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Commenti sulle Gare
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Luis_biderosa2010_720_540Cari amici lettori, cari amici corridori

 È venuto il momento di salutarci per un po’. La mia rubrica settimanale di resoconti podistici seri e semiseri per un po’ andrà in ferie. Non so quando tornerà. Ho bisogno di……resettarmi. C’è bisogno di riordinare un po’ le idee. C’è bisogno di evadere dalle parole e cercare altri spazi e altri luoghi in cui rincorrere altre emozioni. Spero in questi sei mesi di non avervi annoiato troppo con i miei racconti. Narrare storie in cui si scava in profondità nei luoghi, nei fatti descritti e nei personaggi sviluppati, significa sempre mettere se stessi a nudo davanti a chi legge. In fondo quello che ho fatto in questi mesi non è stato altro che parlare di me, del mio mondo a volte colorato a volte grigio e nebuloso. Parlare di un mondo reale che si sovrappone ad un altro di fantasia. Un mondo di sogni che spesso serve a nascondere i propri incubi. Parlare delle mie esperienze, dei miei sentimenti, delle sensazioni provate e raccolte, per quanto possibile, non è sempre stato facile. Anzi spesso si è rivelato un esercizio faticoso, impegnativo e a tratti snervante. A posteriori rileggendo poteva apparire anche imbarazzante per il sottoscritto. Ma in quelle parole, a volte trovate a volte cercate, ho cercato sempre di essere me stesso ed ho cercato di esserlo tenendo conto di una mia naturale predisposizione alla disponibilità e all’attenzione verso voi altri. Ed ho cercato orecchie e cuori aperti per recepirle. Non so se ci sono sempre riuscito. Ma ci ho provato con tutto me stesso. Con quella passione che solitamente pongo nelle cose in cui credo, nelle cose che hanno un senso nella vita, nelle cose che ci fanno sentire vivi, dentro e fuori. Emozioni, suggestioni del cuore, trepidazioni senza le quali difficilmente potremo comprendere la differenza che esiste tra la carezza lieve di una goccia di pioggia sulla guancia e lo schiaffo impietoso, per nulla compassionevole di un raggio di sole a mezzogiorno di una torrida e arsa giornata estiva. Certo questa sensibilità, diffusa, mi permette di percepire in modo acuto le sensazioni positive ma a volte rende più angosciante vivere le difficoltà del momento. Quando mi volto indietro per guardare il cammino che ho intrapreso, ripenso alle tante giornate in cui le mie scarpe hanno calpestato la terra, l’erba, l’asfalto, il tartan. Ripenso al cuore a mille che rincorreva un traguardo, ripenso ai volti dei tanti amici sudati e più o meno soddisfatti. Ma penso soprattutto al fatto che ogni luogo, ogni giorno vissuto ha lasciato qualcosa di indelebile dentro che ho provato a raccontare e a rendere eterno. Ieri notte mi sono però sentito stanco. Sdraiato nel cuore della notte, supino con lo sguardo all’in su….avvolto dal suo mantello nero ho solo visto il mio mondo allontanarsi, ho sentito il suo freddo abbraccio e prosciugarmi dentro di ogni fantasia. Ogni immagine è diventata sbiadita e le parole sono come fuggite via…ne è rimasta solo qualcuna, giusto per salutarvi e per impegnarmi a cercare in seguito di ritrovarvi …..

Buona corsa a tutti amici miei…by Superluis
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