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Commenti sulle Gare
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LuisLe cose stanno all’incirca così. Ad Agosto il Comitato Regionale richiede alle società affiliate di inviare il modulo di richiesta organizzazione gare per l’anno successivo. Nel modulo c’è anche la possibilità di reclamare che la propria gara sia prova di campionato regionale. Di cosa poi lo decide la società richiedente. Il Comitato valuta le richieste e genera il calendario. Quest’anno pare che solo 5 società abbiano fatto richiesta della prova del cross entro i termini fissati. Normale, stando così le cose, che il Comitato Regionale abbia attribuito a queste società l’organizzazione. Ma il punto non è questo. Organizzare una prova di campionato come il cross costa e costa tanto. Se non hai le spalle coperte da sponsor o filantropi dell’atletica “pesante” diviene difficile anche solo pensare di potersi impegnare. La nostra Associazione organizza il Cross Ugolio da 10 anni. Per alcuni anni è stata anche prova del campionato e in quegli anni gli sforzi si sono duplicati. Gestire quasi 1000 persone tra atleti ed accompagnatori richiede uno sforzo non indifferente. Non è una manifestazione che si mette su in quattro e quattro otto incontrandosi una volta o due al bar “Tziu Bainzu”. Devi trovare una location adeguata e possibilmente un minimo attrezzata. E non è semplice. Devi preparare un percorso ben presidiato, segnalato e che rispetti determinati canoni tipici di queste prove. E non sempre ciò avviene. Ma soprattutto devi mettere mano al portafoglio. Il Cross di Ugolio in questi ultimi 5 anni è costato circa 2000,00 euri!!!! Tassa Fidal, Medaglie categorie giovani, Coppe, premi per categorie Master ed Assoluti, stampa manifesti per pubblicizzare l’evento, ambulanza e medico, spese per un umile e dignitoso rinfresco, spese varie per allestire la zona di gara. E non contiamo tutto ciò che si riesce ad ottenere gratis grazie alle amicizie, che vanno sempre ricambiate, e soprattutto non dimentichiamo il lavoro dei soci anche quello animato esclusivamente da spirito di volontariato e dalla passione per questa disciplina. Se dovessimo valutare anche questo costo saliremo ben oltre i 3000,00 euri. Insomma un Cross porta sicure uscite e incerte entrate. Gli sponsor quando ti vedono fibrillano per la richiesta di 50,00 euri, gli enti pubblici lottano nei paragrafi di bilanci sempre più ridotti all’osso. Insomma mettere in moto la macchina organizzativa è spesso un punto esclamativo e alla fine della giornata sportiva potrebbe anche diventare interrogativo. “Chi ce lo ha fatto fare?”.

Come fronteggiare un budget di questa portata? Io credo sia questa la domanda che si sono posti le associazioni che un tempo richiedevano la prova e adesso non lo fanno più. Perché chi legge e non organizza le prove di campionato non conosce un elemento fondamentale di questa storia. I Cross e qualsiasi prova di Campionato sono interamente a carico della società organizzatrice. I cross inoltre non portano nemmeno quell’introito dato dalla quota d’iscrizione in quanto l’euro e mezzo, quota fissa non modificabile, che noi atleti versiamo non rimane all’associazione ma va diritto nelle casse federali o al gruppo giudici. Dal mio punto di vista la cosa non è più sostenibile. La domanda è:”E’ la federazione che organizza il Campionato, deve essere la Federazione a farsi carico delle spese o quantomeno deve contribuire in parte al carico dei costi?”. Mi pare bizzarro l’assioma Io organizzo Tu paghi. Badate bene non parlo di una manifestazione di corsa su strada, che chi vuole organizzare è giusto che se la autofinanzi pure, ma di una prova di Campionato. Provate a rispondere a questa domanda e forse capirete il perché dei tanti dubbi da parte delle associazioni. Una cosa è certa il nostro Cross può vivere sia che sia prova sia che non lo sia. Quest’anno abbiamo ritenuto non ci fossero le condizioni per richiedere la prova di campionato e correremo come in tante altre occasioni spinti da altre motivazioni. I numeri anche se ridotti non ci intimidiscono.

Ma ovviamente se muovi una critica all’operato di qualcuno devi essere anche costruttivo nel proporre un alternativa valida. A mio modesto parere il metodo utilizzato in questi anni ha poco senso. E i risultati si sono visti nel 2010 e ancor di più si vedranno nel 2011 dove 4 prove su 5 si disputeranno nel profondo sud. Non è una questione di Nord o Sud ma semplicemente un dato oggettivo di assenza di rappresentatività. Se davvero si vuole organizzare efficacemente un Campionato Regionale di Cross, dove per regionale s’intende non solo che vi partecipano le associazioni regionali ma che l’intero territorio regionale ne sia coinvolto,  io mi muoverei in questo modo. Darei come Comitato Regionale mandato ai Comitati Provinciali di trovare una prova nella propria area di competenza. Il Comitato di Nuoro contatterà le associazioni di Nuoro, Orani, Bolotana, Macomer, Dorgali etc. per trovare una sede che potrebbe ogni anno cambiare pur rimanendo nel territorio di competenza. Si potrebbe anche fare gruppo o rete tra le associazioni per dividere parte delle spese sempre rimanendo della convinzione che una parte debba essere a carico dei Comitati Regionali e Provinciali. A Macomer si svolge la prova ma le varie associazioni contribuiscono in modo sinergico all’organizzazione. Sono licenze buttate così che non so se attuabili ma che potrebbero sortire quantomeno l’effetto di poter correre ogni anno in luoghi diversi e non sempre negli stessi posti come sta accadendo e con una consistente politica di contenimento dei costi per singola associazione. Il 2011 lo vedo grigio per i Cross, molto grigio. Tutti quei chilometri per un adulto non spaventano anche se rappresentano un costo….ma i giovani ho timore che diserteranno parte delle prove invogliati dai propri genitori a rimanere affezionati ai propri piumoni.
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