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Commenti sulle Gare
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pierpaolo_monteortobene

Lo ammetto, anche quest'anno, al termine della suggestiva gara "Dal mare alla montagna" ho detto:

Mai più mi rivedrete! E' un fatto accaduto già altre volte e, successivamente smentito dai fatti. Ora che scrivo queste poche righe, in me non vi è traccia della sofferenza patita domenica pomeriggio, quando poco più di un centinaio di podisti, sotto un sole cocente e temperature che sfioravano i 37° hanno deciso di presenziare alla 10° edizione di una manifestazione tra le più dure che si svolgano in Sardegna. Puoi fare in allenamento anche tre o quattro volte la salita del monte Ortobene, ahimè, non è sufficiente per garantirti una scalata fluida sino al paese di Villanovamonteleone, troppa la differenza di pendenza in quei 5 terribili km e soprattutto eccessivo il caldo umido percepito, in particolare nei primi 9 km di gara. Brava l'organizzazione ha mettere sul piatto qualcosa come 6 ristori lungo il percorso e ben 3 nel tratto più difficile. Le condizioni le conoscevamo, quindi lamentarsi ora ha poco senso. La mia prova è stata positiva sino al 14° km, quando cronometro alla mano, pregustavo un buon 1h27'. Ci hanno messo i soliti problemi ai tendini a farmi rallentare, e alternare 400/500 metri di corsa in buona spinta, con 30" di passo per far raffreddare la parte infiammata che a tratti avevo paura stesse prendendo fuoco, tale era il bruciore, una sensazione mai provata e che mi ha un po' preoccupato. Per fortuna al termine della prova, rispetto agli anni scorsi, non ho zoppicato. La compagnia è stata piacevole, Gianni un po' deluso perché in diversi punti ha camminato, Riccardo arrivato al traguardo stanco ma non stravolto, per lui era l'esordio, e Antonello autista di turno che probabilmente ha limato il proprio personale. Nella splendida spiaggia di Poglina, oltre la famiglia Zara, troviamo Antonio anche lui all'esordio in questa specialità, Giampaolo e Ettore, con il quale correrò gran parte della gara giungendo al traguardo insieme, unico assente ingiustificato il codardo PF. All'organizzazione come negli anni precedenti consiglio di mettere a disposizione degli atleti un pullman che dal paese porti gli stessi giù al punto di partenza, altrimenti ci sarà sempre il problema di recuperare l'auto nel dopo gara. Altro consiglio utilissimo, al traguardo garantire della frutta di stagione, come anguria e pesche o banane sicuramente gradite dopo uno sforzo così prolungato, e per quel che concerne le premiazioni (non si corre per i premi naturalmente), ma si potrebbe rendere un po' più ricco il premio per i master, che alla fine sono quelli che fanno la gara, risparmiando sul montepremi in denaro che ritengo esagerato per questo tipo di manifestazioni. Ovviamente nulla da dire sul clima, quello non lo può decidere nessuno. Il cronometro finale registra 1h30', forse è la mia peggior prestazione, ma è anche vero che vengo da un periodo dove non ho effettuato lavori particolarmente brillanti e intensi, quindi non mi aspettavo nessun riscontro stratosferico. La gara è stata vinta facilmente da Rutigliano in 1h06', infliggendo distacchi abissali, agli altri partecipanti, in primis Baralla che giungeva secondo al traguardo dopo una bella lotta con Stara, vinta per una manciata di secondi. Nella categoria femminile Claudia Pinna fatica più del previsto per battere le brave Manuela Manca e Simona Pili sempre protagoniste in questa prova. Da sottolineare la presenza di Francesca, unica donna presente della società, che veniva accolta trionfalmente all'ingresso del paese, non solo dal numeroso pubblico presente, ma dagli stessi organizzatori che la attendevano per decretare la chiusura della prova, brava Francè! Ci sarò il prossimo anno? Sinceramente non lo so, ma è normale che prima di affrontare quella terribile salita, bisogna fare qualche allenamento su percorsi che abbiano simili pendenze. Mentre scrivo questo commento, apprendo la notizia della morte di Efisio Deidda, decisamente un colpo al cuore. Ci siamo incontrati diverse volte in gara e scambiati qualche parere, sapere di non poterlo incontrare più mi rattrista parecchio.

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