Questo sito web utilizza cookie tecnici necessari per il corretto funzionamento delle pagine; NON sono utilizzati cookie di profilazione finalizzati all'invio di messaggi pubblicitari in linea con le preferenze manifestate dall'utente nell'ambito della navigazione in Rete. Il sito web consente l'invio di cookie di terze parti (tramite i social network). Accedi all'informativa estesa, per leggere le informazioni sull'uso dei cookie e su come scegliere quale cookie autorizzare. Cliccando sul tasto "Va bene, ho capito!" o proseguendo nella navigazione, si acconsente all'uso dei cookie. Diversamente è possibile leggere l'informativa estesa.

Commenti sulle Gare
Typography

pierpaolo stefanopoli Sorgono2010 640x480Ultimo impegno dell’anno 2013 quello inerente la mezza maratona di Olbia, memorial Piero Pattata, quest’anno dedicata alle vittime dell’alluvione del novembre scorso.

Un impegno che ha visto la società presenziare in massa con una trentina di atleti che hanno voluto sostenere l’iniziativa organizzata in maniera eccellente dalla locale società Podistica Amatori Olbia. Rientro da Olbia visibilmente soddisfatto. Iniziata da 3 settimane la fase di potenziamento, al mio corpo non potevo chiedere velocità ma affidabilità per 21 km si, e così è stato. Ho parlato con alcuni dirigenti della Podistica per comprendere le motivazioni che portano a effettuare questo evento alle 9.00 del mattino, facendo correre i podisti in un ambiente completamente silenzioso e nel disinteresse totale della popolazione che inizia a uscire non prima delle 10.30 quando la gara è volta oramai a termine. Quello che io immaginavo fosse determinato dalla vicinanza con il Natale e quindi il non volere bloccare la città dedita agli acquisti natalizi non è la giustificazione principale. Il problema è rappresentato dallo sbarco delle navi merci e dal transito del treno che bloccherebbe il passaggio a livello in specificati orari proprio lungo il percorso gara.

A questo punto non posso che rispettare questa scelta anche se penalizza molto chi deve fare un viaggio lungo ed è costretto a levate mattiniere. Come accennato, l’alluvione registrato un mese fa ha sicuramente spiazzato gli organizzatori che si sono trovati ad un bivio. Fare o non fare la manifestazione? Alla fine, sicuramente dopo lunga e attenta riflessione e solo dopo aver avuto rassicurazioni dal Comune, si è optato non solo di realizzarla ma anche di devolvere parte dell’incasso in favore degli alluvionati. Credo che i numeri raggiunti abbiano dato ragione alla società. La giornata è iniziata da subito bene. Un bel viaggio in compagnia di Angelo e Gian Battista con accese e divertenti discussioni, e un Angelo che sembrava un fiume in piena. Immaginate la conversazione tra una persona che straparla male delle banche e dopo un ora di viaggio scopre che il suo compagno d’auto altri non è che un rappresentante delle stesse, divertentissimo! Alle 8.00 siamo al molo Brin. La location gara è perfetta. Ampio parcheggio a pochi metri dalla partenza evitano lunghi tragitti a piedi. Troviamo il grande Giannetto che nell’arco di pochi minuti consegna tutti i pettorali e i pacchi gara, evitandoci file e permettendoci di fare il dovuto riscaldamento.

La giornata è fredda, anche se l’esperienza ci porta a dire che nell’arco di un oretta il clima sarebbe cambiato notevolmente. Assenza di vento e percorso pressoché piatto sono le condizioni ideali per fare una bella competizione. Se a questi due fattori aggiungi anche che la misurazione risulta di qualche centinaio di metri più corta, facile ottenere tempi discreti. Alle 9.00 dopo aver osservato 10” di raccoglimento si parte. Rimaniamo un po’ tutti sorpresi, 50” di ulteriore attesa non avrebbero credo penalizzato nessuno. Parto subito fortino, ma non tale da passare al 2° km in 7’42”! Capisco che qualcosa non quadra, e quel qualcosa non quadrerà per quasi tutta la gara. Se devo fare una osservazione agli organizzatori, la faccio sulla misurazione sicuramente sballata. Nel mio dna posso dire di avere un registratore di velocità che mi permette di tenere un costante controllo dell’andatura tipico del passista, ma qui a Olbia era proprio impossibile farlo seguendo i riferimenti chilometrici pitturati nell’asfalto. Si passava da un 4’30 a un 3’50 con molta facilità e se sei un maniaco dei tempi, presumo che molti al 5° km avevano già perso la testa. Per fortuna non sono il tipo che si fa condizionare e ho corso come sempre seguendo il mio respiro che non andasse in affanno e sentendo le gambe particolarmente toniche.

L’obbiettivo era terminare sotto l’ora e trenta. Conosco bene il tragitto da compiere perché in parte ricalca quello della Straolbia e sapevo che gli unici punti un po’ impegnativi erano lungo viale Aldo Moro con una leggera salitella e il cavalcavia ad un km dal traguardo. Che sto bene lo scopro al primo giro quando questi due impegni li affronto con disinvoltura. Il passaggio al 10° km è in 40’53” con media da 4’05” che non rispetta il passo e che mi fa comprendere che il percorso sia un po’ più corto. Passo fianco all’arrivo in solitario e lo speaker non si accorge di me, quindi non mi nominerà. Come detto le gambe vanno, gli sprint in salita e il fartlek si fa sentire nei muscoli che sono forti e reattivi,  è lo stomaco ahimè che non sta bene e correre 21 km con la zavorra dentro non me lo posso permettere. Decido quindi all’ingresso della darsena del porto di fare un pit stop e liberarmi del male che dentro me non mi fa rilassare a sufficienza. Perdo 1’ circa ma ne guadagno  poi in scioltezza e da quel momento inizia una bella fase di rimonta che mi porta a chiudere la gara in 1h26’24” superando una ventina di atleti negli ultimi 6 km. Naturalmente neanche all’arrivo vengo nominato, del resto non è che abbia fatto chissà quale prova superba da essere esaltata.

Test comunque portato a compimento in modo perfetto e senza avere sulle gambe un solo lavoro di velocità, ma solo forza e resistenza muscolare. Seguo anche l’arrivo degli altri circolini. Notevole il tempo di Gianmario che con una sana condotta alimentare e un ligio dovere nel seguire gli allenamenti lo portano a realizzare un tempo inimmaginabile sei mesi fa e che rappresenta il suo personale  sulla distanza. Ma bene si sono comportati tutti gli atleti del nostro sodalizio, con tanti record ottenuti e buoni piazzamenti che hanno portato al giusto riconoscimento, entrando tra i premiati. Mi sento di elogiarli tutti anche i più sfortunati come Lucio autore di una prima parte di gara sensazionale ma che sbaglia il percorso a 5 km dall’arrivo ripercorrendo per 3 volte viale Aldo Moro e giungendo al traguardo demotivato a centro classifica. Un plauso meritatissimo va all’apparato femminile della società. Le circoline credo abbiano tutte fatto il proprio personale. Sorprendente il tempo di Maria Vittoria che reduce 7 giorni fa dalla maratona di Pisa realizza un tempo ottimo quasi non avesse risentito della lunga fatica patita. Nel fine gara, gli amici di Olbia  offrono un bel rinfresco che ci rigenera dalla sforzo fatto.

Esprimo quindi un giudizio positivo per l’organizzazione. Piccole lacune che negli anni saranno prontamente eliminate.

BLOG COMMENTS POWERED BY DISQUS

Risultati

 

 banner atleticaME.300

Advertisement
Advertisement