sulle Gare
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giampaolo_garilli_atletica_portotorresCiao Luigi, sono Giampaolo Garilli dell’Atletica Leggera Porto Torres. Ho letto con molta attenzione le tue osservazioni in merito alla sessione di gare svoltasi a Nuoro (Super premio IV prova) mercoledì scorso, c'ero anch'io come sai e mi ha particolarmente colpito la tua analisi sull’atletica giovanile. Hai cercato di formulare tante domande e hai anche provato a dare alcune risposte a questi problemi per cui se desideravi stimolare il tema anch’io vorrei dire la mia: Le finestre della mia camera da letto danno proprio sul vecchio campo sportivo in terra battuta di Porto torres (il campo Occone). Da lì vedo ogni giorno schiere di ragazzini giovani calciatori che si “allenano” alternandosi ai vari orari. La cosa che mi colpisce di più però è la loro elevata percentuale di sovrappeso, proprio così, la metà o quasi di quei bambini porta i segni di una vita prevalentemente sedentaria che le due o tre sedute “temporizzate” alla settimana neanche scalfiscono. Il richiamo del pallone è però così forte che ci provano lo stesso... si gioca! Sono in splendida forma invece quei ragazzini che vediamo scorrazzare liberi (forse anche un po’ troppo) per le vie della città, a tutte le ore, questi ragazzi, una volta usciti dalle tediose sedute di allenamento calcistico tecnico tattico, ricominciano nuove partite che durano ore, fino al tramonto del sole. Diverso è invece per l’atletica leggera. Innanzitutto è poco conosciuta (domanda: chi è il primatista italiano dei 110 ostacoli? Non lo sa quasi nessuno perché questo Sport è pressoché sconosciuto alle masse, del resto si vede solo per pochi secondi e una volta all’anno in televisione, quando ci si ricorda di sintonizzarci l’apparecchio). Le Scuole Elementari poi non prevedono l’educazione fisica in orario curricolare per cui, se non in presenza di insegnanti illuminate, le giovani leve sportive passano le giornate sedute al banco (figuriamoci col tempo pieno…) e sognano poi di diventare ricchi e famosi…giocando pure…Allora due proposte, o riflessioni:1) Bisogna far fruire di più ai giovani le nostre strutture, ogni giorno e NOI, ovvero le nostre Società, dobbiamo attrezzarci per seguire i giovanissimi anche quattro, cinque, sei giorni alla settimana, affinchè il ragazzino impari a conoscere questo meraviglioso Sport fin da piccolo e che il luogo dello Sport divenga anche luogo di ricreazione e di socializzazione, quella vera, non il divano. Molti di noi lo fanno già ma forse non basta ancora. Oggi siamo rimaste NOI le uniche Istituzioni che possono fare ancora qualcosa per l’Atletica leggera, NOI dobbiamo far innamorare i giovani a questo sport e per ciò dobbiamo dedicarci di più a loro con i mezzi più adeguati alle diverse fasce di età, partendo soprattutto dal gioco propedeutico, senza invece esasperare, come troppo spesso vediamo sui campi e sulle strade, le prestazioni quali fossero la sola essenza di questa disciplina, per ottenere spesso e volentieri abbandoni precoci perché tutto viene vincolato solo al grande risultato. Per questo c’è tanto tempo. NOI, senza aspettare Babbo Natale che ci organizzi chissà cosa attraverso nuove regole o chissà altro.2) Quindi promozione, nelle scuole Elementari, per coinvolgere tutti i giovanissimi a correre in strada e in pista alle nostre manifestazioni. Guardate un bambino in viso quando corre…è felice…le sue espressioni sono diverse dalle nostre…sofferenti. La corsa è il gesto motorio più naturale ed arcaico. Coinvolgiamo le Scuole, non aspettano altro. In uno Sport calcio-centrico (che però offre l’aspetto ludico) NOI dobbiamo riemergere. Siamo la base per qualsiasi altro Sport ma lo teniamo per noi. Pensa che tristezza quando noi vecchietti (in gamba però) corriamo per le strade in gara e decine e decine di bambini stanno ai margini guardandoci…magari manco sapevano che c’era una manifestazione podistica. E’ vero che l’Atletica è uno Sport individuale ma così è troppo, rimane limitato a quattro gatti che sudano solo per loro stessi…così è proprio vero, non c’è futuro. Le gare amatoriali sono bellissime ma lo saranno ancora di più se frequentate anche da centinaia di bambini festanti. Desidero puntualizzare che, a scanso di equivoci, non intendo criticare in nessun modo le nostre Società, quasi tutte propongono sempre gare giovanili, anche di altissimo livello e fanno già tanto per i giovani, ma io mi riferisco all’attività di tutti i giorni e al lavoro necessario per far ripartire lo Sport per me più bello del mondo e per farlo bisogna rimboccarsi le maniche ancor più in quella direzione. Un salutone. Ciao Giampaolo

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