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Cronache
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Una mattina ci si sveglia e si scopre che la propria quotidianità è stata messa a soqquadro. Si osserva e, ovunque si posa lo sguardo, si vedono 30 anni di onesto lavoro andati in fumo a causa di un’ombra vigliacca che agisce con il favore delle tenebre.

Gente che rifiuta il confronto leale e aperto, alla luce del sole, gente che, con noncuranza, attraversa il sentiero di macerie che ha generato; gente che ha il solo scopo di mettere in ginocchio coloro che vuole colpire con l'intento di indebolirli e fargli disperdere la forza annientandola nella disperazione.

L' intento di queste persone è farci guardare indietro, vogliono impedirci di incontrare lo sguardo di chiunque, il loro proposito malvagio è di farci toccare, fino in fondo all’animo, la solitudine di un Uomo onesto; un Uomo che è vittima della loro trama architettata con crudele cura dietro un muro imperscrutabile.

Le nostre riflessioni quindi, non devono essere figlie di un mal di pancia, ma devono nascere dalle sensazioni di disgusto, di rivalsa, di insofferenza verso chi ha violato la casa altrui, polverizzando l’ambiente che è stato creato in anni di lavoro e sacrifici, raccontando la propria storia scritta tra dedizione, gioie e rinunce.

Dobbiamo quindi essere presenti, ancora una volta e con maggior forza, in un momento in cui per chi è stato colpito, può essere più facile lasciarsi trasportare dalla corrente alla deriva anzichè provare ad affrontarla e vincerla.

Giuseppe, Andrea e Marco, la famiglia Coinu tutta, che conosciamo da decenni, con la quale abbiamo condiviso tanti momenti di sport, socialità e anche lavoro, ha subìto un gravissimo attacco che non può lasciarci indifferenti perché è in questi momenti che la solidarietà umana deve venire alla luce anche con piccoli gesti perché, oggi come oggi, non siamo nemmeno in grado di percepire quali possono essere i gesti di solidarietà e quali azioni possono essere realmente di aiuto.

Quando accadono questi fatti si perde la serenità, ci si sente impotenti, viene a mancare la sicurezza propria e dei propri cari, la propria vita subisce un’incrinatura che non si sa fermare e diventa impossibile arginare la paura che domani possa essere peggio di oggi.

È facile e comodo, all'indomani dei fatti, esecrare un crimine come quello che ha colpito la famiglia Coinu. Molto più difficile risulta, poi, rendere giustizia alle vittime e punire i colpevoli.

Le fiamme sono spente ma il rogo brucia ancora.

Per questo noi diciamo: IO VADO DA LORO.

Lunedì mattina ha riaperto l’autolavaggio in via Mannironi, nei prossimi giorni andremo con le nostre automobili, sicuri della professionalità con cui saremo accolti, e daremo un senso a queste parole.

Potrà essere poco, un fatto quasi impercettibile ma c’è bisogno di farlo.

Invitiamo tutti coloro che abbiano la possibilità di mostrare un segnale, a non indugiare nelle prossime settimane e seguire l'esempio.

La corsa crea legami che ci vincolano, mostriamo la nostra solidarietà in tante occasioni, oggi questa vicinanza deve risaltare in modo ancora più forte, perché contro il male, contro il nero del cuore solo l’amicizia ci può salvare. E un domani, ci auguriamo di no, ognuno di noi potrebbe sentirsi solo e aver bisogno di un braccio forte che venga a sostenerlo.

I Dirigenti del C.S.D. Atletica Amatori - Nuoro

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