E adesso?

Questa trasferta non era prevista. Non perché avessi altri impegni, niente mare fino ad oggi, bensì perché avevo già deciso che non avrei partecipato a corse su strada in estate. Rispetto a qualche anno fa è venuta meno qualcosa, non so spiegare cosa ma è venuta meno. Quindi spostarmi un pomeriggio d’estate in cui le temperature dalle parti di Ottana hanno sfiorato i 40 gradi era lontano dai miei pensieri. Poi è successo qualcosa. Un comunicato sul sito Fidal Regionale che intimava in modo perentorio agli atleti di non partecipare a questa gara che si sarebbe svolta a Banari pena il deferimento alla procura federale. Chi mi legge, sia gli estimatori che i detrattori, sa quanto poca stima ho di parte della dirigenza del nostro Comitato Regionale, ma sono solo opinioni personali nate nel tempo, cresciute e rafforzatesi in seguito a determinati accadimenti. Ho pure personalmente e pubblicamente invitato il nostro presidente Lai a dimettersi, a farsi da parte in quanto, come sentenziato da una procura, si era arrogato poteri che non aveva dando seguito ad una serie di azioni che hanno rappresentato un vero e proprio abuso che una carica del genere non poteva prendersi. Ma è tutto caduto nel vuoto. In Italia la parola dimettersi è stata eliminata per decreto dal vocabolario. Nella vita non si può apprezzare tutti ma dopo le ultime elezioni disgustato dalla piega che i risultati avevano preso, in virtù di un diffuso malessere avvertito e palesato, mi sono detto che il nostro mondo era fondamentalmente frequentato da ipocriti, buoni a sparlare e a dire ma quando c’era da passare ai fatti concreti si è tirato indietro.

La questione comunque è sempre la stessa. In Sardegna pare che non si possano organizzare manifestazioni di atletica su strada o su pista se non sotto l’egida Fidal…o meglio si possono organizzare ma i tesserati Fidal non possono parteciparvi. E’ una cosa fuori da ogni logica, che non ha ragione di essere perché contravviene a ciò per cui gli enti quali la Fidal e gli EPS sono nati…la promozione dello sport. In tutta Italia si organizzano ogni giorno manifestazioni di questo tipo senza alcuno strascico del genere ma solo in Sardegna, e forse in Piemonte, si arriva a questo epilogo. Il carteggio è sotto gli occhi di tutti, lettere degli avvocati, risposte pepate, accuse e minacce, addirittura e questo lato è di una comicità unica richiesta d’intervento dei carabinieri!!!!! Esiste una convenzione che viene interpretata in cento modi diversi, ostinandosi a non considerare il noto "refuso", ma la cosa che non si riesce ad interpretare è il senso della disputa. Perché uno si chiede, perché? Quale è il motivo del contendere? Io credo di saperlo bene ma me lo tengo dentro. Però sono convinto di essere nel giusto. Sbaglio? Pazienza pagherò senza stracciarmi le vesti dal dolore. Mi sono recato a Banari ed ho preso parte alla corsa perché ritengo che iniziative del genere vadano supportate e adesso aspetto di essere deferito e poi non so…forse arrestato da un solerte agente in divisa che quando rientrerà a casa racconterà alla moglie di non aver catturato alcun pluriomicida, nessun rapinatore, nessun estorsore, nessun violentatore di vacche minorenni…..in compenso si fregerà della cattura del più famoso podista abusivo nuorese di tutti i tempi….